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Chromebook, nel 2018 in calo richieste e vendite

Autore: Redazione


Ma le speranze che si possa assistere a una seppur lenta ripresa non vanno eluse del tutto, tanto più se si considera che in alcune regioni del Nord America, a differenza che in Italia e in Europa, il notebook ha avuto un buon riscontro commerciale

Nonostante sia nato per fornire all’utenza un’esperienza unica in termini di connettività rapida e supporto allo svago o lavoro, il Chromebook / notebook sembra registrare per questo 2018 un periodo difficile nel mercato delle vendite. È quanto emerso dalle stime del Digitimes Research: un calo dalle attese permanenti per tutto l’anno in corso, dovuto a un’attenuazione del numero di richieste e non solo.
Un lento declino
Per essere più esatti, il lento declino dei personal computer viene registrato ormai da quattordici trimestri consecutivi, a partire dall’anno 2012. Come più volte sottolineato dalla società di ricerche Gartner, le spedizioni dei sistemi Windows, in particolare, hanno visto tramontare gli acquisti già dal primo tremestre dell’anno corrente, in corrispondenza di un calo complessivo che ha registrato picchi del 1,4% annuo.
Le ragioni
Da quanto emerso dai primi dati, le ragioni di una tale riduzione risiedono principalmente nella diminuita attenzione del settore formativo allo strumento notebook. Gli ambienti educativi sembrano preferire, infatti, sistemi di apprendimento più tradizionali o semmai più innovativi dal punto di vista tecnologico: opzioni, entrambe, che mal si allineano con gli attuali usi massivi di tablet o di altri dispositivi informatici notevolmente più apprezzati. Altra possibile spiegazione è contenuta nelle attese novità del 2019: com’è noto, il debutto dei nuovi prodotti frena gli acquisti di quelli già esistenti sul mercato, in favore di un avvertito necessario raffronto con i presunti miglioramenti di sistema.
Speranze di rinascita
A rinsaldare le speranze di ricrescita, però, contribuiscono più fattori. Il rientro a scuola a fine estate potrebbe favorire una ripresa della domanda di mercato a firma notebook, e le possibilità di sconto potrebbero incentivare ancora di più. Per esempio, una realtà concreta in termini di offerte e risparmio per coloro che vogliono avventurarsi nell’acquisto di un pc HP, o di altro produttore, è l’utilizzo di un codice sconto Hp. Basta incollare il coupon al carrello virtuale dello store di Hp, al momento del perfezionamento dell’acquisto. Per l’applicazione dello sconto corrispondente, basterà inserire la stringa alfanumerica ottenuto nell’apposita voce Carrello del portale e-commerce di riferimento; in questo caso quello di HP.
I meriti del notebook
In conclusione, le speranze che si possa assistere a una seppur lenta ripresa non vanno eluse del tutto, tanto più se si considera che in alcune regioni del Nord America, a differenza che in Italia e in Europa, il notebook ha avuto un buon riscontro commerciale. Inoltre, restano capofila di una crescita costante e sempre più alta le versioni ibride 2 in 1 e le proposte gaming, fratelli della stessa famiglia d'origine, se così si può dire. Per di più, stando alle previsioni a lungo raggio di IDC, fino al 2022, potremmo assistere a una crescita dei portatili in sintonia con gli upgrade delle case produttrici. In ogni caso al notebook, sia esso in crisi o meno, va il merito di aver sbaragliato i pc desktop, lenti, poco pratici e ormai in irreversibile declino. Per notizie più certe non ci resta che attendere il bilancio di fine anno: chissà che i risultati non ci stupiscano per il contrario!

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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