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Ai Lions Cannes 2017 un masterclass sul potere della disruption guidato dalle Pussy Riot

Autore: Redazione


Due membri del gruppo punk e di attiviste russo hanno tenuto un discorso sul palco del Lumière Theathre coinvolgendo attivamente il pubblico in una lezione di educazione alla lotta sociale. Le due rocker sono entrate anche nel mondo dei media lanciando un servizio di informazione indipendente in Russia

dalla nostra inviata a CANNES, Anna Maria Ciardullo
Abbiamo bisogno di idee e azioni nuove e disruptive. Continuano gli interventi a tema femminismo, il più gettonato di questa edizione color di rosa, in uno dei più divertenti e radicali panel del Cannes Lions Festival of Creativity. Alice Ericsson, executive creative director di Grey New York, ha ospitato due membri del gruppo punk e di attiviste russo Pussy Riot che hanno tenuto un master class in attivismo coinvolgendo attivamente un pubblico completamente rapito dalle carismatiche ragazze incappucciate. Dopo aver tenuto un discorso molto impegnato condito da provocazioni e toni forti, infatti, le due attiviste hanno fatto distribuire in tutta la sala dei passamontagna come quelli che sono solite indossare loro nelle apparizioni pubbliche e dei cartelloni dove scrivere un messaggio politico/sociale da condividere. L’engagement è stato altissimo e tra applausi e volti coperti tutti i partecipanti al festival della creatività hanno potuto sentirsi per un attimo degli attivisti impegnati nel sociale lasciando messaggi come: "Siamo persone non profitto", "Rifugiati benvenuti", "Gay is ok", "Istruzione per tutti" e così via. "Chiunque può essere una Pussy Riot". La Pussy Riot Nadežda Tolokonnikova  è stata affiancata sul palco da un altro membro del gruppo, Sasha, che ha mantenuto il volto coperto e insieme hanno parlato delle loro esperienze come portavoci dei diritti politici e sociali. Nadežda Tolokonnikova è una delle due Pussy Riot ad aver trascorso 22 mesi in una remota prigione Russa dopo che il presidente Vladimir Putin le ha perseguite per aver protestato ed essersi esibite all’interno di una chiesa ortodossa. Ora è tornata a viaggiare per il mondo insieme al suo gruppo e ha dichiarato ironicamente: «Come cittadina del mondo non mi interessano i confini, ma i confini si preoccupano di me». Le due rocker hanno fornito le loro opinioni sugli attuali eventi, proclamando la loro convinzione che «Bernie Sanders sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti» e descrivendo Putin come «un piccolo agente KGB dannoso, la cui unica missione è rubare soldi ai russi». Le Pussy Riot hanno incoraggiato tutti a sostenere le loro convinzioni dicendo ai membri del pubblico di sfidare il fascismo lasciando da parte l'avidità, il culto della celebrità e che il tweeting non sostituisce l'attivismo. Dobbiamo uscire e organizzarci, hanno urlato. «Non mollate finché le vostre richieste non siano state soddisfatte. Il nostro è un mondo di paura. Abbiamo il dovere di creare alternative ai modelli che ci vengono imposti, abbiamo bisogno di pensare in modo alternativo». La loro ricetta è nota: usano una terminologia forte, esprimono giudizi sui personaggi politici e mostrano con orgoglio il loro dissenso attraverso manifestazioni, azioni di guerrilla activism e proteste come le loro frasi che ogni tanto fanno capolino sui muri dei palazzi invitando all’azione: Protest!; Organise!; “Yer dead get yerself buried” (dedicata a Trump); “Partriarchy is boring”. «Materialismo e denaro sono il motore di tutti i problemi, bisogna cambiare indirizzo alle priorità come i diritti basilari dell’uomo, l’assistenza sanitaria per tutti per fare un esempio, che non dovrebbe neppure essere oggetto di discussione», continuano di fronte ad un pubblico completamente rapito. Un altro attivista presente sul palco ha aggiunto come il pensiero che Putin abbia influenzato le elezioni presidenziali americane sia da respingere. «È lusinghiero per Putin», ma non è «esattamente il caso». Egli spera che i media americani vedano realisticamente i diversi lati del problema piuttosto che saltare in «accuse a sangue freddo». «Bisogna coinvolgere i media all’estero ma anche in Russia, e se necessario creare il proprio media per un’informazione coerente e lontana dalle fake news». Ed è proprio quanto hanno fatto le attiviste russe che hanno lanciato un proprio media, MediaZona, un servizio di informazione indipendente che sta diventando una voce leader nei media russi grazie alla sua focalizzazione sull’indagine di tribunali, applicazione della legge e sul sistema delle prigioni. «Investire in Russia non significa investire in Putin e nei suoi seguaci».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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