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Il convegno “Everywhere Commerce” conferma la strategicità del nuovo approccio “ROI+” di Zenith

Autore: V Parazzoli


Lo scenario emerso dallo studio svolto con PoliMi ribadisce la bontà del rebranding globale della centrale guidata in Italia da Luca Cavalli, sempre più opportunamente focalizzata sulle sfide di business delle aziende

di Anna Maria Ciardullo e Vittorio Parazzoli

Zenith Italia e la School of Management del Politecnico di Milano hanno organizzato venerdì scorso l’incontro “Everywhere Commerce”, dedicato alla relazione consumatore/aziende in un mercato always on. L’evento, cui ne seguiranno altri due entro l’anno e di cui riferisce più ampiamente l’edizione odierna di Dailynet, si inquadra nel progetto “Marketing Futuro”, sviluppato dalla centrale guidata da Luca Cavalli e, appunto, da PoliMi, per promuovere la ricerca e il dibattito sul nuovo marketing nell’era dell’omnicanalità. «Si tratta di un dibattito rilevante sui processi di cambiamento e sulla cosiddetta configurazione interna ed esterna dell’innovazione d’impresa e delle relazioni consumatori/aziende» ha spiegato Giuliano Noci, docente ordinario di Strategy & Marketing al Politecnico di Milano e moderatore dell’evento. Nella sua introduzione, Cavalli ha fatto alcune considerazioni di scenario sui temi emersi da una survey condotta da Zenith Italia e dalla SoM Politecnico di Milano che ha indagato il comparto definito “Everywere Commerce”.

«Oggi, tutto è mercato e, a prescindere dall’abito che indossiamo, di venditori o consumatori, siamo tutti inseriti in una rete dalla quale non possiamo uscire e che, dunque, dobbiamo imparare a tessere attraverso il cambiamento. Ormai, è corretto parlare di “economia dell’attenzione”, sulla quale i dati ci dicono che, nell’ultimo anno, il livello di attenzione medio alla comunicazione commerciale è sceso del 25% (da 12 a 8”) ma che, allo stesso tempo, i contatti sono diventati più rapidi, poiché ogni occasione di relazione con il consumatore è divenuta quanto mai cruciale». «Il cambiamento inizia oggi e noi ne siamo gli interpreti. Abbiamo la responsabilità di definire un nuovo paradigma, lontano dalle interpretazioni standardizzate del mercato» ha continuato Cavalli, che ha poi commentato a DailyMedia come questa iniziativa, giunta a breve distanza dal lancio della nuova identity globale del network, ne confermi fattivamente l’anch’essa nuova vision focalizzata sulla crescita del business dei suoi clienti.

«Infatti – ha specificato – l’arena competitiva per i brand sta completamente cambiando, e ogni occasione di contatto con il consumatore può essere un’opportunità di selling, oltre che di engagement. Per questo a maggior ragione assumono un ruolo sempre più strategico il branding e la sinergia tra marketing e comunicazione, proprio come suggerito dal nostro nuovo approccio “ROI+”, che è stato progettato per risolvere le sfide di business dei clienti attraverso modelli di comunicazione avanzati, e che vede tre principali key benefit: il primo è la creazione di strategie “upstream” con l’obiettivo di crescita del ROI stesso attraverso la business transformation; il secondo è un focus sull’intero consumer journey, al fine di creare strategie di comunicazione personalizzate in ogni step; il terzo, infine, è la massimizzazione dell’efficienza della comunicazione attraverso automatismi innovativi come il machine learning».

