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Bing, il focus è puntato sulla democratizzazione dell’IA: al 9% il market share della pc search in Italia

Autore: Redazione


Un resoconto sulle strategie della company emerso da un incontro con Axel Steinman, VP International Strategic Search Sales di Microsoft Search Advertising

di Anna Maria Ciardullo

Axel Steinman, VP International Strategic Search Sales di Microsoft Search Advertising, è stato protagonista di una tavola rotonda esclusiva per discutere delle strategie di Microsoft legate a Bing e le possibilità offerte dall’azienda agli inserzionisti, per aiutarli a raggiungere il target più interessante e offrire esperienze più rilevanti agli utenti, permettendo così di aumentare significativamente il ROI delle campagne.

Market share

In Italia, Bing rappresenta il 9% delle ricerche da PC e tablet per un totale di 230 milioni di ricerche mensili (la percentuale sale al 25% in UK e al 35% in USA) che contribuiscono al totale di 2 miliardi di ricerche mensili in Europa. «La rilevanza di Bing è molto più ampia di quanto si pensi - spiega Steinman - grazie alle sue due anime, quella di consumer service e quella di advertising platform. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in Europa negli ultimi anni». Microsoft Audience Network, di recente lanciato in USA e pronto per la release anche in Europa, nasce come evoluzione di Bing Audience Network e Bing Native Ads, aggiungendo alla precedente offerta l’uso dell’intelligenza artificiale, nuove sorgenti di dati per la segmentazione del pubblico, ulteriori livelli di controllo, più inventory e formati pubblicitari responsive.

Microsoft Audience Network

Gli spazi pubblicitari a disposizione all’interno del network raggrupperanno gli inventari native di MSN.com, Outlook, del browser Microsoft Edge e dei siti partner in syndication. L’ottimizzazione e rilevanza dei posizionamenti rispetto al target sarà assicurata attraverso l’utilizzo di algoritmi di IA, che serviranno anche per stimare click e conversioni. La targettizzazione del pubblico avverrà attraverso il Microsoft Audience Graph, che include i dati sulle attività di navigazione e ricerca, insight demografici e di tipo comportamentale (luogo, età, sesso, dispositivo usato) e, per la prima volta, alcune informazioni di profilo provenienti da LinkedIn, come l’azienda per cui si lavora, l’industry di riferimento e il ruolo professionale e così via.

Alex Steinman

La company, già da molti anni specializzata nell’applicazione dell’IA ai suoi servizi, punta ad accelerare ulteriormente, «la democratizzazione della tecnologia» affinché diventi accessibile a tutti e sempre più integrata nei cosiddetti real life products. «I clienti stanno cambiando con la digital trasformation, le aziende puntano ad automatizzare e internalizzare il maggior numero di processi e le soluzioni di marketing diventano sempre più strategiche per loro. Microsoft si pone come il provider ideale, i nostri cognitive service in cloud, come la search, la voice recognition, il traduttore multilingua simultaneo, la semantica sono adatti anche a realtà di piccole dimensioni, vista la nostra politica di pricing assolutamente accessibile, ma vogliamo fare ancora di più».

Integrazione

«Ma, uno dei nostri punti di forza - continua - è la possibilità di integrare i servizi in tutte le piattaforme, anche non proprietarie di Microsoft, e sfruttare la nostra tecnologia, per fare un paio di esempi, collegandola al proprio CRM aziendale o come ha fatto Publicis con Marcel, per applicare l’IA all’ottimizzazione processi di lavoro interni. Il cloud è l’altro elemento differenziante, che ha rivoluzionato le logiche e i flussi delle operazioni».

Digital Assistant

Steinman, ha illustrato il suo punto di vista anche sul futuro dei digital assistant: «gli assistenti virtuali avranno un ruolo sempre più importante, ma siamo di fronte ad un’esplosione del numero di device che un singolo utente possiede. Potenzialmente, ognuno di quei device avrà un marchio e di conseguenza un assistente virtuale differente. Questo, potrebbe sovraccaricare l’esperienza utente, soprattutto se ogni volta dovrà interagire con ognuno di essi in modo diverso per farsi riconoscere. Il futuro degli assitenti virtuali è la possibilità di lavorare in logica multipiattaforma come già Cortana può fare (attualmente l’unico assistant che si può installare su qualsiasi device a prescindere dal brand) e possibilmente in logica di cooperazione”. Sulla possibilità di monetizzare concretamente la vocal search senza l’ausilio di uno schermo, invece, Steinman si è detto ancora dubbioso.

Bing Partner

La nascita di Microsoft Audience Network riporta Microsoft nella posizione di vendere la pubblicità display sulle sue property. Nel 2015, la società aveva ceduto l’incarico per la vendita degli spazi display delle sue property ad AOL (oggi Oath) in nove mercati, Italia inclusa, e ha confermato che la nascita della soluzione non interrompe l’accordo: Oath continuerà a vendere inventory display tradizionale come Bing Partner.  Infine, per quanto riguarda l’andamento di Bing, nel quarto trimestre fiscale, terminato il 30 giugno, il motore di ricerca ha segnato un +17%, esclusi i costi di acquisizione traffico.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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