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Audiweb 2.0 allarga le proprie fonti per le rilevazioni. Tra queste ci sono anche dati censuari, panel e Facebook

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Tra le novità proposte dal JIC, spicca una nuova SDK capace di rilevare i contenuti editoriali fruiti su piattaforme terze e assegnare gli utenti ai publisher, un accordo con Facebook come data provider esterno

Passano gli anni e le cose cambiano. Cambiano le persone, i loro comportamenti e le loro preferenze, ma anche i mezzi a loro disposizione. Non possono essere uguali, dunque, i metodi e gli strumenti per misurare le attività sui media. La nuova Audiweb 2.0 si pone, infatti, come «una risposta all’evoluzione dell’industria dei media sempre più complessa e convergente per una rappresentazione del mercato più precisa e completa possibile», spiega nella conferenza stampa di presentazione della nuova rilevazione il presidente di Audiweb Marco Muraglia.

Audiweb 2.0: in risposta alle esigenze del mercato

Con il rinnovato sistema di misurazione, Audiweb e le componenti del mercato che partecipano al JIC – AssoCom, Fedoweb e UPA – hanno aggiornato la metodologia su cui si basa la ricerca Audiweb 2.0 secondo il complesso utilizzo contemporaneo dei media, provando a rispondere alle esigenze espresse dal mercato. Nello specifico verranno proposte: «una rilevazione tempestiva della total audience dei publisher online in modo da far fronte all’evoluzione multidevice; il consolidamento del JIC nell’ambito della produzione e distribuzione della data currency; la definizione di un panorama più completo grazie ai dati di terza parte», continua Muraglia.

Marco Muraglia
Una nuova metodologia

Audiweb 2.0 aggiunge al panel due ulteriori fonti di dati: una rilevazione censuaria e l’utilizzo dei big data. In questo modo punta a una rilevazione completa e a una coerente attribuzione dell’audience, che portano alla produzione e alla distribuzione di dati estremamente evoluti. Il processo di rilevazione parta dalla “taggatura” attraverso una SDK che indirizza il flusso di informazioni verso due direzioni, i server di Nielsen e il data provider (in questo caso i dati vengono criptati) che si occuperà di aggregarli. In secondo luogo avverrà l’assegnazione delle demografiche da parte del player di terza parte, e successivamente avviene un processo di calibrazione per correggere i bias del data provider attraverso un matching con le informazioni provenienti dal panel. Ripuliti i dati, vengono calcolate le metriche e, successivamente, stilati i report, che grazie all’alta granularità dei dati potranno essere anche giornalieri o settimanali (disponibili rispettivamente da gennaio 2018 e da aprile 2018 – ma per prepararli ci vogliono 72 ore). Sebbene questo processo sia alimentato da tre fonti di dati (rilevazione censuaria, big data provenienti da un data provider esterno e panel) il panel rimane l’elemento cardine, la “source of truth”, in quanto vale da riferimento in fase di validazione, correzione e calibrazione delle informazioni provenienti dal data provider.

Il data provider è… Facebook

Per la rilevazione Audiweb 2.0, Nielsen si avvarrà dell’accordo globale stretto con Facebook come data provider per «ricevere i suoi dati di qualità in fase di registrazione. Non cerchiamo dati personali, ma profili socio-demo. Abbiamo condotto diverse valutazioni, facendo un match tra i dati di vari data provider e quelli della nostra “source of truth”, ossia il panel, e quelli di Facebook sono risultati i più attendibili. Inoltre, la piattaforma è in grado di rappresentare la popolazione senza incorrere in forti bias. I dati provenienti dal social network verranno poi calibrati e verificati attraverso il panel», spiega Luca Bordin, General Manager Media Sales & Solutions di Nielsen. Proprio con Facebook e Youtube, Audiweb sta «portando avanti contatti per arrivare alla pubblicazione dei dati dei due OTT, che renderebbero più completa la rappresentazione del mercato, e andrebbe incontro alle richieste dell’AGCOM, che chiede che le informazioni relative a tutti gli operatori siano certificate da terzi», aggiunge Muraglia.

Accesso ai dati su Instant Articles, AMP e in-app browsing

La nuova SDK rappresenta un superamento del sistema di TAG di Nielsen, permettendo una coerente attribuzione delle audience rilevate sui contenuti editoriali, anche all’interno di applicazioni terze, e la misurazione completa dell’offerta online, riferita alla fruizione di video su differenti piattaforme, all’in-app browsing, a Instant Articles, AMP e all’interazione con i big data. «La ricerca Audiweb riusciva a misurare il traffico all’interno di Facebook, ma non ha deduplicarlo. Il nostro obiettivo è registrare individui e teste, mentre gli analytics si occupano di misurare i volumi. Noi vogliamo continuare a rappresentare persone, ma migliorarci rappresentandole tutte e sempre. Con la nuova metodologia confidiamo di non perdere più nessun utente - spiega Muraglia - . I volumi delle ricerche proposti finora sono sottostimati, perché una parte del traffico non veniva misurata. Con la nuova metodologia misureremo il traffico realmente fruito».

In progetto una Ricerca di Base insieme ad Auditel

Inoltre, grazie al tavolo di lavoro che è in corso d’opera e in fase avanzata con Auditel sul progetto di Ricerca di Base, la nuova rilevazione Audiweb 2.0, a breve, potrebbe poggiare su un’unica sorgente qualificata per la stima degli “universi” con informazioni sul profilo sociodemografico delle famiglie e degli individui e sulle dotazioni tecnologiche per accedere ai media, come riportato da DailyNet. Questo consentirebbe, in prospettiva, alle relative rilevazioni di dare agli investitori indicatori preziosi sulle audience cross media. <


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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