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Five Commerce Imperatives for Marketers: Zenith esplora l’ecommerce

Autore: Redazione


L’agenzia di Publicis Media, di cui è CEO in Italia Luca Cavalli, ha diffuso i risultati di uno studio sul tema, in un contesto in cui le funzioni marketing e vendite sono ancora separate

Secondo la ricerca Five Commerce Imperatives for Marketers, realizzata da Zenith a livello globale, le nuove piattaforme di ecommerce rappresentano importanti opportunità di crescita per le aziende, molte delle quali non sono però ancora strutturate per coglierle pienamente. Molte aziende tengono separati i team di marketing da quelli dedicati alla vendita, affidando loro obiettivi differenti. Il marketing si prefigge di raggiungere il target giusto nel momento giusto, e il suo operato è valutato sulla base di obiettivi di awareness e di reach. I team dedicati alla vendita sono invece focalizzati sugli obiettivi di “sell-through” e valutati secondo parametri a breve termine.

Cinque aree chiave

Nell’ambito del processo di digital transformation, che consente ai brand di essere presenti lungo tutte le fasi del consumer journey, questi dovranno colmare il gap tra le due aree per massimizzare i profitti derivanti dall’ecommerce. Lavorando con un gruppo di partner di ricerca specializzati (GlobalWebIndex, Jumpshot, Criteo, dunnhumby e ChannelSight), Zenith ha individuato cinque aree chiave che possono aiutare le aziende a massimizzare il ROI derivante dall’ecommerce:

1. Break Down Silos

Per connettere le esperienze dei consumatori lungo tutto il consumer journey, le aziende devono abbattere i silos e comprendere le diverse esigenze in ogni fase del funnel. Ciò si traduce in una sempre maggiore collaborazione tra gli specialisti delle diverse aree, marketing, vendite e strategie commerciali che devono condividere informazioni e sviluppare modelli interfunzionali per garantire strategie efficaci e scelte di investimento adeguate.

2. Leverage the Retail Experience

Oggi i retailer si comportano sempre più spesso come editori, portando i brand ad avvicinarsi al retail come farebbero con i media, lavorando insieme per pianificare e attivare i posizionamenti più corretti. Solo collaborando, infatti, riusciranno a soddisfare le aspettative dei consumatori, alla ricerca di esperienze di shopping connesse e senza interruzioni.

3. Identify Sources of Growth

Dal momento che i player dell’e-commerce, come ad esempio Amazon, guadagnano sempre più quote, accrescendo il numero dei clienti, e che questi ultimi sono notoriamente fedeli al luogo di acquisto, i brand devono ripensare la distribuzione dei loro prodotti, concentrando le proprie partnership sulla rosa di retailer in grado di offrire il potenziale di crescita maggiore.

4. Exploit Retailer Media

Amazon ha creato soluzioni di marketing self-service per supportare i brand nella promozione dei prodotti sulla sua piattaforma. Da questo punto di vista la maggior parte dei retailer tradizionali non si è ancora attivata; devono essere le aziende stesse a spronarli per sviluppare velocemente soluzioni di marketing digitale.

5. Enhance Partnerships

I progressi nell’ambito dei dati e delle soluzioni tecnologiche rappresentano un’opportunità importante per l’integrazione tra brand e retailer. Opportunità che può essere colta solo legando la comunicazione al commerce, ad esempio utilizzando i dati relativi all’ecommerce per ottimizzare le attività di marketing digitale.

Nuovi equilibri

“La complessità e le opportunità dei nuovi percorsi di consumo stanno spostando sempre più la responsabilità dei customer journey dalle vendite al marketing. Oggi l’atto d’acquisto di un prodotto è valutato all’interno di un sistema più ampio che è quello dell’esperienza del consumatore e della sua relazione con il brand. L’ecommerce o, come lo chiamiamo noi, il commerce diviene uno step centrale nel consumer journey non solo per la sua importanza ma perché cessa di essere momento terminale divenendo elemento di conversione, comunicazione e integrazione delle strategie di marketing. Ed è esattamente lungo queste tre dimensioni che Zenith fornisce oggi ai propri clienti consulenza, progettazione ed esecuzione”, ha commentato Luca Cavalli, CEO di Zenith Italy.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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