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Web Marketing Festival 2018: la sesta edizione tra trasformazione digitale e sociale

Autore: D Sechi


La tre giorni, in scena Rimini il 21, 22 e 23 giugno, offrirà un ampio contenitore di eventi, sale formative, workshop e dibattiti. Per il chairman Cosmano Lombardo l’interesse è sempre più vivo, soprattutto tra i giovani, ma per un vero cambiamento occorre ripartire dalla prima formazione

Ci siamo: il 21, 22 e 23 giugno, al Palacongressi di Rimini, andrà in scena la sesta edizione del Web Marketing Festival: un ampio contenitore di oltre 50 eventi con oltre 30 sale formative, 20 iniziative, workshop, dibattiti, talk ispirazionali e un’area espositiva con i principali player italiani e internazionali. L’evento italiano più importante sul fronte dell’innovazione digitale si presenta per la prima volta nell’arco di tre giorni, con focus quali Open e Social Innovation, Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale, Big Data e Professioni Digitali.

Limitare l’analfabetismo digitale

E da quest’anno il Web Marketing Festival è ufficialmente membro del “Digital Skills and Jobs Coalition”, progetto dell’Unione Europea che punta a garantire le adeguate competenze ai cittadini dell’Unione e limitare l’analfabetismo digitale per soddisfare l’elevata domanda di tali skills, essenziali nella società e nell’economia digitale di oggi.

Dai numeri del 2017 alle attese odierne

Si riparte dopo i numeri record della passata edizione, quando i 38.000 metri quadrati della prestigiosa location riminese sono stati affollati da oltre 12.000 presenze, tra cui 200 tra sponsor e partner e oltre 300 tra startup e investitori. L’Area Espositiva, che ha raccolto le più importanti realtà aziendali italiane e internazionali, sarà la cornice perfetta per fare networking e business matching durante l’intera tre giorni. Anche quest’anno sono attesi i maggiori player del mondo tech, da Google a Facebook a Microsoft e Amazon, per un evento dal respiro più che mai internazionale nel quale si accenderanno i riflettori sugli scenari presenti e futuri del settore. Sempre all’interno dell’Area Espositiva spazio quest’anno anche alle smart technologies e tech solutions: i Makers potranno esporre i propri prodotti innovativi, rendendo queste tecnologie maggiormente accessibili a un pubblico sempre più ampio.

Giovani in primo piano

Tra le iniziative previste, molte delle quali hanno già preso il via - Startup Competition, Digital Job Placement, WMF Awards - I Premi del Web Marketing - spicca una novità: il “Fake News Hackathon”. Nato per combattere la disinformazione online, l’Hackathon chiama a raccolta programmatori, data analyst, designer, digital makers e professionisti del mondo editoriale al fine di trovare soluzioni efficaci. È ripartito inoltre il Laboratorio del Web Marketing Festival (WMF Lab), progetto che avvicina gli studenti al mondo delle professioni digitali e dell’imprenditorialità attraverso la collaborazione con Università e Istituti. Si inseriscono all’interno del percorso di Change Education, volto all’educazione e al sostegno delle conoscenze e competenze digitali, altre due novità del Festival. Da un lato l’iniziativa “Digital For Sport”, con l’avallo di MIUR e CONI e sviluppato in collaborazione con F.I.G.H., che vuole stimolare i giovanissimi (6-14 anni) a un uso sempre più consapevole degli strumenti digitali, toccando con mano lo sviluppo e realizzazione di contenuti digitali. Dall’altro la Startup Competition Young, iniziativa rivolta agli under 22 nata per incentivare nuove forme di imprenditorialità a impatto sociale e promuovere la crescita di una cultura imprenditoriale giovanile.

Start Up Competition

Tornerà anche la Startup Competition, gara tra business ideas che ha l’obiettivo di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale: dopo gli oltre 1000 progetti candidati nel corso delle passate edizioni, anche quest’anno le finaliste presenteranno il proprio progetto di fronte al pubblico e ai maggiori player del settore. Tra i partner: Amazon Web Services, Innogest, LVenture Group, TIM Wcap, UniCredit Start Lab e United Ventures. Verranno riproposte, infine, anche le sale Digital Journalism e Digital Health, spazi formativi riservati ai professionisti del settore, rispettivamente giornalisti e operatori sanitari, dove poter potenziare le competenze in ambito digitale; la partecipazione, inoltre, dà diritto a crediti formativi.

Cosmano Lombardo: «Serve maggiore educazione»

Come si sta preparando il chairman Cosmano Lombardo? Tra attese e speranze, non solo legate all’evento, ecco le sue risposte

I numeri parlano chiaro e, a giudicare dai risultati raggiunti nella scorsa edizione, l’interesse attorno al Web Marketing Festival appare in crescita. Cosa vi attendete questa volta?

«Più che sui numeri, mi piacerebbe ragionare sulle caratteristiche dietro questa partecipazione entusiasta. Un interesse che non proviene solo da alcuni settori specifici, ma ha ormai allargato il proprio raggio d’azione. C’è molta richiesta da parte delle PMI e dai professionisti, anche dai futuri addetti. A loro abbiamo pensato di dedicare la Start Up Competition, riservata ai 16-22enni. Sono iniziative che ci permettono di guardare oltre, di scoprire come potrebbero muoversi gli imprenditori del domani, come ragionano e pensano i giovani aspiranti odierni».

Da quale parte del Paese sono arrivate le maggiori richieste?

«Non abbiamo riscontrato alcune differenza regionale in questo senso: richieste sono arrivate da nord come dal sud Italia».

Si può quindi dedurre e anzi affermare che il bisogno di cambiamento in chiave digitale sia sentito ovunque?

«È un qualcosa che esiste da oltre 20 anni e che, nell’ultimo lustro, è cresciuto moltissimo».

In questo senso il nuovo Governo potrebbe accelerare ulteriormente: cosa vi attendete?

«Si vuole fare veramente qualcosa sul fronte dell’innovazione? Allora bisognerebbe sull’educazione, sulla formazione, sullo studio, sin dalle scuole elementari. Perché oggi, quando si parla di impresa si entra nel tema società. Non siamo di fronte solo a un cambiamento tecnologico, bensì sociale E oggi come oggi non ho visto figure politiche che siano seriamente intervenute sulle tematiche relative alla formazione. Vedremo. Intanto, all’evento, sarà presente il team digitale del Governo».

Ma l’Italia è veramente così indietro dal punto di vista della trasformazione digitale?

«Niente affatto. C’è invece grande slancio, molte le iniziative. A essere indietro sono le istituzioni e l’educazione».

Quali saranno i focus di questa sesta edizione?

«Il web marketing, l’intelligenza artificiale, la connessione tra ambiente e digitale, la trasformazione, la realtà aumentata».

Tra questi punti, ci sono dei temi prediletti, dai quali vi aspettate maggiore condivisione?

«L’AI, senza dubbio, che pure è un tema antico, visto che se ne parla da 70 anni, e si intreccia con la robotica. Ma parleremo anche di fake news, ulteriore discorso non solo legato alla tecnologia ma all’educazione. Altri temi saranno quelli legati all’accessibilità e alla legalità; ospiteremo in questo senso dei sopravvissuti ad attentati di mafia. Non paia strano, il Web Marketing Festival è anche uno strumento di visibilità, che mette sotto la luce dei riflettori strumenti e possibilità utili a migliorare il contesto in cui ci muoviamo».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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