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Cairo Communication: nel 2017, ricavi in calo per i periodici e La7, che aumenta l’Ebitda

Autore: V Parazzoli


Il Gruppo, guidato da Urbano Cairo, come emerge anche dal consuntivo approvato, consolida nel progetto di bilancio l’intero scorso anno dell’editore del Corriere della Sera; i settimanali di Cairo Editore si confermano leader nelle vendite in edicola, mentre in campo televisivo il giro d’affari scende da 108,3 a 101,4 milioni di euro

Il CdA di Cairo Communication ha esaminato e approvato ieri il progetto di bilancio al 31 dicembre 2017.  “Nello scorso anno - recita la nota del Gruppo guidato da Urbano Cairo - è proseguito il rilancio di RCS, che ha conseguito margini in linea con gli obiettivi di risultato del 2017 e in forte crescita rispetto all’esercizio precedente, grazie alle nuove iniziative lanciate e alle azioni di efficientamento che hanno portato nell’esercizio benefici pari a circa 58 milioni. Nel 2017 (come già annunciato in sede di presentazione del relativo progetto di bilancio) RCS ha conseguito un risultato netto positivo di 71,1 milioni (3,5 nel 2016) e ridotto di 78,7 milioni il proprio indebitamento finanziario netto, sceso a 287,4 milioni. I risultati di RCS hanno contribuito significativamente alla crescita di ricavi e margini del Gruppo nel 2017; il settore editoriale televisivo La7 ha conseguito un margine operativo lordo di circa 7 milioni, in forte crescita rispetto al 2016 (1,8 milioni); il settore editoriale periodici Cairo Editore ha realizzato risultati positivi, conseguito elevati livelli diffusionali delle testate pubblicate e continuato a perseguire il miglioramento dei livelli di efficienza raggiunti nel contenimento dei costi (produzione, editoriali e di distribuzione)”.  Si ricorda che RCS è entrata a fare parte dell’area di consolidamento a partire dal 1 settembre 2016. Il conto economico consolidato 2016 include solamente i risultati conseguiti da RCS nei mesi settembre-dicembre di quell’anno. I valori economici del 2017 non sono pertanto immediatamente confrontabili con quelli corrispondenti dell’esercizio precedente.

Il consolidamento di RCS

Nel 2017, per il Gruppo, i ricavi lordi consolidati sono pari a circa 1.212,3 milioni (comprensivi di ricavi operativi lordi per 1.186,2 e altri ricavi e proventi per 26,1) in forte crescita rispetto a quelli realizzati nell’esercizio precedente (631,7) principalmente per effetto del consolidamento di RCS per tutto l’esercizio. Il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati pari a rispettivamente 168,8 e 102,7 milioni (rispettivamente 85,6 e 51,5 nell’esercizio precedente). Tali margini includono oneri non ricorrenti netti per 1,8 milioni (nel 2016 proventi netti non ricorrenti per 1,2 milioni). Il risultato netto di pertinenza del Gruppo è stato pari a circa 52 milioni (21,5 nel 2016).

I settori di attività

Con riferimento ai settori di attività, nel 2017:

