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Il 15 novembre il “Best Brands” 2017 di GfK e Serviceplan, che si allarga ai Millennials

Autore: V Parazzoli


La terza edizione della classifica italiana condotta dall’istituto di ricerca e l’agenzia guidata da Giovanni Ghelardi aggiunge una quarta categoria, dedicata al rapporto con le marche da parte della “Generazione X”. Ospite dell’evento sarà Dhiraj Mukherjee, co-fondatore di Shazam

Quali brand piacciono ai Millennials? È la nuova domanda a cui si appresta a rispondere Best Brands 2017. La ricerca condotta da GfK e Serviceplan che misura in modo innovativo l’importanza delle marche e che è stata presentata ieri a Milano, aggiunge questa novità in occasione della sua terza edizione italiana, collocandola accanto alle tre categorie principali ormai consolidate e, cioè, “Best Corporate Brand”, “Best Product Brand” e “Best Growth Brand”, vinte - rispettivamente - l’anno scorso, da Ferrero, Barilla e Rigoni d’Asiago. La ricerca sui “Best Millennials Brand”, condotta per la prima volta in Italia, misurerà la relazione del target 18-34enni con le marche, la cosiddetta “Generazione Y”, destinata a disporre di sempre più potere d’acquisto, ma con gusti che si distinguono in modo deciso da quelli della “Generazione X” che l’ha preceduta. 

Uno sguardo quindi al mercato del futuro per un’analisi che dal 2015 “fotografa” in modo preciso il valore delle marche italiane attraverso un’indagine condotta con interviste dirette a 4.500 consumatori. È poi un algoritmo esclusivo di GfK a mixare l’effettivo ruolo economico sul mercato e l’appeal del marchio nella percezione delle persone (share of soul) ricavato dalle interviste. I risultati della ricerca saranno presentati il prossimo 15 novembre a Milano agli studi Rai di via Mecenate quando, nel corso di una serata condotta da Filippa Lagerback, saranno svelate le top ten delle quattro classifiche. Evento che vedrà anche la partecipazione del co-fondatore di Shazam, Dhiraj Mukherjee, chiamato a parlare per la prima volta pubblicamente in Italia come keynote speaker della serata, che sarà allietata anche da una sorpresa canora.

Best Brands continua ad avere il patrocinio di UPA e confermati sono pure i partner Rai Pubblicità, System24, IGP Decaux e ADC Group. La terza edizione di Best Brands vuol rappresentare un segnale importante per l’imprenditoria italiana, in un momento in cui la ripresa economica e degli investimenti sembra finalmente alle porte e si sente la necessità di ricominciare a pianificare su strategie a lungo termine.

Sassoli: marche strategiche per le aziende

Come ha spiegato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di UPA: «Best Brands mette al centro la marca e il consumatore: il nostro patrocinio intende sottolineare l’importanza per la nostra associazione di questi due fattori quando vengono considerati centrali e propulsivi. La rilevanza degli investimenti sulla relazione fra marca e consumatori e l’importanza delle marche per il futuro dell’economia sono più che mai evidenti in questa fase economica in cui si tende a ottenere risultati a breve termine con conseguenti azioni di marketing più tattiche che strategiche. Il successo di un’azienda dipende invece dalla forza delle proprie marche per navigare più sicure nelle acque perigliose della competizione. La centralità della marca è, infatti, più che mai attuale in un’epoca di frastuono ed entropia comunicativa. Operare in un contesto di brand forti aiuta, oltre l’industria, anche l’intero sistema della comunicazione, che vive di investimenti pubblicitari, con una ricaduta positiva anche sulla sua credibilità e autorevolezza».

Ghelardi:  un ranking affidabile

Un concetto ribadito anche nella “lettera aperta” intitolata “Cara marca” apparsa ieri su Il Sole 24 ore. Best Brands si conferma dunque come un’analisi che va oltre i numeri e le statistiche, ma che diventa un importante strumento di misurazione dei trend di mercato. Caratteristica sempre più apprezzata a livello globale. Giovanni Ghelardi, a.d. di Serviceplan Italia, è andato nel dettaglio di questo aspetto:«Non si deve parlare di premio, ma di ranking: Best Brands si conferma una piattaforma molto affidabile per lo studio della marca per la sua capacità di misurare la forza economica e il legame affettivo con la gente, in modo approfondito e numericamente rappresentativo. E non solo in Italia. Oggi, la classifica è presente anche in Germania, Belgio e Cina ed entro il 2018 lo sarà anche in Russia e in Francia, alle quali seguirà la Spagna. In questo modo diventerà sempre più uno strumento davvero globale, ma con una considerazione unica per il locale in grado di aprire un interessante dibattito e confronto su mercati sempre più interconnessi».


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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