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Poligrafici Editoriale: registra una raccolta ancora in calo nei 10 mesi; valuta i rapporti con RCS e si lancia nell’organizzazione di eventi

Autore: V Parazzoli


Il Gruppo di cui è a.d. Andrea Riffeser è co-fondatore di una società per iniziative culturali che esordirà con la retrospettiva dedicata a Salvador Dalí. SpeeD, guidata da sua figlia Sara, pensa alla possibile reintegrazione al suo interno della commerciale nazionale

Poligrafici Editoriale entra in modo organico nel settore dell’organizzazione di eventi culturali dando vita a con-fine Art in modo paritetico con altre due società felsinee, la Loop e con-fine, specializzate rispettivamente in creazioni multimediali la prima e in editoria artistico-culturale e organizzazione di mostre la seconda. L’a.d. di quest’ultima, Gino Fienga, diventa anche a.u. del nuovo operatore, che esordirà il 25 novembre con l’inaugurazione, a Bologna, della mostra “Dalí Experience”, che durerà fino al 7 maggio 2017.

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La sede

Sede principale dell’iniziativa – promossa anche da Bologna Welcome - sarà il rinnovato e centralissimo Palazzo Belloni della famiglia Riffeser, che servirà ovviamente per altri eventi di questo tipo e che ora, intanto, diventa il fulcro di un’esperienza culturale diffusa e immersiva che coinvolgerà varie altre location del capoluogo emiliano facendo ricorso a un articolato supporto tecnologico. Con QN e i suoi tre quotidiani, è coinvolta anche SpeeD, che ha già ingaggiato come sponsor la concessionaria FCA Car, BPER, Confcommercio Ascom, Biscaldi, Ciicai, Centergross e Visionnaire.

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Esportare la mostra

L’ambizione è di esportare anche la mostra, e contatti in questo senso sono già stati avviati con Londra e New York. Per la concessionaria guidata dalla v.p. Sara Riffeser si tratta anche di una diversificazione a fronte di una raccolta in cui l’andamento positivo della commerciale non riesce ancora a bilanciare quello negativo della pubblicità legale e di servizio (che è in inevitabile contrazione per tutti gli editori per via dei cambiamenti intervenuti sull’obbligo di pubblicazione dei relativi prospetti).

La raccolta

La parte di pubblicità di cui si occupa SpeeD rappresenta all’incirca i tre quarti di quella complessiva e, quindi, determina il saldo di quest’ultima, che è appunto ancora in calo nei primi 10 mesi dell’anno, come ha anticipato ieri da DailyMedia Andrea Riffeser, v.p. e a.d. del Gruppo editoriale, in occasione della presentazione della mostra dedicata a Salvador Dalí. Del resto, la raccolta, nel primo semestre a 27,8 milioni di euro, ha confermato il calo del 5% rispetto al pari periodo 2015 e analogo a quello registrato negli scorsi 12 mesi rispetto al 2014, quando scese da 62,8 a 59,7 milioni di euro.

La nazionale

La nazionale dovrebbe essere allineata a questo trend, come effetto di un buon primo semestre cui sta seguendo una seconda parte dell’anno in calo a causa anche del mancato spending, rispetto alle aspettative, di una serie di aziende. La nazionale è seguita da RCS Communication Solutions, con un rapporto, però, fa capire Andrea Riffeser, di non piena soddisfazione da parte di Poligrafici Editoriale, che si è sentita un po’ penalizzata dall’accordo tra RCS MG e La Stampa, sempre per la nazionale, sopraggiunto dopo quello iniziato tre anni fa sull’asse Milano-Bologna.

I dubbi

Il nostro giornale ha già fornito anticipazioni su questa situazione e, ieri, Riffeser e sua figlia Sara hanno ribadito che sono in corso valutazioni per decidere se andare avanti con la struttura del Gruppo ora controllato da Urbano Cairo – il cui contratto, per altro, termina a fine 2017 - o tornare a curare internamente anche la nazionale. In ogni caso, a onor del vero, va anche detto che, sempre secondo quanto ci risulta, la raccolta effettuata da RCS C.S. vada comunque meglio della media dei giornali pluri-regionali, segmento di cui fanno parte Il Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione. E va anche aggiunto infine che l’accordo tra Itedi e Gruppo Espresso porterà verosimilmente la nazionale de La Stampa nel portafoglio della Manzoni approssimativamente entro la fine del primo trimestre del prossimo anno, a tutto vantaggio di una rifocalizzazione del rapporto tra RCS stessa e Poligrafici Editoriale.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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