Le due agenzie e le loro centrali di riferimento sarebbero le uniche rimaste in lizza per l’incarico per il marchio di Icbpi di cui è responsabile Brand & Communication Erika Fattori. Nella prima fase, coinvolte anche McCann con Initiative, Enfants Terribles insieme a Omnia@, Italia Brand Group e Doing che si erano affiancate a Gruppo Mario Mele & Partners
È giunta alle battute conclusive la gara indetta da Icbpi per la comunicazione, e relativa pianificazione, di CartaSi, o meglio di quello che potrebbe essere il nuovo brand del marchio leader nazionale dei sistemi di pagamento che, attraverso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, è controllato dai Fondi di private equity Advent, Bain Capital e Clessidra. Secondo quanto risulta a DailyMedia, infatti, dopo la prima fase di gara che ha coinvolto sei agenzie - come anticipato dal nostro giornale il 26 giugno - ora sarebbe in corso una finale a due, che vedrebbe coinvolte GreyUnited con Maxus ed M&C Saatchi con Dentsu Aegis Network. Conseguentemente, sarebbero uscite di scena McCann con Initiative, Enfants Terribles con Omnia@, Italia Brand Group (con il suo reparto media interno) e Doing, che si era invece alleata con Gruppo Mario Mele & Partners.
Su rebranding e nuovo piano di comunicazione sta lavorando con il suo team Paolo Bertoluzzo, già al vertice di Vodafone Italia e da poche settimane neo a.d., appunto, di Icbpi. I citati Fondi hanno programmato un investimento da 5 miliardi di euro su Icbpi - CartaSi anche per contribuire a far risalire l’Italia nella classifica dei Paesi che più utilizzano sistemi di pagamento alternativi al contante. In Europa, solo i russi ci superano su questo fronte. Tra l’altro, ha spiegato lo stesso Bertoluzzo, la grande diffusione del contante costa ai contribuenti più dei servizi di una carta di credito aurea: secondo una ricerca di Ambrosetti, il costo complessivo del contante in Italia ammonta a 10 miliardi l’anno (lo 0,53% del Pil contro una media Ue dello 0,46%). Allineandoci alla media degli altri grandi Paesi, si riuscirebbero quindi a risparmiare 1,5 miliardi l’anno. Dei citati 10, secondo Banca d’Italia, 8 vengono impegnati solo per la gestione, che vuol dire 133 euro pro-capite contro gli 11 delle carte di credito.
“L’innovazione tecnologica renderà più facili, veloci e sicure le transazioni - ha precisato Bertoluzzo -: già oggi, grazie ai Pos contactless, quelli, cioè, che per le piccole transazioni non richiedono nemmeno la firma dello scontrino, si sta accelerando l’utilizzo delle nuove carte di credito”. L’Italia ha imposto per legge a tutti gli esercenti di avere un Pos. Progressivamente, verranno sostituiti i vecchi apparecchi, più lenti e farraginosi.
Nord Europa leader
Già ora, comunque, i pagamenti digitali, dove la penetrazione è al 17%, contro il 75% del Nord Europa, il 60% dell’Inghilterra, il 45% della Francia e il 35-36% della media Ue, vanno accelerando anno su anno. E proprio puntando sull’innovazione tecnologica, Icbpi, che ancora realizza quasi due terzi del suo fatturato con CartaSi, sta cercando di diversificare l’offerta di servizi per crescere più velocemente. “Il fintech è un’industria di servizi e tecnologia - ha spiegato sempre l’a.d. - e, come per tutte le aziende che offrono un servizio, investimenti e innovazione sono imprescindibili per crescere. Questo, per noi, resta un tema centrale della strategia per supportare le nostre banche partner”. Intanto, nel 2016, gli investimenti sono cresciuti del 34% e nonostante, le difficoltà del mercato, Icbpi ha registrato un fatturato in crescita dell’1,1% a 688,5 milioni (+4,4% i ricavi da servizi), un mol in aumento del 13,2% a 227,3 milioni, e profitti a 104 milioni (+14,9%).
Bertoluzzo, dopo aver completato la sua squadra assumendo top manager con diverse professionalità nel settore bancario e delle tecnologie e, anche se in questo non ci sono ancora indicazioni precise, si prepara al possibile sbarco in Borsa. Responsabile Brand & Communication, da giugno, è Erika Fattori, che ha iniziato a lavorare al nuovo posizionamento di brand di CartaSi, oltre che alla comunicazione dedicata ai nuovi servizi payment, ai lanci commerciali delle soluzioni di pagamento per consumer ed esercenti e all’organizzazione di eventi, workshop e convegni in partnership con le banche. In precedenza, Fattori è stata responsabile per la comunicazione all’interno di UniCredit per i segmenti Retail e Private Banking, fino a curare il lancio di Cordusio nel Wealth Management.