La holding beneficia di diversi account vinti e il suo ceo, Arthur Sadoun, si dichiara fiducioso in tema di raggiungimento degli obiettivi
Publicis Groupe ha archiviato il primo trimestre dell’anno con una crescita organica dell’1,6%, superando le attese degli analisti e, nonostante una contrazione dei ricavi dell’8,2%, a quota 2,082 milioni di euro per via dell’impatto sfavorevole dei tassi di cambio, il suo titolo ha guadagnato oltre il 6% in Borsa. A trainare la performance della holding guidata da Arthur Sadoun è stata una serie di account vinti, tra cui Mercedes-Benz, Carrefour, Campbell’s, Marriott, oltre a incarichi locali come Red Bull negli Stati Uniti e Kraft Heinz in Cina. Da sottolineare anche l’account creativo globale di Diesel, gestito, a partire dall’anno scorso, da Publicis Italia. Pesa positivamente anche la creatività digitale di McDonald’s, vinta ad agosto del 2017.
C’è fiducia per gli obiettivi annuali
“L’andamento del primo trimestre ci dà fiducia nella capacità di raggiungere i nostri obiettivi per quest’anno, in particolare per migliorare la nostra crescita organica e il margine operativo rispetto al 2017 - ha dichiarato Arthur Sadoun agli analisti durante la conference call organizzata subito dopo il rilascio dei dati al 31 marzo -. Tuttavia, siamo tutti consapevoli delle diverse sfide che il nostro settore si trova ad affrontare e quindi rimaniamo prudenti e concentrati sull’esecuzione del nostro piano”.
Nuovi modelli
Sadoun ha dichiarato a MediaPost che il modello tradizionale di agenzia è finito. “Tutto è cambiato nella industry: panorama media, clienti, consumatori. Ma non le holding”. In questo contesto Publicis Groupe ha intrapreso, già con Maurice Lévy, un importante processo di trasformazione con la strategia Power of One. “Siamo l’unica società al mondo a poter connettere dati, contenuti e tecnologia per offrire al consumatore un engagement one-to-one scalabile”. E, intanto, il 24 maggio, ci sarà un evento a Parigi per svelare Marcel, la piattaforma realizzata in collaborazione con Microsoft, attraverso cui Publicis Gorupe mira a rivoluzionare la comunicazione tra i suoi dipendenti nel mondo.
Le varie zone geografiche
Tornando ai numeri rivelati ieri da Publicis si segnala l’andamento in Nord America, dove la crescita organica è stata del 2,8%. L’Europa ha chiuso con una crescita organica dello 0,3%, l’America Latina a +11,5%, Medioriente e Africa a +4,8%. In territorio negativo l’Asia-Pacifico (-4,6%). I ricavi in Europa sono stati pari a 614 milioni di euro. Per quanto riguarda i singoli Paesi, sono in positivo Francia (+2,3) e Gran Bretagna (+1,3%). Germania e Italia arretrano, rispettivamente, del 4,1% e del 9,7%, ma in questo caso entrambi scontano il confronto con un forte primo trimestre nel 2017.
GDPR e Facebook
Il 25 maggio sarà il giorno in cui entrerà in vigore il General Data Protection Regulation (GDPR) e Publicis Groupe sta pro-attivamente implementando la normativa nella sua strategia di prodotto, oltre a garantire maggiore privacy in tutti i suoi servizi. Il regolamento è un cambiamento significativo per i consumatori, ma anche per le aziende. Queste ultime stanno avendo differenti approcci per arrivare pronte al 25 maggio e per Sadoun il GDPR avrà un impatto globale. Ne sono testimonianza le ultime azioni intraprese proprio da Facebook, che dall’Europa verranno estese a tutto il mondo. E, sempre a proposito del social, la holding ha detto di non aver registrato alcun calo degli investimenti sulla piattaforma da parte dei suoi clienti.
Il tema WPP
Sadoun ha affrontato anche il tema WPP, dopo le dimissioni di Sir Martin Sorrell che hanno scosso il mondo della pubblicità mondiale. Il manager non si è sbilanciato: “Siamo impegnati a seguire la nostra roadmap”, ha detto, senza non voler speculare in alcun modo sul futuro della holding rivale. In merito a possibili acquisizioni degli asset di WPP, Sadoun non si è mostrato particolarmente interessato, seguendo in questo senso quanto dichiarato dalla sua controparte in Omnicom, John Wren, qualche giorno prima.