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AdClarity market review: Volkswagen domina l’automotive. A marzo 41 campagne su 2.200 editori

Autore: Redazione


Nella seconda puntata della rubrica dedicata all’analisi delle campagne adv, il focus è stato sulle attività della industry automobilistica. Il mese scorso, in Italia, 33 brand hanno attivato 442 campagne digitali, ma le strategie adottate sono state molto diverse

Nel mese di febbraio oltre 46.000 advertiser hanno prodotto 216.311 campagne che sono finite su 3.316 editori digitali. Il mobile è stato la destinazione privilegiata degli investimenti display dei brand, mentre per il formato video è stato largamente  preferito il desktop.

Lo scenario disegnato dai dati di AdClarity, la piattaforma di BiScience, di cui Sensemakers è rivenditore esclusivo per l’Italia, restituisce un’idea delle attività pubblicitarie digitali a livello mensile, ma i diversi settori merceologici che formano questa visione d’insieme agiscono in modo peculiare. Diventa interessante dunque spacchettare gli uni dagli altri, così da interpretare le strategie specifiche di ogni industry.  In questa seconda puntata della rubrica di AdClarity, il focus è sul settore dell’automotive.

Brand e formati

All’interno della industry automobilistica, 33 brand hanno attivato 442 campagne digitali. L’attività più intensa è stata profusa da Volkswagen (41 campagne), Volvocars (33) e FIAT (32), con strategie leggermente differenti. Volvocars  e Volkswagen hanno diversificato l’acquisto dei formati, mantenendo però una forte concentrazione sulla display rispetto ai video. In generale, il formato più acquistato è stato il rich media (65%), in netto predominio su banner (11%), testuale (2%) e video (22%, diviso in 74% pre-roll, 19% post-roll e 7% mid-roll).

Strategie

La produzione di campagne di Volkswagen si è spiegata su oltre 2200 property editoriali, e solo FIAT è apparsa su più publisher (circa 2300). Volvo, sebbene sia nella top 3 per quantità di campagne attive, ha concentrato la sua presenza su circa 300 editori. Nonostante la maggior parte dei brand abbiano acquistato spazi su meno di 700 editori, sono ben 9 i brand che hanno sfruttato le inventory di oltre 1000 publisher, con 6 di questi che hanno attinto agli slot di oltre 1500 destinazioni online. Le 3 campagne di Abarth, per esempio, hanno colpito oltre 1700 testate editoriali, le 8 di Alfa Romeo oltre 1600. Una grande percentuale di brand ha scelto di produrre meno di 10 campagne e contenerle in meno di 400 destinazioni editoriali, altri marchi (Lancia e Abarth) invece hanno attivato meno di 5 adv, distribuendole però tra oltre 1000 editori. Si nota poi una grossa spaccatura tra i brand che hanno pianificato su meno di 700 publisher (24 su 33) e quelli che ne hanno scelti più di 1500 (6 su 33). Nello spazio “di mezzo” si sono posizionati solo 3 marchi.

Publisher e distribuzione

In questa mole di editori coinvolti dalle strategie pubblicitarie dei brand dell’automotive, è YouTube ad assorbire più campagne. Escludendo la piattaforma di Google, che ormai fa storia a sé, non salta all’occhio la predominanza di un particolare verticale di riferimento, con i siti di motori che si alternano a quelle di lifestyle, di cinema, di sport, di tecnologia e generalisti. In molte destinazioni lo share of voice è quasi esclusiva di un solo brand,  ma c’è forte competizione sui portali che più strizzano l’occhio al b2c, come calciomercato.com, repubblica.it, e su alcuni verticali, come veraclasse.it, infomotori.com, kijiji.it e quattroruote.it. Volkswagen ha dimostrato di tenere alta l’intensità delle sue campagne con uno share of voice medio - per le 15 destinazioni con rilevante sov in cui è presente - del  39%.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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