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Domani il “Marketing Research Forum 2018” di Assirm, con focus sugli insight per la crescita delle aziende e del Paese. A +6% le acquisizioni delle associate

Autore: V Parazzoli


Matteo Lucchi anticipa i principali temi dell’annuale appuntamento organizzato dall’associazione di cui è Presidente e di cui fanno parte gli Istituti che generano l’80% del giro d’affari del settore, con forti possibilità di sviluppo per il prossimo futuro

Ci sono tutte le premesse di un grosso successo per l’Assirm “Marketing Research Forum 2018”, che si terrà domani al Talent Garden Milano/ Calabiana Hub in via Calabiana 6. Già chiuse da giorni le iscrizioni online (che sono state quasi 800), l’evento si intitola quest’anno “Insight World” e si aprirà con l’introduzione del presidente dell’associazione degli istituti di ricerca, Matteo Lucchi, per poi lasciar spazio a quelli di Ciro Rapacciuolo, Responsabile dell’Area Congiuntura e Previsioni del Centro Studi Confindustria (“Dove va l’economia italiana”), Alfredo Grasselli, Director di Bain & Co. Italy (“Retail disruption: scenari e possibili iniziative. Retail brick and mortar: quali leve per affrontare l’online e quale ruolo può giocare una miglior conoscenza dello shopper”), e Cinzia Marchetti, Market&People Insight.

Director di Barilla (“Umanizzare le ricerche di mercato: il brillante futuro davanti a noi”). Problemi e opportunità

«Il titolo del Forum è intenzionalmente ampio perché è nostra convinzione che, oggi, la ricerca, oltre che strumento di analisi dei mercati, dei consumi e della comunicazione per proiettare le aziende nel futuro, debba e possa diventare una delle principali leve per lo sviluppo del Paese stesso e della sua economia. E, questo, “spiega” il senso degli interventi di apertura, cui seguiranno quelli più specifici dedicati alle tematiche della nostra industry che, come il mercato, sta soprattutto affrontando e adeguandosi alle sfide e opportunità del digitale - dice Lucchi a DailyMedia -. Il problema è che le analisi di Esomar evidenziano come l’Italia, in un panorama europeo, abbia una performance sub-ottimale nel rapporto tra volumi di ricerche e Pil, ben lontana dall’Inghilterra ma, anche, da Germania e Francia. Questo gap si spiega soprattutto con il motivo strutturale che le multinazionali hanno altrove i loro headquarter, dove sviluppano le proprie strategie di marketing ma, anche, perché non c’è nemmeno una notevole concentrazione di imprese tricolori di grandi dimensioni adeguatamente strutturate su questo fronte. Il tutto, “peggiorato” dal fatto che non c’è una congiuntura economica favorevole, che spinge a guardare di più a risultati a breve».

Ricerca indispensabile

«Inoltre, c’è ancora diffusa una “cultura” imprenditoriale molto guidata da sensazioni emotive, che disconoscono il valore delle ricerche. Se si assume come benchmark il livello medio di fatturato delle aziende tricolori che attualmente si avvalgono di tools di ricerca, si può dire che ce ne sono almeno 4 o 5 volte tante che non lo fanno. C’è quindi un forte spazio di crescita per la nostra industry, legata alle iniziative formative e di acculturamento che anche come Assirm proponiamo. D’altra parte, analizzando le varie tipologie di ricerca di cui si occupano le nostre associate, anche noi siamo chiamati a una riconcettualizzazione della loro reale utilità, attualizzandole con l’obiettivo di renderle sempre più funzionali a ridurre i rischi di impresa e aiutare queste ultime a fare innovazione e a sostenerne lo sviluppo anche in logica sostenibile. La ricerca, insomma, può e deve diventare indispensabile per supportare le decisioni delle aziende in tempi ragionevoli e con efficacia. Infine, possiamo affiancarle anche nell’interpretazione dei big data, fornendo un indispensabile valore aggiunto in termini di interpretazione delle sempre più numerose e dettagliate informazioni che vengono dall’Intelligenza Artificiale».

Giro di affari

Intanto, si registra una conferma del buon trend delle associate Assirm (che rappresentano oltre l’80% del mercato), le cui acquisizioni - cioè i contratti sottoscritti - nella prima metà del 2018 vedono un aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. Considerato l’andamento del secondo semestre dello scorso anno e, appunto, del primo del 2018, l’associazione anticipa al nostro giornale che si sente già in grado di confermare questa crescita anche sulla chiusura dei 12 mesi.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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