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Dall’accordo tra Giglio Group e Acque Minerali d’Italia nasce Cloud Food

Autore: D Sechi


La messa online della neonata piattaforma tecnologica dovrebbe avvenire poco prima della prossima estate. Intanto, da ieri è on air sul digitale terrestre il nuovo Ibox 65, primo canale T-commerce presente in Italia dedicato al mondo “Home, Food, Furniture” Made in Italy

Prendete una società attiva nell’ecommerce con risvolti mediatici, unitela con uno dei maggiori player del settore food. Cosa può venirne fuori? Una canale tv e una inedita piattaforma a esso collegata. Oltre a particolari tipologie di business. Ebbene, è avvenuto. Giglio Group, prima società di ecommerce 4.0 quotata dal 20 marzo 2018 sul mercato MTA-STAR di Borsa Italiana, ha presentato ieri, nella sua sede milanese, l’accordo di joint venture siglato con Acque Minerali d’Italia, una delle prime quattro aziende nel settore delle acque minerali in Italia, guidata da Massimo Pessina.

Cloud Food

Il risultato dell’accordo ha un nome preciso: Cloud Food, neo società partecipata al 51% da Giglio Group e al 49% da Acque Minerali d’Italia. Si tratta di una piattaforma tecnologica che si porrà come un vero canale distributivo alternativo dei prodotti alimentari Made in Italy e consentirà la gestione degli ordini in modo flessibile e con modalità di subscription online, anche attraverso l’innovativo T-commerce disponibile sui canali di Giglio Group. Il futuro è d’obbligo, perché la piattaforma non è ancora pronta e sarà presumibilmente online poco prima dell’inizio della stagione estiva.

Rivoluzioni

Le coordinate della nuova realtà sono già illustrabili: sarà composta da tre divisioni (Food Digital, Food Distribution, Food Media), fornirà servizi tailor made di ecommerce 4.0 - B2C e B2B; dalla creazione di piattaforme ecommerce, alla gestione dei prodotti e beni di consumo in ambito food and beverage su tutti i principali marketplace a livello globale. Cloud Food punta a divenire la prima digital company a introdurre sul mercato internazionale la fusione tra la promozione sui media tradizionali e digitali (canali tv e video) e la vendita tramite piattaforma online, rivoluzionando l’esperienza di eshopping nel mondo con il nuovo modello integrato di ecommerce 4.0.

Capire la trasformazione

«Ogni tanto mi ritorna in mente il caso Blockbuster, l’attività prima basata sul noleggio e la vendita delle videocassette e poi lo spostamento avvenuto attraverso la digitalizzazione. Un marchio che non si era accorto di essere già in un’altra era, di essere già Netflix. Non aver compreso la trasformazione del mercato ha causato la sua scomparsa in pochi mesi. Giglio e Acque Minerali Italiane, invece, sanno esattamente dove si trovano e, soprattutto, dove saranno. Siamo su una tavola da surf in attesa dell’onda», racconta Alessandro Giglio, chairman e ceo di Giglio Group e neo presidente di Cloud Food. «Giglio Group è una società internazionale, parla sei lingue, è presente in Usa, è protagonista in Cina, dove il nostro format settimanale, dedicato a food, lifestyle e fashion, attira ogni volta 100 milioni di spettatori, siamo su Amazon Prime. In Italia abbiamo due canali tv sul digitale terrestre, uno dei quali cambia denominazione e funzione: IBox65, canale T-commerce dedicato al mondo della casa e della famiglia (home, food, furniture, design e family), che consentirà l’acquisito dei prodotti distribuiti da Giglio Group e da Cloud Food anche in tv».

Le possibilità della piattaforma

Operativamente, Cloud Food sarà in grado di agganciare le disponibilità dei prodotti del sito ecommerce alle oltre 40 piattaforme nel mondo con cui è connessa Giglio Group. La piattaforma sarà in grado di gestire in real time gli acquisti settimanali, mensili e stagionali, suggerendo all’utente-consumatore il corretto mix di prodotto attraverso modelli predittivi in funzione dello storico acquistato. Il sistema sarà in grado, inoltre, di predisporre in automatico il refill preventivo e statistico di determinati articoli vicini al fine stock.

L’innovazione che esalta la tradizione

Massimo Pessina, presidente del Gruppo Acque Minerali d’Italia, commenta: «Quello che nasce è un progetto che ha l’ambizione di portare un importante contributo innovativo, che migliori le logiche del modello organizzativo e di business del settore, nonché le modalità di distribuzione e consumo. Siamo nel campo del digitale, ma questo non pregiudicherà la realtà fisica, le logiche della distribuzione che, anzi, ne verranno esaltate. Più che la vendita di un prodotto, qui stiamo parlando di un servizio, che parte a livello virtuale ma poi espande la sua dimensione fisica».

Sangemini, la bontà confortata dalla scienza

Cinquanta brand, una tradizione quasi centenaria, una cura del prodotto che ha pochi eguali. Acque Minerali d’Italia si muove dagli anni 20 con generosità, rispettando i propri valori ma non disdegnando le nuove possibilità. E durante il 2018 cosa accadrà: «I nostri tre marchi principali sono Sangemini, Norda, Gaudianello», spiega Massimo Pessina. «Il marchio Sangemini si è evoluto in comunicazione da acqua come alimento, adatta a bambini e anzini, fino a divenire il sostegno perfetto dell’uomo sportivo. E infatti il mondo dell’agonismo è decisamente coperto, dalle società di calcio che sponsorizziamo, dalla Roma alla Sampdoria, al volley, sino al Giro d’Italia. Ma ora vogliamo fare un passo avanti, e specificare scientificamente le qualità dell’acqua. Questo non significa ideare una comunicazione ricca di particolari formule chimiche. Ci stiamo lavorando e saremo pronti entro l’anno (nel 2017, l’azienda ha investito in adv e comunicazione circa 8 milioni di euro, tra spot e sponsoring), sempre cavalcando il claim “Bevi consapevolmente”». Norda, l’acqua funzionale, e Gaudianello, l’acqua da tavola, non avranno, invece, delle attività a sostegno, ma riguardo la seconda «Stiamo lavorando per portarne la distribuzione sopra Roma», conclude Pessina. Il gruppo lavora con le agenzie Meloria e Lavelli Adv, mentre la pianificazione viene curata internamente.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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