La piattaforma, disponibile per inserzionisti con budget maggiori di 35.000 dollari, offre adesso la possibilità di editare in blocco le impostazioni di targeting relative a dominio, audience e location. Evidenziati anche i tasti e gli indicatori di stato della campagna
Amazon Advertising persegue la sua ambizione ad aggiungere un posto alla tavola di Facebook e Google migliorando l’interfaccia e le funzionalità della sua DSP per facilitarne l’uso e dare nuovo impulso ai ricavi pubblicitari. La piattaforma - utilizzata dagli advertiser con un budget minimo da 35.000 dollari per l’acquisto in programmatic di spazi video e display sui siti e le app del colosso dell’ecommerce, sui siti degli editori partner o sugli exchange di terza parte - offre adesso la possibilità di editare in blocco le impostazioni di targeting relative a dominio, audience e location: una modifica del flusso di lavoro che dovrebbe salvare gli inserzionisti dalla necessità di effettuare data entry ripetitivi.
Migliora inoltre la navigazione e il look and feel generale, con bottoni, levette e indicatori dello stato della campagna più evidenti. Amazon ha aggiunto anche funzionalità di reporting personalizzate, che permettono agli advertiser di scegliere quali colonne includere nei loro report, salvarli nella piattaforma e di attivarli e farli spedire, a se stessi e a colleghi, a cadenza scelta. Per ultimo, la company ha promesso miglioramenti alla procedura per l’approvazione delle creatività, affermando di essere ora in grado di richiedere più prontamente le modifiche dei creativi quando necessario.