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Google rivela l’ampiezza del fenomeno del domain spoofing e incoraggia all’adozione dell’ads.txt

Autore: Redazione


Lo studio, condotto su 16 editori premium con l'aiuto delle DSP Amobee, DoubleClick Bid Manager e Quantcast, ha concluso che le inventory, video in particolare, rappresentano, al momento, il terreno di caccia preferito per i truffatori

di Anna Maria Ciardullo
Secondo uno studio pubblicato ieri da Google, gli editori premium perdono fino a 1,27 miliardi di dollari all'anno a causa del domain spoofing, una tendenza fraudolenta che colpisce la pubblicità programmatica dove fornitori fraudolenti conducono fino a 700 milioni di false richieste di pubblicità al giorno spacciandosi per siti premium.
Inventory video
Osservando l'inventario totale disponibile in tutti gli exchange per i 26 domini web, lo studio ha rilevato che quest’ultimo è stato sovrastimato 57 volte l'importo disponibile, pari a circa 700 milioni di chiamate contraffatte al giorno. Le impression degli annunci video, dunque, sono risultate 57 volte superiori a quelle effettivamente disponibili per gli inserzionisti pubblicitari. Questo significa quasi 2 mesi di "fornitura disponibile" di inventario video che in realtà non esiste concludendo che i video CPM di alto valore rappresentano, al momento, il terreno di caccia preferito per i truffatori.
Inventory display
Lo studio ha, inoltre, rilevato che le chiamate per l'inventario display sono state sovrastimate di quattro volte l'importo disponibile, pari a miliardi di callout falsificati al giorno. Google ha condotto lo studio prendendo in esame molti editori premium. Business Insider, CafeMedia, Dotdash, The LA Times, Mail Online, Meredith, The New York Times, Turner, USA Today, The Wall Street Journal, The Washington Post e Watson Advertising insieme ad altri 4 editori, hanno trovato miliardi di potenziali impression/giorno contraffatte con l'aiuto delle DSP Amobee, Google DoubleClik Bid Manager e Quantcast. Gli editori dello studio hanno riferito di utilizzare 12 exchange con 28 account per vendere inventory display e due exchange con sei account per quelle video, ma le DSP hanno trovato il loro inventario disponibile in media su 22 exchange e 129 account per la display e 26 exchange per oltre 1000 account per il video con singoli domini (come wsj.com). Ciò significa che 24 exchange pubblicitari vendono in media in modo fraudolento un inventario contraffatto su 994 account in più rispetto a quelli effettivamente esistenti.
Il domain spoofing
Le impression contraffatte vengono create quando un venditore fake sostituisce l'URL di un sito di bassa qualità con un URL premium di un editore, o un truffatore crea impression false e le etichetta con l'URL di un editore di alta qualità. I truffatori poi inviano il loro falso inventario all'asta in più exchange e piattaforme (SSP), all'insaputa degli editori che stanno impersonando, per ingannare gli inserzionisti e indurli a pensare che stiano comprando l'inventario di un premium publisher.
Una soluzione semplice
IAB Tech Lab ha iniziato a contrastare tale attività con l'avvio dell'iniziativa ads.txt, che prevede che gli editori partecipanti elenchino pubblicamente i rivenditori autorizzati del loro inventario in un semplice file di testo che le DSP possono utilizzare per distinguere tra attori legittimi e non. Lo studio ha rilevato che i marketer che cercano di realizzare campagne programmatiche efficienti e sicure per il marchio dovrebbero iniziare a chiedere che le loro campagne vengano eseguite solo su un inventario autorizzato, come definito dai file di ads.txt degli editori, e Google incoraggia gli inserzionisti a lavorare in modo maggiormente integrato con i loro marchi editoriali preferiti. Dennis Buchheim, vice presidente senior e direttore generale di IAB Tech Lab, ha detto che i risultati dello studio confermano che ads.txt deve essere adottato il più rapidamente possibile per tagliare il flusso d’inventario sito falso. Lo stesso ha affermato: "è fondamentale che l'industria si riunisca per porre fine alle attività criminali e garantire la salute della catena di approvvigionamento". "Senza il dovuto e repentino intervento, il problema si protrarrà e continuerà a danneggiare sia i marchi sia gli editori”, ha aggiunto Jana Meron, vice president of programmatic and data strategy di Business Insider.    

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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