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Exage, la quarta rivoluzione industriale ha trovato la sua società perfetta

Autore: D Sechi


La struttura, fondata nel 2016 da Giorgio Rossi Cairo, si aggiudica il budget social di Polase e attende il responso da altre 5 consultazioni. Nascita ed evoluzione vengono raccontate dall’amministratore delegato Simone Angeli

Non c’è più posto per i compartimenti stagni, per una sola specializzazione in un mondo estremamente variegato, sfaccettato, iper contaminato, in cui è possibile imboccare un tragitto e ritrovarsi improvvisamente in una selva oscura che la via era smarrita, soprattutto se non si conoscono le coordinate giuste e i mezzi per rintracciarle. A questo deve aver pensato un bel giorno Giorgio Rossi Cairo, che già nell’ormai lontano 2000, avvertendo una certa discontinuità in ambito comunicazione si era adoperato nella fondazione di Value Partners. Lo scorso anno Rossi Cairo ha avvertito sensazioni simili provenienti dall’ambito multi composito del digitale e ha ideato Exage, che qualcuno potrebbe scambiare per una semplice agenzia, sbagliando. Ma andiamo con ordine.

Exage, il player giusto per quarta rivoluzione industriale

Lo riporta chiaramente la brochure di presentazione della società: Exage è un nuovo player, nato per accompagnare le imprese attraverso la quarta rivoluzione industriale. Il digitale impatta direttamente sulle strategie aziendali, trasforma nel profondo gli assetti organizzativi e produttivi, determina scelte di lungo periodo. Perché i suoi effetti abbiano vere e durature ricadute sul business, le scelte che la determinano devono essere ancorate a quelle strategiche. Per questo Exage si avvale delle competenze di Value Partners, azienda della consulenza strategica attiva da oltre vent’anni in tutto il mondo, con 10 sedi in 9 paesi. In questo modo viene garantita ai clienti coerenza tra le iniziative di trasformazione digitale e la strategia di business dell’azienda, affiancandoli passo dopo passo nella Digital Transformation Roadmap. Lo precisa ancora meglio l’amministratore delegato Simone Angeli. Simone Angeli

Tecnologia o comunicazione? Entrambe

«Non offriamo soluzioni pre-confezionate, studiamo e analizziamo la business strategy del cliente e da lì partiamo per la progettazione di una digital strategy. Il nostro cliente tipico ha una taglia importante, si muove nel campo della finanza, ma anche dell’utility, dei trasporti, e ha bisogno di un digital system integrator. Exage interfaccia la componete più hard del digital. Può capitare di lavorare con agenzie più forti in ambito tecnologico e meno in quello più legato alla comunicazione, o viceversa. Exage non ha limiti o confini». E infatti, Exage nasce con l’acquisizione e integrazione di tre eccellenze italiane come ECube, Liqid e Far Consulting, specializzate nei Big Data & Sicurezza informatica, nel Service Design, UX/UI e Mobile Development e nella Comunicazione Digitale e Social Media, e oggi può operare con una squadra di 70 professionisti, capaci di governare tutti i principali ambiti in cui si definisce quotidianamente la discontinuità digitale. E in ambito Big Data così tanto chiacchierato? «Nessun tentennamento: abbiamo la certificazione Hortonworks, gli unici in Italia, tra i 12 presenti nel mondo».

Acquisizioni e clienti

La notizia più fresca in casa Exage riguarda  che ha scelto, a seguito di una gara, la società come partner per l’ideazione e la realizzazione delle attività di comunicazione per il 2017 dei suoi canali social. In particolare, la società guidata da Simone Angeli si occuperà della strategia e della produzione di contenuti per le pagine Facebook e Instagram, oltre alla gestione di campagne mirate di social adv per cui l’agenzia gestirà anche la pianificazione. Exage, per questo, ha elaborato una strategia declinata su tutti i canali social. Una strategia che parte dall’analisi della percezione che gli utenti target di Polase Sport hanno rispetto alle tipologie di prodotto e dall’ascolto dei loro bisogni, e punta a coinvolgere il pubblico in un mondo di avventura, divertimento, passione e allenamento. Il brand verrà raccontato sui canali social attraverso video, immagini, storie quotidiane, in sintonia con l’attività di comunicazione che animerà anche le altre piattaforme proprietarie. Oggi Exage può già contare su una cinquantina di clienti ed è attualmente impegnata in altre cinque consultazioni.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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