Il global ceo Eric Salama e quello per il nostro mercato, Federico Capeci, hanno presentato ieri la “top 30” degli italian most valuable brands, che ne combina gli asset finanziari con il loro percepito d’immagine. Kinder e Prada in quarta e quinta posizione, 14 le categorie individuate
- Brand con Purpose. Gli acquirenti di qualsiasi cosa, dal caffè alla couture, oggi si aspettano prodotti realizzati in modo etico e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale e i brand hanno risposto alla richiesta. I marchi italiani si distinguono per l’efficacia del loro Purpose rispetto a quelli del resto d’Europa e, anzi, nel mondo, hanno performato significativamente meglio dei marchi di Spagna e Regno Unito. Rispetto all’indicatore Purpose, l’Italia si colloca al 4° posto, preceduta solo dalla classifica di BrandZ Top 30 Globale, USA e Germania.
- Il Potere del Brand Italy. I prodotti italiani sono molto apprezzati in tutto il mondo, in particolare se legati a cibo, vino e moda. I brand che vogliono far leva su questo devono pensare non solo a come promuovere il proprio heritage italiano, ma anche a come affermare la propria autenticità.
- L’Adattamento a Nuovi Mercati. Alcuni marchi italiani hanno imparato l’arte di rimanere fedeli a se stessi, pur sapendo adattarsi anche all’esportazione. La marca di prodotti da forno Corsini, fondata in Toscana nel 1921, ad esempio, confeziona maxi cantucci per Starbucks da servire con i loro caffè extra-large.