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Assorel comunica i primi dati dell’Osservatorio Gare

Autore: Redazione


E apre il tavolo comune tra le Associazioni della Comunicazione e dei Servizi a valore aggiunto, a cui aderisce anche Unicom

In prima linea per contribuire alla qualità e alla crescita del mercato, a inizio 2017 Assorel ha avviato l’Osservatorio Gare per l’elaborazione di dati utili ad aprire il dialogo con le autorità di competenza sul tema della trasparenza in fatto di gare pubbliche in Italia. Partendo dal database delle gare bandite nel 2016, è stata effettuata l’estrapolazione e l’analisi dei bandi europei di gare di comunicazione e relazioni pubbliche e ne sono emersi i seguenti dati: 57 è il numero di gare bandite e assegnate dalle stazioni appaltanti indicate come Regioni (16 bandi), Comuni (13 bandi) e Ministeri (3 bandi). Un dato esiguo se lo si rapporta, per esempio, ai 140 milioni di euro spesi in promozione turistica dalle Regioni nel corso del 2016 ma soltanto tre Regioni hanno messo a gara un budget di spesa per il settore (fonte Confturismo). Un altro parametro in tal senso lo offre il Dipartimento dell’Editoria che nel 2016 ha programmato 22 campagne di comunicazione per le quali non sono stati rilevati bandi pubblici ma solo alcune manifestazioni d’interesse senza ulteriore tracciabilità. Una tale procedura lascia spazio all’assegnazione diretta degli ‘incarichi sotto soglia’ (40 mila euro) o agli incarichi entro i 150 mila euro, assegnati con procedura negoziale a cottimo fiduciario con almeno 5 partecipanti, e lo stesso iter viene seguito per gli incarichi fino a 1 milione con 10 partecipanti. Dall’analisi delle società vincitrici degli appalti emerge che il 22% delle gare è stato assegnato a due sole agenzie e che la maggior parte dei bandi impone la rispondenza a requisiti molto stringenti, di fatto uno sbarramento alla sana competizione tra imprese a beneficio del mercato dell’offerta e della domanda, con conseguente scadimento della qualità dei servizi, dovuta al ribasso degli onorari, che ha nel dumping la peggiore deriva. Uno scenario che il nuovo codice degli appalti si è dimostrato incapace di risolvere.

Alessandro Ubertis

Il commento di Filomena Rosato e Alessandro Ubertis

“L’Osservatorio Gare è il primo contributo concreto ad una ricerca di trasparenza basata su fatti oggettivi, che necessitano di una soluzione attraverso la mediazione e il dialogo con le Istituzioni competenti”, dichiara Filomena Rosato, Presidente Assorel. “È tuttavia certo che tutte le parti coinvolte del mondo della Comunicazione e dei Servizi a valore aggiunto devono sedere allo stesso tavolo per agire coesi verso il raggiungimento di un obiettivo comune. Assorel è pronta a collaborare con le Associazioni del comparto, nell’identità di rappresentanza, e per questo ha assegnato la delega specifica Gare e Trasparenza al Consigliere Omer Pignatti”. In questa direzione Assorel condivide con Unicom il processo di collaborazione in ambito internazionale e oggi esteso anche al tema Gare, nelle parole del Presidente Alessandro Ubertis: “La comunicazione, per sua definizione tematica trasversale, vede il coesistere di tante realtà associative rappresentanti singoli segmenti verticali. Solo un ascolto attento e produttivo di tutte le voci potrà garantire un trattamento equo del tema. La costituzione di un tavolo di lavoro congiunto – o la partecipazione congiunta a tavoli esistenti - ne è utile complemento”. Un segno tangibile di questo impegno è infine l’azione-ponte svolta da Maria Cristina Manfredini, delegata Assorel per l’area Experiential, nel ‘Club degli Eventi e della Live Communication’, dove coordina il tavolo ‘Diffusione della Cultura degli Eventi in Italia’, con un’azione trasversale anche sul tema delle gare.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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