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Cairo: un magazine sui piaceri della vita al venerdì per il Corsera e tre nuovi settimanali per La Gazzetta; La7: adv a +3,4% nei primi 3 mesi

Autore: V Parazzoli


Urbano Cairo anticipa le novità legate ai due quotidiani, con Gazza Mondo, Gazza Numbers e un free weekly alla domenica sulla vita privata dei campioni per quello sportivo. Il canale registra incrementi di ascolti e prepara il rinnovamento del sito

Dopo l’approvazione, lunedì scorso, del progetto di bilancio 2017 da parte di Cairo Communication che, per la prima volta, consolida anche i risultati di RCS per l’intero scorso anno, il suo presidente Urbano Cairo ha avuto modo, ieri, di tornare sui conti dei due Gruppi, aggiungendo qualche aggiornamento sul loro andamento in questo primo trimestre che si sta concludendo, e anticipando alcune novità che li riguarderanno a breve-medio termine. Tutto ciò, in occasione della “Star Conference” di Borsa Italiana. Il primo dato fornito riguarda la confermata leadership a livello di vendite dei settimanali dei due Gruppi, con un totale di 2.530.000 copie, di cui 1.765.000 della sola Cairo Editore che già da sola supera Mondadori, che si posiziona seconda a 1.520.000. In più, ci sono anche le 765.000 copie dei magazine di RCS. Con queste ultime, la quota dei Gruppi controllati da Cairo in questo segmento passa dal 30% della sola Cairo Editore al 43%. Analogamente, la quota nel segmento dei settimanali famigliari passa dal 47 al 56%, grazie alle 200.000 copie vendute da Oggi. Nei settimanali femminili, F e Diva e Donna hanno il 22% del segmento, che diventa il 38% con IO Donna. A questo proposito - salvo sorprese di cui Cairo è sempre capace - trova conferma l’anticipazione che sarà settembre o, comunque, dopo la pausa estiva, il mese di lancio della nuova release dell’allegato del sabato del Corriere della Sera su cui sta lavorando la nuova direttrice Danda Santini. Intanto, fronte Cairo Editore, si segnalano le buone performance pubblicitarie del già citato F (+1% la raccolta l’anno scorso dopo un +17% nel 2016, in un segmento, quello dei settimanali femminili, che ha accusato un calo del 7,2%), Nuovo (+8% nel 2017 dopo il +22% del 2016 a fronte di un calo del segmento dei settimanali femminili del 6,4%), Natural (+8% dopo il +2% del 2016) e il “sistema” Turismo (Bell’Italia, Bell’Europa e in Viaggio) con il bis, l’anno scorso, del +5% registrato nel 2016.

Il “sistema” Corsera

Restando in area cartacea, sul fronte di RCS, Cairo ha spiegato che, con il lancio di Corriere Innovazione (10 uscite all’anno al venerdì), il Corsera vanta ora un allegato al giorno, con un mercoledì in cui, a fianco dei mensili Living e Style (a 0,50 euro in più), c’è il settimanale free Vivimilano, che già ora porta circa 6.000 copie in più alle vendite, destinate ad aumentare, visto che beneficerà di un restyling. La Lettura, alla domenica, sempre a 0,50 euro in più, “muove” 85.000 copie in più e ha incrementato la raccolta del 37%, dopo il +40% del 2016 e il +80% del 2015. L’Economia, che ha appena festeggiato il primo anno della sua nuova release, genera 10.000 copie in più al lunedì e ha fruttato il +51% in termini di raccolta nel 2017, per oltre 9 milioni di euro (per dire, a detta sempre di Cairo, la nazionale del Sole 24 Ore vale 23 milioni), con 219 nuovi clienti. E altrettante copie in più le porta, al martedì, da quando è stato lanciato, lo scorso 19 settembre, anche l’allegato, sempre gratuito, del martedì, Buone Notizie. Clamorosa anche la performance del nuovo (dal 27 aprile) 7 by Beppe Severgnini al giovedì, che ha fruttato un +53% delle revenues adv lo scorso anno, con 196 nuovi inserzionisti. Per il venerdì, invece, confermato l’arrivo di un settimanale dedicato ai piaceri della vita in chiave week-end, mentre per il mercoledì sono allo studio per dopo la pausa estiva - come già anticipato da DailyMedia - nuovi magazine dedicati uno al food e uno al benessere e la salute. Il 24 novembre scorso, poi, c’è stato il lancio di Corriere Torino, che ha permesso al quotidiano diretto da Luciano Fontana di raddoppiare le vendite nel capoluogo piemontese. E naturalmente, sempre il Corsera cresce anche sul fronte dell’online: +11% (a 69.000 copie) gli abbonamenti digitali, +13% (a 47.000.000), gli utenti unici\mese del sito, +25% (a oltre 25.000.000) gli utenti unici\mese della versione mobile: con relativi incrementi della raccolta.

