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Autoscout24: web sempre più decisivo nell’acquisto dell’auto

Autore: Redazione


Una indagine commissionata dal portale a Nielsen e presentata ieri a Internet Motors ha fatto luce sull’evoluzione del ruolo dell’online e del consumatore digitale nella ricerca e nell’acquisto dell’automobile

Da un lato un comparto, quello delle auto, che ha visto archiviare il 2017 con il segno positivo (+7,9% di auto nuove e +4,7% di auto usate) e che si stima valga l’11% del Pil del Paese; dall’altro un utente sempre più digitale, che passa oltre tre ore al giorno su internet, e che pone quindi il web al centro del suo processo decisionale. Sono passati oltre trent’anni da quando l’Italia si è collegata per la prima volta a internet, trasformando radicalmente molti settori, come l’automotive. Il web è diventato, così, non solo un importante canale per l’acquisto di un’auto, ma anche uno strumento utile per la vendita. I portali di settore, come i siti specializzati di annunci auto, si sono affermati sempre più diventando fonti accreditate, e questi ultimi sono il punto di partenza da cui l’utente inizia la propria ricerca dell’auto. Inoltre, resta alta la soddisfazione di chi cerca informazioni online, con i siti web di compra-vendita di settore al primo posto per interazioni.

La ricerca

Sono questi alcuni dati emersi dalla ricerca di AutoScout24, il portale di annunci auto e moto leader in Europa, condotta da Nielsen, per indagare l’evoluzione del ruolo di internet e del consumatore digitale nella ricerca e nell’acquisto dell’auto. La ricerca, presentata ieri a Milano durante l’evento di digital automotive Internet Motors, si è concentrata su un campione di 1.000 utenti (tra i 18 e 55 anni), che negli ultimi due anni hanno acquistato un’automobile o sono intenzionati a farlo nei prossimi due. E si scopre come il 64% degli intervistati che ha intenzione di acquistare un’auto nei prossimi due anni sia orientato sul nuovo e l’11% sull’usato, ma un quarto è ancora indeciso. In tutto questo, per il 75% internet è un canale sempre più decisivo nell’indirizzare la scelta.

Le fonti di ricerca

Chi cerca un’auto, da quale fonte inizia? La ricerca ha analizzato il processo di acquisto, che va dal momento in cui si decide di comprare un’auto, sino a quando si diventa proprietari.  Quasi un terzo degli utenti (29%) inizia dai siti di annunci auto, mentre il 26% va dal concessionario e, in misura minore, si affida al passaparola (13%). Anche per l’acquisto di auto nuove, ai primi posti troviamo i siti di annunci auto, a pari merito (tutti con oltre un quinto delle preferenze), con le visite al concessionario e al sito web del produttore. Non solo, quando si ricerca un’auto usata i portali specializzati di annunci auto sono in assoluto quelli più utilizzati per frequenza, con il 54% che afferma di impiegarli spesso o sempre. Ed è sempre l’online a prevalere, seppur leggermente, anche nella ricerca di quasi tutti gli aspetti legati all’auto, come la comparazione tra i modelli, le opinioni di altri acquirenti e le informazioni sui prezzi.

Semplicità

Ma per chi cerca informazioni sul web per acquistare un’auto, è veramente così facile?  Per rispondere a questa domanda è stato coinvolto un panel di utenti facendogli vivere l’esperienza della ricerca di un’auto partendo dalla pagina del proprio motore di ricerca. Il risultato è stato molto positivo, con otto utenti su dieci che hanno mostrato la propria completa soddisfazione. Quali sono le fonti preferite? La maggior parte delle interazioni (39%) sono avvenute con siti web di compra-vendita di settore, tra cui i siti di annunci auto come AutoScout24, seguiti dai portali del produttore (38%). Infine, il rapporto tra il web e il settore automotive non si limita solo alla ricerca di auto, ma si conferma anche un canale utile per la vendita. Quasi un terzo del campione, infatti, ha provato a vendere automobili tramite internet.

Utente al centro

“Il web offre grandi opportunità soprattutto a chi riesce ad anticipare i nuovi bisogni degli utenti digitali - afferma Gioia Manetti, ceo Southern Europe di AutoScout24 -. Utenti che non sono più associati solo alla fascia dei millennial, ma anche alle generazioni meno giovani in cui l’uso di internet ha raggiunto un’alta penetrazione. E la ricerca ha messo in evidenza alcuni aspetti rilevanti. Innanzitutto, l’importanza del web nell’indirizzare le scelte degli utenti quando si parla di auto e di come i portali di settore, come AutoScout24, si confermino fonti accreditate. Inoltre, anche l’esperienza vissuta da chi cerca un’auto online è senza dubbio positiva, agevolata dagli investimenti fatti dalle piattaforme per rendere la ricerca semplice, efficiente e senza stress. In linea con la filosofia di AutoScout24, che da sempre mette al centro l’utente”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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