Un problema da risolvere immediatamente secondo il ceo di WPP, ma anche un’opportunità per le agenzie che porterà maggiore cooperazione con le aziende. A parlarne è stato The Drum
La querelle sulla violazione dei dati, che ha come protagonisti Facebook e Cambridge Analytica, ha creato un’accelerazione nelle discussioni sull’uso di questi ultimi e anche il ceo di WPP, Sir Martin Sorrell, ha espresso il suo parere sull’argomento, sottolineando l’importanza di comunicare chiaramente agli utenti l’esatto utilizzo delle loro informazioni personali. The Drum ha riportato alcuni passi di un discorso di Sorrell nell’ambito dell Great Festival of Innovation di Hong Kong. “Non c’è un ambiente ideale per la costruzione di servizi intorno ai dati degli utenti se le aziende tecnologiche sono sotto i riflettori e non si gode della fiducia da parte dei consumatori e dei legislatori”.
Maggiore controllo
“Vi sarà maggiore preoccupazione a livello nazionale, regionale e federale e per i consumatori. Insieme alle imprese tecnologiche, che a mio avviso sono media company, siamo tenuti a spiegare ai consumatori in che cosa si stanno impegnando quando cliccano su un accordo. Non possiamo continuare in questo modo”, ha detto.
Opportunità
Tuttavia, il ceo di WPP vede anche delle opportunità per le agenzie in questo scenario. “Le agenzie hanno una lunga storia di successo nel comunicare la complessità alle masse, questa potrebbe essere un’opportunità per migliorare le relazioni con le aziende e aiutarle nella semplificazione dei processi per gli utenti”.
Il futuro di Facebook
Sorrell ha espresso anche un parere sul futuro di Facebook e si è detto fiducioso che la piattaforma di Zuckerberg saprà trovare il modo di uscire dalla crisi. “So che fino ai più alti livelli delle aziende, ci sono preoccupazioni enormi, che è ovvio, data la portata del problema ma lo risolveranno”, ha detto. “Inoltre, non bisogna concentrarsi solo su Facebook, ci sono anche Messenger e Instagram, entrambe piattaforme di incredibile successo. Sono assolutamente convinto che Zuckerberg e tutti gli altri faranno il necessario per garantire che funzionino. La questione si pone solo su quanto sarà forte la risposta di autorità e governi, che potrebbe rendere la risoluzione molto più difficile”.
Cooperazione
Per Sorrell, le questioni affrontate dal duopolio di Google e Facebook sulla brand safety e ora sui dati hanno rappresentato un punto di partenza per una migliore collaborazione con le agenzie. “Siamo riusciti a creare un modus vivendi con le grandi tech company e abbiamo instaurato partnership di grande rilievo con Google e Facebook ma anche Amazon, Tencent, Alibaba, stiamo costruendo molto con loro. Penso che i grandi problemi da risolvere abbiano reso queste aziende più ricettive di prima. Il risultato netto di tutto questo è una maggiore cooperazione”, ha concluso.