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Nuance presenta i trend che caratterizzano la relazione con il consumatore

Autore: Redazione


L’intelligenza artificiale (IA) conferma il suo ruolo di tecnologia game-changer, nonché di fattore determinante per incrementare le vendite, secondo la società

Nuance Communications, fornitore di soluzioni vocali e di imaging, ha analizzato l’evoluzione di biometria vocale, assistenti virtuali e customer service nell’ultimo anno per delineare i principali trend che caratterizzeranno il 2018 appena iniziato, tutti orientati a migliorare l’esperienza del consumatore finale e a ridimensionare i confini con il brand all’insegna di una maggiore personalizzazione nelle attività quotidiane, senza trascurare la sicurezza. L’intelligenza artificiale (IA) conferma il suo ruolo di tecnologia game-changer, nonché di fattore determinante per incrementare le vendite, potenziare l’operatività e facilitare il coinvolgimento del cliente offrendo contestualmente una migliore user experience. Alcuni dati emersi da un recente studio di Gartner confermano che molte aziende hanno già compreso le potenzialità offerte da questa tecnologia adoperandosi in questa direzione: il 60% di esse, infatti, sta già raccogliendo informazioni per implementare le proprie strategie di AI, mentre il 40% le sta attualmente mettendo in pratica. Sempre più successo per gli assistenti virtuali Le innovazioni dell’intelligenza artificiale conversazionale hanno finora favorito lo sviluppo di una nuova generazione di assistenti virtuali che sono stati implementati nelle banche, all’interno dei servizi offerti dagli operatori delle telecomunicazioni e nell’ambito di scenari di vita quotidiana – come l’ordine della pizza e l’acquisto di beni o servizi on-demand – offrendo un elevato livello di interazione tra il sistema e l’utente finale, oltre a sicurezza e un servizio altamente personalizzato. Nel 2018 questa generazione di AV verrà ulteriormente potenziata e resa più efficace dalla tecnologia HAVA (Human Assisted Virtual Assistant), che aggiungerà funzionalità human-in-the-loop che aiutano l’assistente virtuale con le domande a cui potrebbe non saper rispondere, ma soprattutto per abilitano un ciclo di apprendimento capace di aggiornare il “cervello” dell’AV in tempo reale: gli assistenti devono imparare a conoscere sempre meglio giorno dopo giorno chi li sta utilizzando per indirizzare in modo sempre più preciso e puntuale le richieste. Chattare con le aziende Se nel corso del 2017 le applicazioni di messaggistica istantanea – tra cui Facebook Messenger, Line, Apple Business Chat e Kik – hanno consentito ad aziende e utenti finali di interagire in modo più informale e naturale grazie a funzionalità aggiuntive implementate nei software e in grado di simulare una conversazione intelligente attraverso l’interfaccia della chat, il futuro guarda a una relazione ancora più stretta tra brand e consumatore. Infatti, nel 2018 le aziende verranno coinvolte dai propri clienti – tramite applicazioni di messaggistica istantanea, SMS, app bancarie e telco – nello stesso modo in cui essi interagiscono con gli amici, avviando una conversazione più naturale e spontanea che prosegue oltre il momento dell’acquisto favorendo la fidelizzazione dell’utente finale attraverso i diversi canali. Anche in questo contesto, l’intelligenza artificiale è l’elemento chiave che permette agli assistenti virtuali delle aziende di rispondere in modo preciso e personalizzato alle singole richieste. La voce come password Il 2017 è stato un anno da record per la biometria vocale – tecnologia che consente agli utenti di autenticarsi in modo semplice e naturale senza dover digitare una password o un PIN, ma pronunciando semplicemente una breve passphrase come “La mia voce è la mia password” – già ampiamente utilizzata per migliorare il customer service nell’ambito di sistemi bancari e di grandi organizzazioni. Si tratta di una tecnologia basata sull’ applicazione dell’IA che mostra ampie prospettive di sviluppo e implementazione per il futuro in diversi ambiti, offrendo la possibilità di ottimizzare e personalizzare l’autenticazione e l’identificazione – attraverso i sistemi di biometria – migliorando il servizio offerto con effetti immediati in termini di maggiore semplicità, velocità e sicurezza e riducendo le possibilità di frode. Anticipare il consumatore Punto chiave di contatto tra aziende e consumatori, il customer service è una parte essenziale di ciò che costituisce un brand oggi, nonché un’importante fonte di dati e informazioni provenienti dal feedback diretto degli utenti. Grazie all’intelligenza artificiale predittiva, il 2018 sarà l’anno in cui questi dati relativi ai consumatori saranno sfruttati come mai prima d’ora per consentire alle aziende di anticipare proattivamente i loro bisogni e offrire contestualmente una soluzione prima che si presenti una reale ed esplicita necessità.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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