Il presidente dell’organismo degli utenti sottolinea come, dentro un quadro politico di ormai prolungato stallo, la spesa nel mass market sia scesa del 2,4%, con possibili conseguenze sui budget delle aziende. Anche se dalle prime analisi il trimestre iniziale del 2018 ha tenuto
«La situazione è preoccupante». Il presidente di UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, dialogando con DailyMedia a margine dell’Incontro Annuale IAP di ieri (di cui riferiamo nell’apposito articolo del nostro giornale di oggi) si è dimostrato decisamente allarmato per la situazione in cui si trova in questo momento il Paese, preso nella morsa di un circolo vizioso determinato dallo stallo politico, dalla forte contrazione dei consumi e dal conseguente rischio che le aziende inizino a disinvestire in comunicazione.
«Già avevamo richiamato i rischi di un rallentamento dello spending pubblicitario in attesa della tornata elettorale - dice - ma ora, il fortissimo ritardo nella definizione di un Governo, in attesa che le forze interessate concludano i loro giochi a Risiko, sta determinando una situazione decisamente pericolosa per la società e per l’economia. A livello mass market, i consumi, da inizio anno, sono calati del 2,4%, è tornata una forte propensione al risparmio, che significa scarsa fiducia nel futuro a breve. È chiaro che questo, conseguentemente, può portare le aziende a tagliare gli investimenti. Il primo trimestre, come ha svelato Nielsen, ha mostrato ancora una tenuta, chiudendo al +1% e, per ora, anche noi manteniamo l’analogo forecast per l’intero anno. Ma ci aggiorniamo al nostro evento del 4 luglio, quando avremo le risultanze della survey interna sulle intenzione di spesa da parte dei nostri associati, per fare un nuovo punto sulla situazione. Sperando, ovviamente, che non si palesi lo spettro di un ritorno alle urne in autunno».