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Mediaset: il primo trimestre in utile, ma cala la raccolta, che a maggio cresce

Autore: Redazione


L’advertising del Biscione risente del rallentamento del mercato dovuto all’instabilità politica; ad aprile si prospettano andamenti in linea con l’anno scorso, e ritorno alla positività nei primi 5 mesi

Mediaset conferma la tendenza positiva evidenziata già nell’esercizio 2017 con la chiusura in utile del primo trimestre 2018, nonostante il rallentamento della raccolta pubblicitaria. L’azienda televisiva guidata da Pier Silvio Berlusconi ha approvato ieri i risultati economici del periodo gennaio-marzo di quest’anno, che evidenziano un risultato netto positivo di 3,5 milioni di euro rispetto ai 15,8 milioni conseguiti nello stesso periodo del 2017. Segnale giudicato significativo in un periodo che sconta una congiuntura pubblicitaria riflessiva dovuta a instabilità politica e che ancora non beneficia dei positivi effetti economici dell’accordo strategico con altre piattaforme distributive raggiunto in Italia a fine trimestre, il 30 marzo 2018. Si prospetta in linea con l’anno scorso l’andamento della raccolta nei primi quattro mesi del 2018, mentre le previsioni per maggio e per i primi cinque mesi prospettano una leggera crescita sul pari periodo del 2017.
I risultati economici
I ricavi netti ammontano a 860,6 milioni di euro, in calo del 3,2% rispetto agli 889,3 milioni conaseguiti nel primo trimestre del 2017. In particolare, in Italia il fatturato è di 631 milioni contro i 649,3 milioni dell’anno precedente, mentre in Spagna ammontano a 229,6 milioni rispetto ai 240,4 milioni del 2017. Questi numeri risentono in entrambi paesi del rallentamento del mercato pubblicitario. In Italia, la raccolta televisiva lorda ha raggiunto i 505,8 milioni di euro rispetto ai 512,2 milioni dei primi tre mesi 2017, con un calo dell’1,2% in linea con il trend del mercato pubblicitario totale del trimestre. L’adv scende anche in Spagna, dove si attesta sui 224,6 milioni di euro rispetto ai 235,4 milioni dell’esercizio precedente (-4,6%).
I risultati finanziari
Scendono i costi operativi complessivi (costi del personale, costi per acquisti, servizi e altri oneri, ammortamenti e svalutazioni di diritti e di altre immobilizzazioni), a quota 806,7 milioni di euro contro gli 813 milioni del primo trimestre 2017. In Italia, in particolare, sono scesi a 640,8 milioni di euro rispetto ai 649,9 del 2017 con un calo dell’1,4%. In Spagna ammontano a 166 milioni, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente (163,7 milioni di euro) nonostante la programmazione nel periodo di grandi eventi sportivi esclusivi. L’ebit è positivo per 53,9 milioni contro i 76,2 milioni del primo trimestre 2017. In Italia è pari a -9,8 milioni di euro rispetto ai -0,6 milioni del pari periodo 2017. In Spagna invece è positivo per 63,6 milioni di euro rispetto ai 76,8 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio. L’indebitamento finanziario netto è sceso a 1.377,1 milioni di euro rispetto ai 1.392,2 milioni di euro del 31 dicembre 2017. La generazione di cassa caratteristica (free cash flow) è stata pari a 36,3 milioni di euro. Nel corso del trimestre sono stati sostenuti esborsi per 21,3 milioni di euro da parte della controllata EI Towers per investimenti in aggregazioni di impresa.
Ascolti televisivi
Nei primi tre mesi 2018 le reti Mediaset confermano una netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale 15-64 anni con il 34,1% di share nelle 24 ore. Sullo stesso target Canale 5 è il primo canale italiano, e Italia 1 è il terzo in tutte le fasce orarie. Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 27,9% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (13,2%).
Evoluzione della gestione
Il CdA di Mediaset proporrà alla prossima assemblea degli azionisti il rinnovo della delega per l’acquisto di azioni proprie per perseguire, nell’interesse della società, le finalità consentite dalla normativa applicabile in vigore. A oggi il capitale sociale è pari a 614.238.333,28 euro, suddiviso in 1.181.227.564 azioni ordinarie e alla data del 14 maggio 2018 la società possiede 44.742.497 azioni proprie, pari al 3,787% del capitale sociale; le società controllate da Mediaset non possiedono azioni della controllante. La proposta prevede l’attribuzione al CdA della facoltà di acquistare, anche mediante negoziazione di opzioni o strumenti finanziari anche derivati sul titolo Mediaset, fino a un massimo di 118.122.756 azioni ordinarie proprie del valore nominale di euro 0,52 cadauna - corrispondenti al 10% del capitale sociale - in una o più volte, fino all’approvazione del bilancio 2018 e comunque per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare. Ai fini del calcolo sul raggiungimento del limite massimo del 10% del capitale sociale verranno prese in considerazione anche le azioni proprie già in portafoglio.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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