  • per il settore editoriale periodici (Cairo Editore) i ricavi scendono da 99,8 a 90,3 milioni, il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati pari a rispettivamente 12,2 e 11,1 milioni (rispettivamente 15,2 e 14 nel 2016). Con riferimento ai settimanali, Cairo Editore con circa 1,7 milioni di copie medie vendute nel 2017 (dati ADS) si conferma il primo editore per copie di vendute in edicola, con una quota di mercato di circa il 30%. Considerando anche il venduto medio delle testate non rilevate da ADS, ossia le vendite di Enigmistica Più, le copie medie vendute sono circa 1,8 milioni di euro;
  • per il settore editoriale televisivo (La7), il Gruppo ha conseguito ricavi in calo da 108,3 a 101,4 milioni, un margine operativo lordo (Ebitda) positivo di circa 7 milioni, in forte crescita rispetto all’esercizio precedente (1,8 ). Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a circa negativi 3 milioni e ha beneficiato, nel bilancio consolidato, rispetto a quello separato di La7 S.p.A., di minori ammortamenti per 3,3 milioni per effetto delle svalutazioni delle attività materiali e immateriali effettuate nel 2013 nell’ambito dell’allocazione del prezzo di acquisto della partecipazione in La7. Nel 2016 il risultato operativo (Ebit) era stato pari a negativi 6,6 milioni e aveva beneficiato in bilancio consolidato di minori ammortamenti per 5,4 milioni di euro;
  • per il settore concessionarie, il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati rispettivamente pari a 0,4 milioni e in sostanziale pareggio (rispettivamente in sostanziale pareggio e negativi 0,4 milioni nel 2016);
  • per il settore operatore di rete, la società del Gruppo Cairo Network ha proseguito l’attività di realizzazione del mux, la rete di diffusione televisiva in tecnica digitale terrestre, che ha una copertura almeno pari al 94% della popolazione nazionale. A partire da gennaio 2017, il mux è utilizzato per la trasmissione dei canali di La7;
  • per il settore RCS, nel bilancio consolidato di Cairo Communication, il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati pari a rispettivamente 148,4 e 96 milioni, in forte crescita di rispettivamente 44,34 e 60,6 milioni rispetto al 2016, quando RCS, come detto, era inclusa nell’area di consolidamento di Cairo Communication per i soli mesi settembre-dicembre. I ricavi operativi netti pari a circa 891 milioni presentano nel loro complesso un calo di 72,54 milioni rispetto al 2016, principalmente per effetto di alcune disomogeneità tra le quali la cessazione nel 2017 di alcuni contratti di raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi (-31,3 milioni) e i ricavi correlati alle manifestazioni sportive del 2016, in particolare i Campionati europei di calcio e le Olimpiadi (-7,5 milioni). Al netto delle citate disomogeneità, la variazione si attesterebbe a -33,7 milioni (-3% circa rispetto al 2016).
Indebitamento e dividendi

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2017 risulta pari a circa 263,1 milioni (352,6 nel 2016) ed è riferibile a RCS per 287,4 (366,1 nel 2016). Il miglioramento dell’indebitamento finanziario netto rispetto al  2016, pari a 89,5 milioni, è principalmente riconducibile ai flussi di cassa generati dalla gestione tipica (circa 118,7 milioni) e all’incasso dei proventi netti di operazioni di dismissione e acquisizione (circa 15,3 milioni) solo in parte compensati dagli esborsi per oneri non ricorrenti e per l’attività di investimento e dalla distribuzione di dividendi (6,7 milioni, pari a 0,05 euro per azione).  Il CdA proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,10 euro per azione.

Le attività del 2018

Nel corso del 2018, Cairo Communication con riferimento al perimetro delle sue attività tradizionali continuerà:

  • a perseguire lo sviluppo dei suoi settori editoria periodica Cairo Editore e raccolta pubblicitaria, per il primo continuando nella propria strategia volta a cogliere segmenti di mercato con maggiore potenziale, consolidando, inoltre, i risultati delle proprie testate. Per tali settori, nonostante il contesto economico e competitivo, in considerazione della qualità delle testate edite e dei mezzi in concessione, considera realizzabile l’obiettivo di continuare a conseguire risultati gestionali positivi;
  • a impegnarsi con l’obiettivo di sviluppare la propria attività nel settore editoriale televisivo, per il quale si prevede il conseguimento anche nel 2018 di un margine operativo lordo (Ebitda) positivo.
  • con riferimento a RCS MediaGroup, in occasione dell’approvazione della relazione finanziaria annuale 2017, in data 15 marzo 2018, i suoi amministratori hanno comunicato che considerano conseguibile anche nel 2018 una crescita del margine operativo lordo e dei flussi di cassa, tali da consentire di ridurre l’indebitamento finanziario a fine 2018 al di sotto di 200 milioni di euro.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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