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Kinetic: nel 2019 arriva la DNP per la OOH

Autore: S Antonini


La sigla del gruppo WPP guidata da Alberto Cremaschi ha presentato i risultati della campagna LASOOH sulla pubblicità esterna e stima una chiusura dell’anno del mezzo in calo del 4%

Kinetic punta sul programmatic buying anche nell’out of home e annuncia per il 2019 il lancio di una data management platform proprietaria per l’acquisto e il monitoraggio di pubblicità esterna. Lo hanno annunciato ieri il Managing Director della sigla WPP specializzata nel mercato OOH Alberto Cremaschi e il Chief Operating Officer Carlo Grillo, in occasione del convegno che si è tenuto a Milano per presentare i risultati della campagna LASOOH organizzata da Kinetic, GroupM e Ogilvy nel capoluogo lombardo. «Nel 2018 il gestito in acquisto automatizzato supera il milione di euro» spiega Cremaschi, e dovrebbe chiudere quest’anno a 1,5 milioni. In un solo anno dal lancio di RealDOOH in partnership con GroupM Digital, Kinetic ha conquistato il presidio dell’80% del mercato digital OOH acquistato attraverso demand-side platform. Negli USA la OOH digitale è in crescita del 15% e supererà la tradizionale entro due anni; similmente il trend di crescita si verificherà anche in Italia nonostante i limiti posti allo sviluppo dell’impiantistica digitale sia per i costi elevati, sia per le difficoltà sollevate dalle amministrazioni locali. In ogni caso gli impianti digitali rappresentano la quota più alta dello spending di Kinetic.

Il recupero

Nonostante il calo progressivo e piuttosto importante degli investimenti pubblicitari sul mezzo out of home registrato a partire dallo scorso marzo – ad agosto superava il -11% secondo i dati Nielsen – Kinetic segnala un recupero nell’ultima parte dell’anno e stima una chiusura del mercato con ricavi per 353 milioni di euro, in calo del 4% sul 2017, con una quota digital OOH di 42,3 milioni di euro in crescita dell’1% rispetto all’anno scorso. «L’out of home – dice ancora Cremaschi – negli ultimi anni è stato sempre più utilizzato dai marchi del lusso. Quest’anno è aumentata la spesa delle tlc e assistiamo a un utilizzo sempre più importante da parte delle piattaforme digitali, da Dazn a Netflix a colossi come Amazon e Google».

Una riflessione sulla pubblicità esterna

La pubblicità esterna è un mezzo di comunicazione attuale, reso ancora più contemporaneo dall’intervento della tecnologia sia nell’ambito dell’impiantistica, sia nella pianificazione automatica. Con l’evoluzione delle città in smart city, dove si concentra il maggior numero di abitanti, il contesto metropolitano diventa una piattaforma data-driven e un palinsesto di qualità con cui i brand possono dialogare attraverso la comunicazione out of home. Sono alcune delle principali evidenze emerse dalla campagna LASOOH ideata da Kinetic e realizzata da GroupM per richiamare l’attenzione del mercato pubblicitario sul mezzo, nell’ambito di attività analoghe come Radiocompass e NewsBrand che propongono riflessioni sui media. Commenta Massimo Beduschi, Chairman & CEO GroupM e COO WPP: «Questi appuntamenti sono parte integrante della nostra mission e hanno l’obiettivo di far riflettere, ma anche di riflettere - noi per primi - sull’evoluzione dei media nello scenario della comunicazione, analizzando in particolar modo quei cambiamenti che stanno ridisegnando il nostro modo di pensare, lavorare e costruire valore per i clienti e per il mercato. Si tratta di un progetto che ha visto coinvolte più realtà del Gruppo a testimonianza del percorso sinergico, di integrazione continua che contraddistingue WPP».

Il progetto LASOOH

La campagna LASOOH, realizzata in collaborazione con Ogilvy, è andata in onda la scorsa estate dal 9 di luglio al 2 di settembre nella città di Milano coinvolgendo oltre 2mila impianti, con una reach del 67% e un gradimento del 71,8%. Alla campagna è stata associata una ricerca CAWI condotta su panel Toluna di 1.200 casi rappresentativi per sesso ed età della popolazione 15+ residenti nelle aree centrali e periferiche della città di Milano. Dalla ricerca emerge che per il 70% degli intervistati l’OOH è un touch-point irrinunciabile, parte integrante del paesaggio visivo quotidiano. Nel caso dei Millennials la quota sale al 73%. Con il 28,9% l’OOH è il terzo mezzo preferito dopo tv (48,7%) e digital (40,9%), che sono i mezzi base di ogni pianificazione media. GroupM ha anche analizzato come da una comunicazione in esterna si possa attivare una reazione nel mondo digitale attraverso gli analytics raccolti affiancando alla campagna il sito di approdo lasooh.it. La campagna ha generato un fenomeno di viralità spontanea tra ricerca di maggiori informazioni (35,2% dal panel) e condivisioni sui social (18,7%), soprattutto da mobile (85%) ma anche da desktop (12%). Completa il progetto un’analisi di neuromarketing condotta su 40 persone sia in laboratorio sia per strada in collaborazione con il Brain&Behaviour Lab dello IULM. Commenta Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM, che insieme ad Antonello D’Elia, Consulting Manager GroupM ha presentato i risultati della ricerca: «È emerso che la comunicazione OOH funziona ed è efficace su tutto il funnel se pensata strategicamente, oltre a essere capace di superare l’adv blindness e catturare anche i target più difficili come i Millennial e la Generazione Z. Ma soprattutto si è evidenziato come l’OOH riesca a essere un entry point al mondo digitale, grazie alla sua naturale sinergia con il mobile, spingendo alla call to action e catturando l’attenzione delle audience riducendo i tassi di bounce rate e incrementando il tempo speso online».

La creatività e il futuro dell’OOH

Marco Geranzani, Client Creative Director di Ogilvy, ha sottolineato come nell’OOH l’idea debba essere pensata ed eseguita fin dal principio secondo le caratteristiche specifiche del mezzo. Dalle analisi di neuromarketing emerge che la pubblicità esterna deve riuscire a catturare l’attenzione per trattenere lo sguardo del passante e aumentare il tempo speso una volta che è entrata nel suo campo visivo, secondo i criteri di semplicità (andare dritti al punto), selezione (rinunciare a dire tutto) e ingaggio (incuriosire attraverso il rimando tra testo e immagine). Alberto Mattiello – Future Thinking Project di J. Walter Thompson ha infine illustrato le prospettive future dell’OOH: sempre più digitale, interattiva (audio, corpo, voce) e integrata alle nuove smart city, che offrono nuovi modelli di business e di aggregazione, oltre che tecnologia (come 5G e open data).


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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