Il progetto “Marketing Futuro”

Oggi, tutto è in vendita, in ogni momento e da parte di chiunque, e non sono mai abbastanza le accezioni che possono essere affiancate al commercio: “everything, everywhere, everywhen, everyhow ed everypeople commerce”, sono tutte valide. Basti pensare al mercato del second hand, che pesa oggi 18 miliardi, un punto di PIL, e rappresenta il 46% di tutto il commercio online. Si tratta di un vero e proprio sovraffollamento. Dunque, l’arena competitiva come si definisce? La sharing economy, ad esempio, è in crescita del 300%, ma l’impatto principale delle nuove strade intraprese dal mercato non riguarda tanto la concorrenza, quanto piuttosto l’aumento delle aspettative dei consumatori. «Il progetto “Marketing Futuro” nasce allo scopo di disegnare uno scenario dove le aziende possano imparare a cambiare e capire come interpretare le sfide che le aspettano. “Everywhere Commerce” indica che, oggi, ogni luogo è ambito di scambio e, questa, è la visione. La concretezza sta nel chiedersi che cosa cambi, non solo a livello di comunicazione ma anche di organizzazione, strutture, modelli di business» ha detto sempre Cavalli.

Giuliano Noci, Politecnico di Milano, Ordinario di Strategy &Marketing, Prorettore delegato del Polo territoriale cinese

New branding, owner first, agility

Assumendo la prospettiva del consumatore, il nuovo scenario offre infinite nuove possibilità di acquisto e accesso ai servizi. La trasformazione in atto ha varie dimensioni: sono cambiati luoghi, tempi e modalità di relazione con le marche. Questo processo ha contribuito a ridefinire il mindset del consumatore. Dalla ricerca presentata da Luca Centurioni, cso di Zenith Italia, emerge un quadro più chiaro del cosiddetto “Everywhere Commerce” e delle nuove opportunità esistenti sia per il consumatore sia per le aziende che vogliono intercettarlo. Le strategie di branding continuano a essere imprescindibili, ma devono essere ripensate in senso di agility e ispirate da principi di customer centricity. «In un contesto in cui il consumatore è sempre più connesso e segue dei percorsi di acquisto via via più articolati, emerge in modo netto l’importanza da parte delle imprese di accogliere i segnali che provengono dal mercato al fine di garantire a tale cliente una “seameless experience” - ha spiegato Centurioni -. Il consumatore non pensa e non agisce in modo prevedibile e costante e, per questo, anche le aziende devono agire in modo non lineare. La complessità di questa prospettiva può apparire ingestibile, ma esiste una via d’uscita che si configura nelle nuove possibilità offerte dall’analisi e dall’interpretazione dei dati. Personalizzazione, velocitàm e miglioramento dell’user experience sono altri driver funzionali alla riuscita di questo scopo che non riguarda solo le aziende native digitali, ma tutto l’ecosistema. Il brand value deve cambiare per incontrare la necessità di veicolare una nuova comunicazione di branding più orientata ai valori e ai benefit destinati ai consumatori piuttosto che al prodotto. La comunicazione di branding, quando è focalizzata su questo aspetto, ha effetto, ad esempio, sulla lead generation o il conversion rate e, dunque, in modo concreto, sul business delle aziende.

Le aziende e l”Everywhere Commerce”

Non è mancato anche un focus più diretto sulle imprese, per prendere in esame il punto di vista delle aziende sui temi emersi, concretizzato in una tavola rotonda cui hanno preso parte Giancarlo Bisso,  Identity Communication - Brand Metrics e Pianificazione Media di Eni, Alexis Grigoriadis, Online Marketing Director di Eurobet, Clara Pirovano, Direttore Marketing di Gruppo Lactalis Italia, e Cesare Salvini, Direttore Marketing di Mercedes-Benz Italia. Si evince un quadro a luci e ombre per quanto riguarda la situazione delle imprese italiane. Sebbene sia diffusa la consapevolezza del valore strategico dei dati sui clienti e le aziende abbiano avviato i processi per raccoglierli, solo un numero ridotto di esse è infatti già in grado di tracciare il customer journey su tutti i touchpoint e si dichiara pienamente soddisfatto della capacità di avere una single customer view sul cliente. Di conseguenza, appare limitata la capacità di offrire delle esperienze di marca pienamente in linea con le aspettative dell’”everywhere shopper”. Ma quali sono le barriere percepite da parte delle aziende italiane da affrontare per soddisfare le esigenze di questo nuovo consumatore? Innanzitutto la componente di tipo tecnologico, a seguire la qualità dei dati e, infine, tematiche organizzative.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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