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Spotify, è questa l’interpretazione 2.0 del concetto “Context is king”

Autore: Redazione


«Spotify è il posto giusto per le aziende per creare engagement, perché si vanno a intercettare le persone in un contesto nel quale sono già predisposte positivamente alla comunicazione», ha affermato Luca Daher, sales director per l’Italia

Subito dopo la pausa pranzo è stata la volta di Spotify, il servizio di musica in streaming on demand che consente agli utenti di accedere a oltre 30 milioni di canzoni da computer, tablet e smartphone. La mission dell’azienda è quella di rendere la musica disponibile a tutti, in qualsiasi luogo e nelle modalità di fruizione più comode e congeniali. Luca Daher, sales director di Spotify per l’Italia, ha perfettamente sintetizzato l’anima della società: «Spotify non solo è una colonna sonora della realtà, ma ne racconta le caratteristiche». L’azienda, infatti, è in grado di percepire e capire gli stati d’animo delle persone analizzando, in base ai numerosi dati che gli arrivano, il tipo di canzoni e di playlist che stanno ascoltando. «E questo si rivela un aspetto fondamentale anche e soprattutto quando si vuole veicolare pubblicità sulla nostra piattaforma». Come ha ricordato lo stesso Daher durante l’intervento, «Il nostro modello di business è freemium, in quanto viviamo da un lato grazie alle sottoscrizioni mensili, dall’altro grazie alla pubblicità». Esistono principalmente due servizi di video advertising: le Sponsored Session da mobile, con cui i brand offrono 30 minuti di ascolto ininterrotto agli utenti, e il formato Takeover, che sponsorizzano l’esperienza sul desktop coinvolgendo maggiormente l’audience con un companion banner cliccabile. Incalzato da Montmagno, il sales director ha inoltre specificato come non ci sia un trend deciso che spinga a pensare che gli user di Spotify se ne avvalgano principalmente in mobilità o alla scrivania. «Dipende dal singolo individuo: esistono utenti full mobile, così come utenti che li usino entrambi. L’importante è il tipo di contenuto che si veicola e la modalità con cui lo si fa». Cookies aren’t people, people are people «Spotify è il posto giusto per le aziende per creare engagement, perchè si vanno a intercettare le persone in un contesto nel quale sono già predisposte positivamente alla comunicazione». Daher ha quindi fatto leva sul concetto di contesto: «Non siamo di fronte a un elemento nuovo nel nostro panorama, ma è comunque importante saperlo sfruttare bene e al massimo delle sue potenzialità. Bisogna innanzitutto tenere in considerazione il fatto che oggi i contesti di fruizione devono fare i conti con una maggiore attività degli utenti, il quale dispone di una personalità unica, e per questo bisogna rivolgersi a lui con contenuti di qualità e ad hoc, sia testuali sia video». Questo vale non solo per Spotify, ma in generale per il tutto il network delle app. «Se ne usano sempre meno – analizza Luca Daher citando una recente ricerca pubblicata negli Stati Uniti – e perciò è ancora più urgente offrire qualcosa di utile, di qualità, e di valore. Queste affermazioni sono ancora più rilevanti se si vuole affrontare una questione spinosa come quella dell’Ad Blocking, che sta prendendo sempre più piede. Sulla nostra piattaforma non è possibile installarli perché essendo un servizio non usiamo cookies, ma è comunque un qualcosa che va risolto a livello di industry». Infine, in conclusione d’intervento Luca Daher ha spiegato quali saranno i prossimi step dell’azienda: «A livello di strategia globale, ci stiamo muovendo in direzione di una riscoperta dei video verticali: potrà sembrare una piccolezza, ma sono proprio i dettagli a fare la differenza in un contesto come quello in cui ci stiamo muovendo».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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