Andrea Monti
La Gazzetta dello Sport

Tante le novità in arrivo anche per la Gazzetta dello Sport: la testata sta anch’essa riempiendo le caselle degli abbinamenti per tutte le giornate della settimana, oltre al già consolidato Sportweek del sabato che, dopo il rilancio dello scorso ottobre, vede la pubblicità in crescita del 50% (+4,5% nel 2017), e al free V come Volley del giovedì. Le anticipazioni fornite da Cairo sono ben tre. La prima riguarda la “promozione” di Extra Time, al martedì, che diventerà Gazza Mondo, sempre dedicato al calcio internazionale; la seconda, al venerdì, sarà Gazza Numbers (un allegato che interesserà molto anche il mondo del betting); la terza, alla domenica, già da metà giugno, sarà un settimanale dedicato alla vita privata dei campioni, al di fuori dei campi. Le pagine locali del quotidiano diretto da Andrea Monti, infine, arriveranno anche a Bologna, Genova, Firenze, in Emilia e nel Triveneto. La raccolta dei due quotidiani è cresciuta, nel 2017, dello 0,7%, a quasi 155 milioni di euro, in un segmento calato del 7,7%. Al netto del confronto con gli eventi sportivi del 2016, l’incremento sarebbe stato del 3% e, per il solo “sistema” Gazzetta, del 9,8% su carta e del 21,4% sul digital.

La situazione dei periodici

Tra i periodici RCS, Cairo ha sottolineato, poi, la performance di Oggi: 280.000 copie medie vendute l’anno scorso, pari al +10,5%, con ricavi adv al +3%, e una forte crescita anche del “sistema”: Oggi Cucino, passato da mensile a quindicinale, ha triplicato le diffusioni a 27.000 copie; Oggi Enigmistica è passata da 13.000 a 41.000 copie; e, infine, la sua versione mensile, lanciata a gennaio, viaggia sulle 55.000 copie. Nel complesso, il “sistema” della testata (anche con l’online) ha visto la raccolta crescere del 3%, mentre quella di Living è salita dell’11,4%. Dove segna un +12%, Style ha chiuso l’anno a +5%.

I numero di RCS Sport

Molto bene anche RCS Sport, che ha visto crescere i ricavi del 17,4% a circa 75 milioni di euro (con Ebitda di 22,7 milioni, pari al +86%), grazie al notevole contributo assicurato dal Giro d’Italia, il cui fatturato 2017 è aumentato di 10 milioni, a quota 37,4 (che diventano 43 con le altre corse ciclistiche gestite dalla struttura guidata da Paolo Bellino). Cairo ha intenzione, ovviamente, di “valorizzare” ancor meglio la corsa rosa, pensando anche che, per quelle a partire dal 2019, potrà rinegoziare i diritti televisivi, con la Rai, però, che avrà diritto di pareggiare altre, eventuali, più forti proposte.

Uberto Fornara
L’andamento di La7

A Uberto Fornara, a.d. di Cairo Communications, il compito infine di fornire aggiornamenti sui canali televisivi del Gruppo, con il network La7 che ha quasi quadruplicato l’Ebitda, a 7 milioni. Buono il trend degli ascolti nel primo trimestre: +11%, con il 4% di share nell’all day e +13%, al 5,1% nel prime time, con la sola La7 al 3,6% (+20%) nell’all day e al 4,7% (+33% tra le 20:30 e le 22:30, grazie anche all’attenzione al dibattito politico da parte del canale). “8 1\2” è al 6,2% (+3,3%); “Di martedì” al 7% (+46,7%), “Piazza pulita” al 5,1% (+37,3%); “Non è l’arena” ha ottenuto il 6,3% (+293%), “Atlantide” il 3,3% (+15%); “Propaganda Live” il 3,75% (+36%). La raccolta, compresa La7d, cresce, sempre in questi primi tre mesi, del 3,4% (pari a gennaio, +2,4% a febbraio, +6,2% a marzo), per un totale di 36 milioni. E, per i prossimi mesi, l’aspettativa è di un ulteriore incremento, adeguato a quello dello share. E non è tutto, perché Cairo evidentemente si sta appassionando anche all’online e ha annunciato l’imminente (entro l’estate) rilancio del sito di La7, realizzato internamente. Nel mux proprietario, infine, ci sarebbe anche banda per un nuovo canale, ma Cairo tiene, per ora, l’ipotesi come una minaccia per la concorrenza in attesa dell’idea giusta da sviluppare.


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Rcs

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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