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Sizmek: punta sull’analisi del contesto per coinvolgere gli utenti e proteggere la brand safety

Autore: Redazione


Secondo la piattaforma pubblicitaria la soluzione al problema del cattivo posizionamento dell’adv è il targeting contestuale basato sulla semantica

Oggi i marketer hanno potenzialmente accesso a un numero quasi infinito di informazioni sugli utenti, che offrono moltissime possibilità di realizzare pubblicità personalizzate e perfettamente mirate. Tuttavia, nonostante la grande quantità di dati a disposizione, sono ancora molte le pubblicità mal posizionate e scarsamente mirate.

Semantica

Secondo Sizmek, la soluzione a questo problema è il targeting contestuale basato sulla semantica: l’intelligenza artificiale e il machine learning applicati all’analisi del linguaggio naturale consentono di interpretare il contenuto delle singole pagine web in modo altamente granulare. Posizionando le pubblicità vicino a contenuti in linea con l’audience desiderata dal brand, il targeting contestuale offre un approccio efficace e conveniente per raggiungere la propria audience.

La soluzione Peer39

A differenza del targeting basato su keyword - che è inefficace quando le parole hanno diversi significati e vengono estrapolate dal contesto - l’analisi del sentiment legato al contenuto delle pagine web rivela la relazione tra parole e frasi, garantendo la comprensione del reale significato. La soluzione Peer39 sviluppata da Sizmek analizza più di 170 milioni di pagine al giorno interpretandone in modo accurato i contenuti per garantire che soddisfino le esigenze di qualità e sicurezza e che gli annunci pubblicitari vengano inseriti nel contesto più appropriato. I dati sulle pagine web ottenuti dalla soluzione possono essere utilizzati per tre scopi: verification, targeting contestuale e pre-bid.

Verification

I clienti possono ottenere informazioni dettagliate sul contesto in cui sono stati posizionati gli annunci pubblicitari e sulle modalità di fruizione da parte degli utenti: Paesi, siti, dispositivi, lingue, categorie “safe” o “negative”, e così via. Tutti i dettagli possono essere visualizzati tramite un’unica dashboard, che consente di creare report specifici in base alle esigenze del cliente.

Targeting contestuale

L’analisi del contesto consente ai marketer di raggiungere la propria audience quando è interessata agli argomenti più rilevanti per il brand. L’analisi avviene a livello di pagina anziché a livello di dominio e ogni URL viene considerato indipendentemente. In questo modo, i marketer possono trovare contenuti rilevanti su tutti i siti, invece di limitare le proprie campagne sui siti la cui audience sembra più in linea con la propria consumer base. È possibile selezionare categorie di contenuti più ampie come “finanza personale” o persino più specifiche come “assicurazioni” o “assicurazioni sulla vita” per massimizzare la rilevanza delle pubblicità. Inoltre, il targeting contestuale usa l’analisi del sentiment basata sull’intelligenza artificiale per comprendere non solo il contenuto di una pagina ma anche le emozioni che provoca. In questo modo, i marketer sono in grado di comprendere meglio l’umore dei consumatori e pubblicare le proprie pubblicità accanto ai contenuti migliori.

Pre-bid

Tramite la DSP, i marketer possono utilizzare i dati di cui sono in possesso per stabilire in anticipo determinate categorie contestuali che desiderano evitare, come argomenti politici, alcol, contenuti estremisti o per adulti. Inoltre, è possibile selezionare categorie specifiche del settore per evitare contenuti considerati inappropriati dal settore in cui l’azienda opera e creare categorie personalizzate in base a eventi di attualità o trending topic.

Proteggiamo i brand

“Non si tratta solamente di promuovere un brand accanto ai contenuti più adatti ma anche di proteggerlo. Il targeting contestuale basato sull’intelligenza artificiale garantisce, infatti, la brand safety, impedendo che le pubblicità vengano pubblicate accanto a contenuti inappropriati che potrebbero danneggiare il brand per associazione. In un momento in cui la brand safety è un elemento fondamentale del programmatic advertising, è importante potersi affidare a una tecnologia in grado non solo di identificare il contesto migliore in cui posizionare una pubblicità ma anche di evitare possibili danni di immagine”, ha commentato Enrico Quaroni, managing director Italy di Sizmek.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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