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Video Advertising tra mobile, contesti e creatività interattive: la qualità conta

Autore: Redazione


È il titolo dell’intervento che Dario Caiazzo di Teads Italia e Alicia Lubrani di Samsung hanno tenuto a IAB Seminar Video a Milano, dove hanno svelato alcune criticità da superare per far funzionare il matrimonio creativo tra video, pubblicità e innovazione

Come fa la creatività ad essere efficace? Non solo da un punto di vista di content e storytelling ma anche legata a concetti come la tecnologia, l’interattività, i formati? Sono le domande che si sono posti Dario Caiazzo, managing director di Teads Italia e Alicia Lubrani, head of consumer marketing communications di Samsung, durante il Seminar organizzato ieri a Milano da IAB e dedicato al tema caldo del video. La risposta è semplice: dipende dalla qualità. Un tema centrale, parlando di video è naturalmente è il mobile, dove oggi l’audience è più presente. Secondo Caiazzo, bisogna interrogarsi su come sono cambiate oggi le modalità di fruizione. Perché oggi non si riescono a raggiungere alti livelli di spending sul mobile? Sicuramente le variabili sono tante, la misurabilità, i dati, i sistemi operativi ma anche e soprattutto quella che riguarda l’intrusività dei formati. «Teads è riuscito a superare questo gap, giacché le revenue che portiamo a casa sono principalmente generate dal mobile. Inutile pensare ai formati e alla creatività come una semplice trasposizione di quello che facciamo su altri media, è sicuramente più conveniente ma le performance ne risentono», dichiara. Banalmente, gli schermi di smartphone e tablet sono più piccoli di quelli di desktop e tv e già questo è un punto di partenza importante per capire che i contenuti devono essere creati ad hoc per funzionare su tutti i mezzi dai quali poi verranno fruiti. Ad esempio, moltissimi utenti guardano spesso i video in modalità “sound off” cioè muti e, dunque, oggi per veicolare un messaggio in maniera efficiente non si può contare su un solo componente, come l’audio in questo caso. I video devono avere più facce, musica e parole ma anche sottotitoli ad esempio, o claim evidenti, loghi e persino funzioni interattive con le quali gli utenti possono interfacciarsi attivamente. Rischio la perdita del messaggio stesso. Largo allora a capture, overlay e tips che aiutino chi fa pubblicità a comunicare meglio. «Gli utenti non si limitano a guardare video ma vogliono giocare con essi, parlarci, sentirsi in un certo senso protagonisti», continua Caiazzo, che da questo concetto introduce un’altra tendenza che sta prendendo piede e sulla quale Teads punterà molto nel prossimo futuro: le conversational ads. Nello specifico si tratta di chatbot, software di artificial intelligence che conversano con gli utenti come se fossero esseri umani. Moltissimi brand stanno utilizzando questa tecnologia, poiché consente ai consumatori di interagire direttamente con i brand, venendo maggiormente incontro alle nuove esigenze di engagement che devono mettere l’utente sempre più al centro dell’attenzione. Samsung punta sui video a 360° Non poteva mancare un esempio di best practice che dimostrasse ulteriormente quanto conti oggi mettere in campo la qualità per riuscire a veicolare i propri messaggi creativi. La case study l’ha offerta Samsung, che sebbene al centro della cronaca per il fiasco del Galaxy 7 Note ritirato dal mercato a causa di un malfunzionamento che ne provoca l’esplosione interna, resta un azienda all’avanguardia anche nel campo della creazione di contenuti promozionali. Così, Alicia Lubrani, ha mostrato alla platea dello IAB Seminar alcune campagne di Samsung create per promuovere il nuovo Gear 360, una telecamera che permette di creare video immersivi senza dover utilizzare più di un dispositivo e alla portata di tutte le tasche. La sfida della campagna era quella di raggiungere il più difficile dei target: quello dei millennials. “I più giovani cercano l’innovazione e con questo prodotto abbiamo voluto dar loro qualcosa di veramente nuovo e presentarlo con il loro linguaggio”. Così, insieme a Marco Montemagno, moderatore dell’evento, Caiazzo e tutti i presenti ha scattato un “roundie”, tema sul quale è stata costruita la campagna. Si tratta dell’evoluzione del più noto “selfie” e permette di catturare tutto quello che sta intorno a chi scatta offrendo un’esperienza molto più emozionale e coinvolgente. Samsung ha utilizzato il formato “inRead” di Teads per  amplificare i contenuti  girati con camere a 360° e diffondeli su tutte le piattaforme di fruizione possibili non solo su Facebook e YouTube ma anche su siti di magazine e così via.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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