Lo sostiene Digiday, riferendosi alla Gran Bretagna, mentre in Italia la società ha pubblicato un annuncio per la ricerca di un Display/Programmatic Lead
Continua il percorso di Vodafone per internalizzare le attività di pubblicità digitale, come anticipato lo scorso giugno da Campaign e poi confermato dall’operatore telco britannico. Le conferme arrivano sia da un annuncio LinkedIn, pubblicato meno di una settimana fa, attraverso cui Vodafone ricerca un Display/Programmatic Lead a Milano, sia un lungo articolo di Digiday, dedicato a questa complessa transizione. In particolare, la società avrebbe avviato le prime operazioni in UK, limitandole a search e social, mentre finora la display sarebbe rimasta esclusa dalle attività del team interno. Questo perché Vodafone dovrebbe costruire un trading desk proprietario, cosa ben più difficile rispetto al solo set up di tecnologie per acquistare annunci social e search. Un portavoce dell’azienda ha detto a Digiday che i piani procedono, ma che nei mercati più avanzati come la Gran Bretagna, è stato deciso di attuare questo processo in più fasi, specificando come il monitoraggio sia costante. Secondo alcune manager interpellati da Digiday, ci vorrà tempo prima che Vodafone riesca ad armonizzare al suo interno le attività di acquisto della display e Wavemaker, che segue il cliente lato media, continuerà a occuparsi di questa mansione. Questa soluzione somiglia più a modelli ibridi, come quelli adottati da Duracell e adidas, in base a cui Vodafone manterrebbe il controllo sulla strategia e sui dati, lasciando all’agenzia l’incombenza del buying. Sono diversi gli esempi di inserzionisti che hanno provato a portare in house le attività di digital buying, salvo poi tornare indietro.