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Questa sera a Milano, alle 18, c’è la presentazione del nuovo libro di Angelo Baiocchi

Autore: Redazione


All’interno degli spazi di Open Fiber, in viale Montenero 6, l’autore interverrà insieme a un prestigioso gruppo di ospiti per illustrare “Comunicazione Politica - Guida moderna per cittadini sbandati e politici allo sbando”, pubblicato da Ponte Sisto Edizioni

La comunicazione politica in Italia riflette il livello della politica in sé: precipita sempre di più verso il basso, si concentra sulle accuse, sulle mistificazioni, sulla demagogia dal fiato cortissimo. Una comunicazione che ha come primo obiettivo alimentare paura, rabbia, sospetto. Una comunicazione che Angelo Baiocchi chiama “la mala comunicazione” e che nel caso delle vicende giudiziarie diventa “malissima comunicazione”. Stasera, a Milano, presso l’Open Milan di viale Montenero 6, Book Media Events e il Club Relazioni Esterne invitano alla presentazione del libro “Comunicazione Politica - Guida moderna per cittadini sbandati e politici allo sbando”, scritto da Angelo Baiocchi e pubblicato da Ponte Sisto Edizioni. Particolarmente prestigioso l’elenco degli interventi previsti nel corso della serata, che prenderà il via alle ore 18. Ci saranno, infatti, la giornalista e saggista Pialuisa Bianco, il managing director e direttore generale di Google in Italia, Fabio Vaccarono, e Giampietro Mazzoleni, docente dell’Università Statale di Milano in Comunicazione Pubblica e d’Impresa. E ancora, il giornalista Flavio Haver e Bernardo Notarangelo, communication manager e strategist.

Una fase regressiva

Se è vero che lo scenario politico-sociale attraversa una fase di regressione in tutto il mondo occidentale, in tutti o quasi i punti esaminati Baiocchi individua una specificità italiana, in genere peggiorativa, che fa del nostro sistema politico un caso perennemente, e disperantemente, a parte. Questo libro è un racconto analitico, spesso amaro e sconfortato, qualche volta ironico, di dove stanno andando lo scontro politico e il modo di comunicare tra politica e cittadini in Italia. Nella prima parte vengono analizzate le principali tendenze della comunicazione politica del nostro tempo derivanti dalla crisi dei partiti e delle ideologie, dalla personalizzazione della leadership, dalle nuove tensioni sociali che hanno rovesciato schemi secolari. Nella seconda parte, Baiocchi esamina con rigore e finezza, ma anche con grande e ironica vivacità, il modo di comunicare dei principali leader politici dell’ultimo decennio: da Silvio Berlusconi a Paolo Gentiloni, passando per Romano Prodi, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Mario Monti, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Beppe Grillo, Gianroberto e Davide Casaleggio, padre e figlio, Luigi Di Maio, Giorgia Meloni e altri. Ognuno raccontato nelle sue caratteristiche psicologiche e nel suo essere espressione di nuovismi politici o di lunghe tradizioni.

Angelo Baiocchi
Che fare?

Che fare? si chiede, allora, l’autore pensando a elettori disorientati e a politici prigionieri di sé stessi. Qualche modesta risposta nel mini breviario di comunicazione politica che chiude la prima parte. Ma non si può prescindere dal fatto che una comunicazione politica efficace è anche, e forse oggi soprattutto, quella aggressiva e mistificante. Angelo Baiocchi è uno dei più attenti osservatori dei fenomeni della comunicazione in Italia, top manager in un grande gruppo di comunicazione. È stato ricercatore di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Venezia e all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, docente di Marketing all’Università di Roma La Sapienza e nei master di altrio prestigiosi atenei, tra cui la LUISS. Ha lavorato dieci anni in Rai ed è stato amministratore delegato di una grande agenzia media oltre che, successivamente, direttore della comunicazione del Comune di Roma, dal 2002 al 2008. E’ giornalista pubblicista, collabora con testate italiane e straniere e ha navigato a vela in tutti gli oceani. Ha pubblicato numerosi saggi e libri di storia del pensiero politico e di marketing e comunicazione tra cui “Storici e politici fiorentini del Cinquecento”, pubblicato per Riccardo Ricciardi Editore, “Milano-Napoli” (nel 1994) e per Ponte Sisto, nel 2007, “Bisogna voler vincere. Per la comunicazione del Partito Democratico”. Da qualche anno ha un suo blog: www.angelobaiocchi.it .


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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