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Con Progressio Sgr, Save the Duck punta al raddoppio del fatturato e del budget pubblicitario

Autore: Redazione


Esce Alchimia di Marina Salamon, fa ingresso il fondo di investimento con una quota del 65%; il resto fa capo al fondatore Nicolas Barci; annunciato adv al 7% dei ricavi, che nel 2017 sono a 31,5 milioni di euro

Con l’arrivo di Progressio Sgr, Save the Duck punta al raddoppio del fatturato e degli investimenti pubblicitari. Il marchio di piumini ecosostenibili cambia azionista di riferimento: esce Alchimia Spa, la holding di partecipazioni di Marina Salamon, che deteneva il 51% del capitale sociale, ed entra il fondo Progressio Investimenti III, che con un 14% ceduto dal fondatore di Save the Duck, Nicolas Bargi, sale al 65%. L’operazione, del valore di 65 milioni di euro, nove volte l’ebitda 2017, ha come primo obiettivo quello di lanciare definitivamente il brand sui mercati internazionali e di raddoppiare in tre anni il fatturato 2017, pari a 31,5 milioni di euro. Già nel 2018 l’obiettivo è fissato a 36 milioni di euro, con una marginalità del 24%. Contemporaneamente, il managing director di Progressio Sgr, Filippo Gaggini, annuncia un raddoppio della spesa adv al 7% dei ricavi, dall’attuale 3,2%, da impiegare principalmente in digital e trade marketing, con un supporto su stampa. I partner di comunicazione sono Connexia per il digital e le pr corporate, Beyond the Line per le strategie e la Tomorrow Consulting per le attività legate al lusso. I numeri «Noi ci rivolgiamo a una comunità di persone che condividono i nostri valori: sostenibilità e adozione della filosofia animal free al cento per cento da parte di tutta la filiera produttiva» spiega Bargi, terza generazione della famiglia di imprenditori che detiene la società tessile Forest, il quale rimarrà al timone del brand fondato nel 2011. Partito da zero, il marchio ha raggiunto in due anni ricavi per 7 milioni di euro, per poi attestarsi, nel 2017, a quota 31,5 milioni, con un ebitda del 23% a 7,2 milioni e una marginalità del 20%. Presente già in 29 Paesi, punta a consolidarsi in Europa, in crescita del 35%, e a sfruttare il volano degli Usa, dove il marchio “vola” del 60%. E mettere un piede in Cina, dove Bargi ha trovato aziende perfettamente in linea con le politiche e l’etica di Save the Duck. In Italia, dove il mercato sostanzialmente di nicchia del brand è arrivato a maturazione, si punta a razionalizzare la distribuzione retail con il lancio dei negozi monomarca, a partire da Milano dal prossimo inverno. Il piano industriale prevede anche una rafforzamento del canale e-commerce, sia proprio sia attraverso terzi. Attualmente Save the Duck è presente su Yoox e Zalando, mentre non ci sono intenzioni di entrare in Amazon. Alchimia pronta a nuovi investimenti Terminata la partnership tra Alchimia e Save the Duck, nata anche sulla base della comune sensibilità per la difesa della natura e degli animali, Marina Salamon annuncia la propria intenzione di sostenere nuove iniziative imprenditoriali. «Sto cercando opportunità di investimento, desidero investire e intendo farlo subito» in ambito fashion, digital, comunicazione e marketing. All’imprenditrice fanno capo Altana (abbigliamento di lusso per bambini), l’istituto di ricerche di mercato Doxa, Connexia e Doxa Pharma, oltre a essere azionista e consigliere di Banca Ifis, vice presidente di Illycaffè e consigliere di Morellato Spa.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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