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Sandro Paris, un marchio in continua evoluzione

Autore: Redazione


Il brand gestisce le attività promozionali in house dalla Francia e si avvale del supporto di B-Side Communications per alcune operazioni in Italia. L'intervista alla direttrice marketing area manager rete retail Italia Valentina Maddalena

Dal 1984, anno in cui venne fondato in Francia da Evelyne e Didier Chetrite, il brand Sandro Paris ha cambiato la sua fisionomia e la sua proposizione commerciale affermandosi come marchio di moda-lusso, ma al contempo accessibile a un pubblico ampio. Anche la sua presenza sul territorio, in particolare nel BelPaese, è aumentata nel tempo, arrivando a tredici punti di vendita solo in Italia. Inizialmente connesso a una sorta di femminilità rock e parigina, nel 2007 Sandro Paris comincia a proporre anche una linea maschile, sul richiamo dell’amato e inconfondibile stile inglese, e comunque ben allineata al minimalismo e all’allure misteriosa che ne caratterizzano l’anima. «Lo stile contemporaneo e la qualità dei materiali e manifatturiera - spiega al nostro giornale la direttrice marketing area manager rete retail Italia di Sandro Paris, Valentina Maddalena - lo hanno da subito reso molto noto e amato anche nello Stivale».
Espansione

L’avventura di Sandro al di qua delle Alpi comincia ufficialmente nel 2007, ma affonda le sue radici in una precedente partnership con La Rinascente. Poi arrivano le prime boutique nelle grandi città italiane: da Roma a Venezia, da Torino a Firenze, fino a Milano, dove ha da poco aperto in via Manzoni il primo monomarca esclusivamente dedicato all’uomo. «Il 2016 è stato un anno spartiacque: siamo passati da otto a tredici negozi e abbiamo chiuso con una progressione dei ricavi di circa il 15%», prosegue Valentina Maddalena. Un allargamento delle attività che ha portato alla costituzione di un franchising all’aeroporto Orio al Serio (BG), snodo nevralgico del turismo del Nord-Italia e quindi luogo molto appetibile per un retailer quale Sandro Paris.

Il ruolo di Sandro Paris in SMCP

«Oggi Sandro Paris fa parte della multinazionale francese SMCP - afferma ancora la manager -. Questa è costituita da Sandro Paris, maje e Claudie Pierlot, le cui rispettive iniziali vanno a formare il nome della capogruppo». Nell’ultimo periodo Claudie Pierlot ha aperto una rete retail in Italia, seguendo la stessa strategia di Sandro Paris, vale a dire creare dei corner e poi aprire delle vere e proprie boutique. Nel 2016 le vendite nette di SMCP sono state di circa 786 milioni di euro su scala globale.

Le attività di comunicazione

«In Italia lavoriamo con B-Side Communications, che si occupa dell’ufficio stampa e più in generale delle attività di comunicazione, come gli eventi cui Sandro Paris partecipa regolarmente. Un esempio è la presenza a Pitti o alla Milano Fashion Week», dichiara Valentina Maddalena. Nello specifico le operazioni realizzate da B-Side consentono di aprire un dialogo con il network di influencer, «soluzione preziosa in un contesto in cui i social sono sempre più un canale rilevante nel dialogo con i consumatori», precisa. Questa tipologia di attività viene gestita dall’headquarter di Parigi, che si occupa anche della realizzazione delle campagne commerciali promosse perlopiù a ridosso dei saldi o dei pre-saldi. «Manteniamo comunque un rapporto costante con i consumatori lungo tutto il periodo dell’anno».

Integrazione on e offline

Sandro Paris è anche protagonista sui principali magazine moda, come Marie Claire e Vogue, attraverso operazioni mirate di native advertising, che si affiancano a Facebook e Instagram. E dopo aver lanciato l’anno scorso una nuova linea di borse e accessori per la donna, il brand si prepara a varare una inedita linea di occhiali da sole. Con una certezza: «Il futuro del retail passa dall’interazione tra canale fisico e digitale».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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