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Legge Franceschini: primi segnali positivi per il cinema tricolore

Autore: Redazione


Il +65% registrato dal cinema italiano nel mese di gennaio appare un segnale evidente che gli effetti sperati si stanno concretizzando

Broadcaster e piattaforme digitali hanno ancora un buon numero di mesi per adeguarsi al provvedimento Franceschini a sostegno dei cinema italiano: per tutti le nuove norme scatteranno dal 2019. Sembra, però, che la nuova Legge Franceschini stia già dando i primi risultati, e il +65% registrato dal cinema italiano nel mese di gennaio appare un segnale evidente che gli effetti sperati si stanno concretizzando.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato a novembre 2017 in via definitiva i tre decreti legislativi sulla riforma della produzione audiovisiva proposta dal Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, da cui prende il nome. I provvedimenti in attuazione delle deleghe previste dalla legge sulla “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo” hanno il fine di riformare in modo organico il settore della produzione audiovisiva. Si prevede ad esempio un maggior numero di film italiani in tv in prima serata, più investimenti da parte delle emittenti, maggiori tutele per i lavoratori e un nuovo sistema di classificazione dei film. “Provvedimenti concreti - come aveva commentato Franceschini - che servono ad aiutare, tutelare e valorizzare il cinema, la fiction e la creatività italiana”. 

I broadcaster italiani sono stati, quindi, sottoposti a obblighi di programmazione e investimento a favore di opere italiane ed europee, con nuove quote che entreranno in azione nei prossimi mesi secondo una gradualità scandita in quattro anni: è prevista, infatti, una prima moratoria nel 2018 per consentire ai fornitori di servizi media il progressivo adeguamento alla nuova disciplina. La riforma prevede obblighi anche per le piattaforme digitali Netflix o Amazon, i cui vincoli scatteranno a gennaio 2019. A partire da questa data, infatti, anche le aziende digitali non italiane dovranno investire il 20% degli introiti generati in Italia nella produzione di opere italiane. In questo caso si tratta di una misura che anticipa quanto verrà richiesto dall’atteso maxi-aggiornamento della direttiva media audiovisivo la cui attuazione è prevista per il primo trimestre del 2018 e che prevede per gli Stati la possibilità di imporre contributi finanziari anche alle aziende con sede in un altro Stato membro, ma la cui offerta sia destinata al pubblico dii carattere nazionale.

La riforma Franceschini prevede anche una serie di vantaggi in termini di tax credit e contributi per tutta la filiera - dalla produzione, alla distribuzione e infine all’esercizio. Con la nuova legge i finanziamenti sono saliti a 400 milioni, e rispetto alla originaria normativa che era riservata al solo cinema, includono anche i finanziamenti alla produzione di fiction e serie tv. C’è poi una parte della legge dedicata ai giovani e al cinema d’autore. Metà dei 400 milioni del Fondo di sostegno - da destinare anche alla ristrutturazione delle sale, alla digitalizzazione del patrimonio e alla scuola - sono costituiti da agevolazioni fiscali, ovvero tax-credit, grazie alle quali il produttore potrà essere esentato dal pagamento degli oneri fiscali fino a un massimo 300 mila euro. I decreti attuativi stabiliscono inoltre quali sono i massimali sui quali ciascuna impresa potrà contare.

Da un lato, quindi, sono previsti contributi automatici, in cui oltre al tax-credit rientra anche il contributo per gli incassi, dall’altro esistono contributi selettivi assegnati in base al parere di un’apposita commissione. È stata prevista inoltre l’introduzione di un contributo rivolto direttamente alla scrittura, e dunque non legato a una produzione ma espressamente agli autori. Un insieme di regole per la gestione statale dei finanziamenti per il cinema e non solo, di nuovi organi specifici, regole trasparenti e maggiori risorse per film, sale e giovani che dovrebbero portare nei prossimi mesi ai risultati visibili per il comparto.

Con un 2018 che si apre già con il segno “più”, il comparto cinema appare fiducioso e l’ottimo andamento dei primi film italiani usciti in sala nelle ultime settimane - oltre alla prestigiosa candidatura agli Oscar del film di Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome” - in lizza per quattro statuette tra cui l’ambitissimo titolo di Miglior Film - sembra dare ragione a chi ha scommesso sulla riforma. E mentre sale l’attesa per la serata degli Oscar del 4 marzo, possiamo godere al cinema delle bellezze nascoste del nostro Paese.

Box Office: settimana 25-28 gennaio

Incasso totale: € 11.208.226

1. Made in Italy - € 2.061.720

2. L’uomo sul treno - € 1.072.605

3. L’ora più buia - € 1.051.419

Principali uscite 1 febbraio

The Post (1 febbraio)

Maze Runner: La rivelazione (1 febbraio)

Sono tornato  (1 febbraio)


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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