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Arriva la pubblicità su WhatsApp: tre le modalità d’interazione tra aziende e utenti

Autore: Redazione


A quattro anni dall’acquisizione dell’app per 19 miliardi di dollari, Facebook è pronta a monetizzarla. E dall’anno prossimo gli annunci sbarcheranno anche su Status

A quattro anni dall’acquisizione monstre di WhatsApp, per 19 miliardi di dollari, Facebook ha annunciato la prima soluzione per monetizzare uno dei servizi di messaggistica più popolari al mondo. Dunque, WhatsApp, che ha recentemente attivato la funzione Business, diventerà un veicolo di ricavi per l’azienda di social networking, il cui obiettivo è connettere i circa 1,5 miliardi di utenti dell’app alle imprese, tramite questo canale. La novità arriva dopo alcune frizioni con i co-fondatori di WhatsApp, Jan Koum e Brian Acton, che hanno lasciato Facebook negli ultimi mesi proprio a causa di divergenze su un eventuale inserimento della pubblicità all’interno dell’app. La decisione del social è volta a trovare nuove risorse economiche dopo la trimestrale deludente di settimana scorsa, cha ha fatto affondare il titolo di Facebook in Borsa. Ed è volta a valorizzare tutto il business, compresa la Family of apps, di cui, oltre a WhatsApp, fanno parte anche Instagram e Messenger.
Il blogpost e le tre novità
“Oggi, siamo pronti a fornire nuovi strumenti alle aziende per comunicare con i propri clienti in modo più efficace”, si legge in un blogpost di WhatsApp, che individua tre modalità principali di interazione.
  • Richiedere informazioni utili: se desideri ricevere informazioni su una consegna o la tua carta d’imbarco, basta fornire il tuo numero di telefono cellulare tramite il sito web, l'applicazione o il negozio online dell’azienda, per ricevere le informazioni che ti occorrono direttamente su WhatsApp.
  • Iniziare una conversazione: se vedi il tasto Clicca per chattare su un sito web o su un'inserzione di Facebook, potrai inviare un messaggio all’azienda anche se non hai il numero di telefono in rubrica.
  • Ottenere assistenza: alcune aziende forniscono assistenza in tempo reale su WhatsApp per rispondere a domande sui loro prodotti o per aiutarti a risolvere un problema.
“In tal modo, continuerai ad avere pieno controllo sui messaggi che ricevi. Le aziende dovranno pagare per inviarti determinati messaggi, così da incoraggiarle a essere selettive ed evitare che le tue chat vengano intasate. Inoltre, i messaggi continueranno a essere crittografati end-to-end e potrai bloccare qualsiasi azienda semplicemente toccando un tasto”, prosegue il blogpost. A seconda del Paese, spiega il Wall Street Journal, alle aziende verranno richiesti tra mezzo centesimo e 9 centesimi per ogni messaggio inviato a un potenziale cliente. Il prodotto è il risultato di test con un centinaio di aziende, tra cui Singapore Airlines, Wish e Uber. Quest’ultima ha sperimentato lo strumento in Messico, India e Brasile, per permettere agli utenti di contattare gli autisti.
La pubblicità arriva anche su Status
Gli utenti di WhatsApp si scambiano in media 60 miliardi di messaggi al giorno, ma solo una piccola frazione è legata all’interazione tra imprese e consumatori, perché questa tipologia di attività non era favorita dalla stessa piattaforma. Con le ultime novità, l’azienda ribalta completamente la prospettiva e apre a un mercato davvero importante. Ma non è tutto: a partire dall’anno prossimo WhatsApp inserirà la pubblicità anche su Status, una funzione paragonabile alle Stories e utilizzata da 450 milioni di utenti. La conferma è arrivata al Wall Street Journal direttamente dal colosso americano. Secondo Matt Iema, Chief Operating Officer di WhatsApp, questo tipo di comunicazione mira a far familiarizzare i consumatori con le imprese”. Gli utenti saranno liberi di scegliere se voler ricevere messaggi dalle aziende.  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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