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JService: tre innovazioni che cambieranno il settore travel nel 2018

Autore: Redazione


La società di consulenza sarda ha individuato le tecnologie che avranno maggiore impatto sul Customer Journey di turisti e viaggiatori nel corso di quest’anno. La sfida resta progettare e costruire un’esperienza digitale che sia trasparente e coerente in termini di omnicanalità

L’avvento del digitale sembrava potesse semplificare la vita degli operatori Travel e dell’Hospitality, facilitando il processo di vendita e promozione di viaggi e vacanze. Uno scenario che per ora si è rivelato una chimera: la commercializzazione di strutture ricettive o di destinazioni turistiche è diventata curiosamente più articolata rispetto al passato. Il Customer Journey dell’etraveller è lungo e articolato, fatto di ore di navigazione, frazionato in più giorni e svolto su differenti touch point. Secondo una ricerca di Expedia Media Solution, divulgata nel 2017, prima di compiere una prenotazione, gli utenti arrivano a controllare oltre 100 siti online. In un contesto del genere, l’obiettivo principale è progettare e sviluppare un’esperienza digitale trasparente e coerente in termini di omnicanalità, che sia il più semplice e intuitiva possibile, in modo che il turista possa godersi la vacanza invece di sprecare tempo a pianificarla. Jservice, società di consulenza specializzata in e-business, ha individuato le strategie e le tecnologie che avranno un maggiore impatto sul Customer Journey di turisti e viaggiatori nei prossimi mesi.

Intelligenza artificiale e chatbot

Le applicazioni di messaggistica hanno raggiunto e superato i social network per numero di utenti. Un dato che sta incentivando sempre più aziende a investire sulla realizzazione di chatbot per l’assistenza al cliente. La convergenza tra intelligenza artificiale e applicazioni di messaggistica aprirà quindi nuovi scenari che rivoluzioneranno anche il settore Travel. Sul piano della progettazione questo dialogo consentirà alle aziende di offrire dei contenuti su misura a qualsiasi ora del giorno, da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi lingua.

Realtà virtuale

Sebbene i vantaggi della realtà virtuale siano già stati esplorati nel settore turistico, il trend è destinato a crescere nei prossimi anni. Le tecnologie presenti sul mercato sono state pensate per abbattere i muri e permettere agli utenti di accedere a luoghi remoti anche dalla propria stanza da letto, offrendo contestualmente dei contenuti informativi ad alto valore aggiunto. In particolar modo, sarà sempre più utilizzata la tecnologia a 360 gradi  che grazie alle sue caratteristiche permette alle aziende di costruire realtà immersive in grado di velocizzare le decisioni degli utenti e incentivare l’acquisto finale. Caso esemplare è quanto realizzato all’interno dello Universal Orlando Resort dove questo tipo di tecnologia è utilizzata per numerose esperienze: dai parchi a tema ai viaggi virtuali sulle montagne russe.

Travel App

Un recente sondaggio di eMarketer mostra che il 60% degli utenti mobile preferisce usare le app per la pianificazione dei propri viaggi. Lo smartphone ha ormai assunto un ruolo primario sia in fase di prenotazione sia nella fruizione stessa del viaggio. Con i progressi raggiunti nel campo dei Big Data e del Machine Learning, le app pensate per i viaggiatori diventeranno sempre più intelligenti e a breve saranno capaci di personalizzare i contenuti degli utenti, suggerendo itinerari su misura e vacanze perfette. Al momento, le applicazioni più amate sono quelle che consentono il monitoraggio in tempo reale dei mezzi di trasporto. Rispetto ad altri paesi del mondo il mercato italiano è ancora indietro ma numerose aziende di trasporto, sia pubbliche sia private, hanno iniziato a utilizzare le tecnologie IoT e i dispositivi GPS per fornire informazioni in tempo reale su autobus, treni e altri veicoli.

Le app più diffuse

Tra le app più diffuse anche quelle per la gestione del denaro, uno dei problemi più ricorrenti del turista all’estero. Grazie a una graduale affermazione di una società cashless i cittadini non dovranno più preoccuparsi del cambio di valuta, di prelevare contanti, stare attenti alle relative commissioni o ai possibili furti. La nascita di applicazioni che favoriscono questo cambiamento sta convincendo sempre più viaggiatori a lasciare a casa il portafoglio e avere più spazio per i souvenir.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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