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Diritti televisivi: MediaPro si aggiudica la Serie A per il 2018-2021; ma Sky non ci sta

Autore: S Antonini


La società catalana si è imposta con un’offerta di mille euro superiore al prezzo minimo richiesto, ma la pay satellitare ora accusa: «Non si tratta di un intermediario indipendente, ma di un operatore della comunicazione»

La Lega sceglie MediaPro per i diritti della Serie A relativi al prossimo triennio 2018-2021; e Sky la diffida dal dare seguito all’assegnazione alla società catalana. La complicata vicenda dei diritti televisivi del calcio, con vari bandi disertati e molto contestati dai broadcaster come Mediaset e la piattaforma satellitare, si arricchisce di un’ulteriore protesta. A seguito dell’assegnazione degli stessi, in toto e in esclusiva per tutte le piattaforme alla società spagnola MediaPro, la piattaforma satellitare ha presentato alla Lega una lettera di diffida in cui chiede di considerare l’offerta avanzata da MediaPro inammissibile “e quindi di interrompere le trattative private con il gruppo spagnolo e di escluderlo immediatamente dalla procedura di assegnazione”.

La contestazione di Sky

La lettera fa seguito alla nota della Lega Calcio in cui si comunica che ieri l’Assemblea della Serie A ha assegnato il pacchetto global all’intermediario indipendente MediaPro, in quanto l’offerta presentata - pari a 1.050.001.000 euro - è di mille euro superiore al prezzo minimo richiesto dall’invito a presentare le offerte. L’esito dell’invito verrà comunicato all’Antitrust come previsto. Secondo Sky, però, l’assegnazione va annullata perché MediaPro, “pur avendo presentato un’offerta per lo specifico bando rivolto esclusivamente agli “intermediari indipendenti” - si legge in una nota di Sky - non opererebbe come un intermediario indipendente ma come un vero e proprio operatore della comunicazione”.

Secondo i vari rumors usciti sulla stampa nei giorni scorsi, infatti, la MediaPro sarebbe in procinto di realizzare un canale “o più canali tematici anche sotto forma di canali ufficiali della Lega, curandone i palinsesti e la veste editoriale. MediaPro, inoltre, avrebbe negoziato con l’intenzione di vendere spazi pubblicitari sugli stessi canali, concludere accordi per la distribuzione di tali canali con gli operatori della comunicazione interessati e ripartire i profitti con la Lega”.

MediaPro, che ha partecipato all’invito riservato agli operatori finanziari indipendenti, è entrata in gioco proprio perché quello indirizzato agli operatori della comunicazione, che avevano diritto di prelazione, ancora una volta non ha dato i risultati attesi. Per Sky, quindi, “MediaPro intende agire a tutti gli effetti come operatore della comunicazione attivo sul territorio e nei confronti degli utenti”, violando - sempre secondo Sky - la disposizione contenuta nell’invito agli intermediari che vieta appunto collegamenti con operatori della comunicazione. Inoltre, “essendo preclusa a un unico operatore della comunicazione l’aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva (no single buyer rule) l’assegnazione a MediaPro viola anche l’articolo 9.4 del Decreto Melandri e il paragrafo 24.b delle Linee Guida”. Sky, tra l’altro, si era proposta come interlocutore unico e di presentare una unica offerta; ma la Lega non ha dato seguito a questa proposta.

Le dichiarazioni

Intanto, Mediaset resta in attesa di sviluppi. In assenza di certezze sulle eventuali intenzioni di MediaPro di costituire un canale televisivo, il Biscione al momento non si pronuncia. In ogni caso, ora la palla passa all’Antitrust, che ha 45 giorni per pronunciarsi e che, se dovesse rigettare l’assegnazione, aprirebbe la strada a nuovi bandi. La MediaPro è un produttore e distributore di contenuti in proprio e per conto terzi. Attraverso i canali beIN Sports e be IN LaLiga è primo per ascolti in Spagna, e al suo attivo ha la produzione di decine di migliaia di ore televisive. È presente in 26 Paesi e nel 2017 ha realizzato un fatturato di oltre 1,64 miliardi di euro. Tra i suoi soci industriali figura WPP.

«Siamo molto soddisfatti, si apre un’era diversa, nulla che escluda gli operatori attuali che potranno sedersi ad un tavolo con l’intermediario. Non verrà stravolta nessuna abitudine italiana. Da oggi MediaPro farà approfondimenti con le diverse piattaforme, nessuna esclusa. MediaPro in Spagna è stata capace di allargare la base, ha fatto crescere gli abbonati e portato più soldi al calcio». Lo ha detto l’amministratore delegato dell’advisor Infront, Luigi De Siervo, nel corso della conferenza stampa al termine dell’Assemblea di Lega di ieri. E Paolo Nicoletti, subcommissario della Lega Serie A, ha aggiunto: «È un risultato straordinario, si tratta di un’offerta di grandissimo valore. Si è passati da un valore, la scorsa estate, di 493 milioni, il 22 gennaio l’offerta per il secondo bando è arrivata a 762 milioni, poi a 830 dopo le trattative private con i broadcaster. La prima offerta dell’intermediario indipendente MediaPro era di 950 milioni, oggi siamo oltre 1,05 miliardi. L’advisor e la Lega hanno fatto un lavoro molto importante e siamo molto soddisfatti».

Jaume Roures, presidente del gruppo catalano, ha detto: «Vogliamo vendere più calcio possibile, con la miglior qualità possibile al prezzo giusto. Abbiamo parlato con tutte le piattaforme in Italia, abbiamo spiegato loro il nostro progetto e mostrato come siano cresciuti gli abbonati nella Liga. Questo sistema non funziona se noi e tutte le piattaforme non lavoriamo insieme. Puntiamo a creare il marchio Serie A, immediatamente riconoscibile, per cui tenteremo di convincere tutti che sia importante dare la stessa immagine a tutto il torneo». Aggiunge Taxto Benet, partner di MediaPro: «Per noi è cruciale l’abbonato, vogliamo che chi si abbona possa vedere tutte le partite. La Serie A si vedrà su ogni piattaforma, su tutti gli schermi possibili».


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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