Lo si evince dal rapporto “State of Digital” rilasciato ieri dal braccio media di WPP. In Italia il video varrà nel 2018 il 43% degli investimenti display online, mentre il programmatic raggiungerà una quota pari al 34%
GroupM ha rilasciato ieri il suo rapporto “State of Digital”; per la prima volta la fruizione di media online nel mondo supererà quella della tv lineare. Stando all’indagine dell’arma media di WPP, infatti, i consumatori trascorreranno 9,73 ore con i media nel 2018, rispetto alle 9,68 ore del 2017. I canali internet assorbiranno 3,69 ore con una quota del 38%, mentre alla tv andranno 3,63 ore (37%). La parte rimanente sarà distribuita tra stampa e radio, con una share del 7% e del 18%. Tra le varie tendenze descritte nel rapporto anche l’inflazione dei prezzi per via della ricerca di posizionamenti di qualità e safe, la leadership del duopolio Facebook/Google e la necessità di arrivare a una piena viewability. In Italia il video varrà nel 2018 il 43% degli investimenti display online, mentre il programmatic avrà una quota del 34% dell’advertising display.
Il programmatic
Lo studio di GroupM ha anche esaminato le tendenze programmatic degli investimenti pubblicitari. Mediamente, nei Paesi che hanno partecipato alla ricerca, il 44% della spesa destinata a internet è stato appannaggio del programmatic nel 2017, un bel rialzo rispetto al 31% del 2016. Questo dato aumenterà al 47% nel 2018. Per quanto riguarda gli investimenti per video online, l’aumento programmatico è inferiore: si è registrata una quota del 22% nel 2017 rispetto al 17% del 2016 e si prevede di arrivare al 24% quest’anno.
L’ecommerce
L’amore per l’online sostiene la grande crescita dell’ecommerce nel mondo. Trentacinque Paesi hanno fornito a GroupM dati sull’ecommerce relativi al 2017 che evidenziano transazioni per un valore totale di 2,105 trilioni di dollari, con una crescita del 17% rispetto all’anno precedente. GroupM prevede una crescita del 15% per il 2018 fino ad arrivare a quota 2,442 trilioni di dollari, vale a dire quasi il 10% del settore retail.
Automazione e talenti
“Automazione e talenti sono i grandi temi nell’attuale rivoluzione del settore pubblicitario - ha dichiarato Kelly Clark, Ceo di GroupM Global -. Uno degli elementi negativi della specializzazione è l’aumento di specialisti che sanno sempre di più su sempre meno cose. Dobbiamo usare l’automazione per liberare il potere della mente, in modo che le persone di talento possano guardare all’intero ecosistema dei media per aiutare i clienti a ottimizzare i risultati a breve termine e creare valore a lungo termine per il marchio”.