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Social Good Day Milan, Facebook presenta i suoi strumenti per “fare del bene”, esempio dei linguaggi del social

Autore: A Rocca


Focus sulle communities e sui loro bisogni per il 2018 della società fondata da Mark Zuckerberg. Ne parla Giulio Ravizza, country marketing manager in Italia, presentando con Havas l’Hack for Good dedicato a Dynamo Camp

Nel 2018 il focus principale di Facebook sarà sulle communities. Lo ha annunciato il fondatore Mark Zuckerberg e lo ha ribadito ieri a margine dell’evento Social Good Day Milan, Giulio Ravizza, country marketing manager Facebook Italy. «Il nostro obiettivo è di permettere alle persone di usare Facebook come uno strumento di interazione forte. A questo proposito è fondamentale che le stesse non usino il social network passivamente. Abbiamo lavorato in questa direzione con il recente cambio d’indicizzazione, perché crediamo che Facebook  possa avere un impatto positivo sulla società. Quello che Zuckerberg ama ripetere è proprio che vendiamo gli spazi pubblicitari per fare un buon prodotto, utile per le persone, e non viceversa».

I prodotti Social Good

E di strumenti per “fare del bene”, in effetti Facebook ne ha tanti. Li ha descritti nel corso di un intervento ieri Anita Yuen, strategic partnership manager Social Good di Facebook, sottolineando come le persone si riuniscano sul social per aiutarsi tra loro nei momenti di difficoltà. Gli strumenti messi a punto da Facebook per consentire loro di farlo con semplicità abbracciano tutti i campi, dalla beneficienza ai servizi per le emergenze, dalla donazione di sangue alla prevenzione dei suicidi. È possibile per gli utenti configurare pagine dedicate allo scopo che si sono prefissati, potendo contare sul pulsante “Fai una donazione” per far fronte alle situazioni di emergenza. È attivo, inoltre, un centro di servizi per le emergenze, dove le persone possono trovare maggiori informazioni e accedere in un solo posto agli strumenti messi a disposizione da Facebook come il Safety Check, Richieste e offerte di aiuto e Raccolte fondi.

Hack for Good

Ravizza nel corso di una tavola rotonda con Marta Nava, copywriter di Havas e Roberta Mottino, communications director di Dynamo Camp, ha raccontato l’esperienza del secondo briefing italiano per Hack for Good dedicato a Dynamo Camp. Realizzato, come il primo in collaborazione con AssoCom, ha portato alla scelta della comunicazione vincente tra le 7 proposte, che verrà pubblicata e promossa sui canali Instagram e Facebook tra marzo e aprile per cavalcare l’onda del 5 per mille, momento più importante per la raccolta fondi delle realtà non profit. Una giuria composta dalla story director di Facebook Creative Shop, Jill Gray, e dai principali esponenti del mondo della comunicazione creativa italiana scelti da AssoCom ha selezionato la creatività per l’associazione di terapia ricreativa, che sarà tra le prime a provare il bottone “dona ora”.  La campagna che ha vinto la prima edizione di Hack For Good per Croce Rossa Italiana era destinata alla raccolta di donazioni per le popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla bontà di questa iniziativa, i numeri parlano chiaro: «Croce rossa ha registrato un aumento dell’11% nella volontà di donare e un brand lift sul tema della ricostruzione pari a 18 punti sul target», ha spiegato Ravizza.

Giulio Ravizza
I linguaggi e la grammatica della creatività su Facebook

«Progetti come questi - ha aggiunto - sono una palestra per noi e siamo felici di mostrare come queste campagne funzionino bene per raccontare i linguaggi e la grammatica della creatività su Facebook». Per spiegare come le aziende abbiano affrontato il modo di fare creatività sul social network, Ravizza ha fatto l’esempio della prima campagna tv di Bulova negli Stati Uniti che univa le modalità di comunicazione tipiche di affissione e radio, le uniche conosciute allora. «All’inizio con Facebook è successa una cosa simile, si cercava di adattare le creatività tv al linguaggio social. Oggi, però, le aziende si sono rese conto che quelli pianificati su Facebook devono essere contenuti pensati e personalizzati ad hoc». Il lavoro avviato dal social network con i creativi italiani e AssoCom non è una novità. «Organizziamo eventi e workshop per proporre best pratices, presentare nuovi formati e numeri interessanti. Anche i centri media sono partner importantissimi per noi: andiamo direttamente a casa loro con road show per presentare le nuove funzionalità di prodotto. L’anno scorso, per esempio, abbiamo fatto un grande lavoro sulle Instagram Stories».


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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