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Al via la Campagna Nazionale promossa dal Gruppo Galgano, in occasione della Giornata Mondiale della Qualità

Autore: Redazione


Comincia la serie di workshop a Milano, Bologna e Roma con i casi aziendali di Gruppo Hera, Ansaldo Energia, Odexa e altre realtà eccellenti

La Campagna Nazionale Qualità su “Il Valore Etico della Qualità”, entra nel vivo della sua celebrazione con una serie di eventi che si terranno tra novembre e febbraio, con la collaborazione e partecipazione di numerose testimonianze aziendali. La campagna di comunicazione su media, affissioni e web, condivisa dalle aziende italiane, è on air dal 5 novembre, data di inizio della Settimana Europea della Qualità (5-11 novembre 2018) all’interno della quale, come ogni secondo giovedì di novembre da 30 anni, si celebra la Giornata Mondiale della Qualità. Creare cultura della qualità Lo spirito di questa Campagna di Comunicazione è quello di creare cultura della qualità, condividendo esperienze di successo e mettendo a fattor comune le proprie esperienze. Partono così i workshop che hanno come parole chiave: Qualità, Lotta agli Sprechi, Miglioramento Continuo, Innovazione Culturale e Tecnologica. Quest’anno per celebrare il trentennale di questa campagna di comunicazione voluta da Alberto Galgano, verrà consegnata a ciascun partecipante una copia del libro “I mostri e la Palestra, mobilitare il cuore e la mente delle persone per generare Eccellenza nel servizio al cliente“, la riedizione di un famoso libretto scritto nei primi anni del Movimento Total Quality in Italia per smuovere l’attenzione di manager e imprenditori sulla Qualità come fattore strategico di successo. I workshop Il 22 novembre pomeriggio si terrà a Milano: “Il ruolo chiave delle Persone nei processi di Cambiamento. Creare una cultura orientata all’Eccellenza”. Durante l’incontro verranno presentati casi di eccellenza e spunti concreti su come attivare un cambiamento culturale in tutto il personale, improntato sulla ricerca del Miglioramento Continuo, elemento oggi sempre più fondamentale nell’era Industry 4.0 in cui tutti i processi aziendali saranno oggetto di un radicale cambiamento. Come creare quindi in tutto il personale una cultura della ricerca dell’eccellenza affinché queste nuove tecnologie producano in tempi rapidi un impatto positivo? Il 23 novembre pomeriggio a Bologna in collaborazione con il gruppo Hera “10 anni di Lean il caso Hera e altri casi di Eccellenza. La Lean per realizzare obiettivi di business” L’avvio di un efficace programma Lean per migliorare le performance aziendali e attivare un cambiamento culturale fondamentale, infatti, richiede un importante processo di apprendimento riguardo a come adattare questo straordinario approccio al proprio contesto, tenendo conto degli obiettivi aziendali e delle sfide che l’azienda deve affrontare. L’esperienza del Gruppo Hera rappresenta sicuramente un caso di eccellenza che può essere da stimolo per aziende di ogni settore che hanno avviato percorsi simili. Il terzo appuntamento dal titolo “Cross Cultural Competition, how to excel in Operations around the World” si terrà a Milano il 30 novembre dalle 10 alle 17 e sarà in collaborazione con Odexa. Competere oggi a livello globale con siti produttivi in diverse realtà geografiche e con diverse culture è una sfida che molte aziende devono affrontare. Questo significa dover garantire la stessa Qualità, affidabilità ed efficienza in ogni mercato e in ogni sito produttivo, pur confrontandosi con personale e contesti caratterizzati da culture profondamente diverse. Come creare una cultura dell’Eccellenza trasversale che sia fattore comune di ogni realtà? Come garantire la condivisione di know how tra siti produttivi che devono affrontare le stesse problematiche? Questi saranno alcuni dei temi chiave che verranno affrontati durante l’incontro, con testimonianze aziendali significative. Altri due Workshop sono previsti a Roma in tema “Eccellenza nel servizio al cliente: il ruolo chiave delle persone” e a Milano, il 12 febbraio 2019 in collaborazione con Ansaldo Energia, dal titolo “Qualità 4.0”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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