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Noseda: «Dopo il successo del Forum pronti a una settimana del digitale»

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Il presidente di IAB Italia dialoga con DailyNet su una serie di temi, dall’allargamento dell’associazione alle sfide del mercato, tracciando un bilancio del lavoro degli ultimi tre anni

È tempo di bilanci non solo per l’anno che volge al termine ma anche e soprattutto per il lavoro svolto nel corso degli ultimi tre anni dal consiglio direttivo di IAB Italia. Carlo Noseda, presidente dell’associazione che si avvia a rinnovare il consiglio nei primi mesi del 2017, ha affrontato con DailyNet una serie di temi a margine dello IAB Forum ieri a Milano.

Partiamo dallo IAB Forum, qual è il suo giudizio di questa edizione?

È stata una delle più belle edizioni degli ultimi anni sia dal punto di vista dei contenuti sia per l’energia che si è respirata in giro. Tutto ciò riflette l’obiettivo iniziale di aprire l’evento al digitale in tutte le sue accezioni e la composizione del pubblico ne è una prova. Sono circa 15mila le presenze in questa due giorni, sempre più connotata non solo da un elevato livello tecnico degli interventi ma anche da momenti di entertainment.

iab-italia-logoQuali sono state le novità più importanti di questo Forum?

Oltre all’allargamento tematico, sicuramente la ricerca realizzata con EY che ne è proprio una conseguenza. A mio parere il solo numero relativo agli investimenti digitali ci sta un po’ stretto: non può essere l’unico indicatore del settore. L’indagine condotta da EY quantifica l’indotto generato dal digitale, valutandolo circa 53 miliardi di euro per 220mila persone impiegate. Limitless Possibilities (il titolo dello IAB Forum di quest’anno, ndr) significa proprio scoprire nuovi modi di fare comunicazione.

Sarà il video uno dei maggiori driver di questa nuova comunicazione?

Il video sta governando la crescita del digitale. Ma non solo: anche televisione e cinema sono in positivo e la comunicazione su questi mezzi è video. Per questo il video sta abbattendo le barriere tra vari comparti: video is the king. E poi con i filmati riusciamo a rendere la comunicazione interessante e ingaggiante, abbandonando progressivamente soluzioni più invasive.

Sempre in tema mercato, quali sono i rapporti dell’associazione con Facebook e Google?

La relazione è aperta, come testimoniano gli inviti all’ultimo IAB Seminar di rappresentanti di entrambe le società. Sono realtà determinanti, con cui è giusto cercare margini di collaborazione e condividere punti di vista come peraltro fanno sia IAB Europe sia IAB US. Non sono né amici né nemici, sono soggetti del mercato che hanno cambiato la comunicazione aprendo nuove opportunità. Per esempio, la youtuber Sofia Viscardi (presente sul palco nella prima giornata di IAB forum, ndr) è una di quelle persone che ha trovato grandi opportunità grazie a queste piattaforme.

Eppure gli editori hanno difficoltà di monetizzazione.

Il mondo dei media sta cambiando non credo che cercare per forza un colpevole sia l’atteggiamento più indicato. Google e Facebook ci sono ma per i publisher, ne è un esempio la tavola rotonda di questo IAB Forum, ci sono tante possibilità di monetizzazione. È innegabile: il contesto è cambiato e gli editori devono immaginare un nuovo mestiere dove i contenuti sono somministrati in forme diverse.

Carlo Noseda Carlo Noseda

È vero che state pensando a un Forum di una settimana, sulla scia dell’Advertising Week?

Sì. Abbiamo avviato i primi contatti con le altre associazioni e stiamo discutendo anche con Roberta Cocco, assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici con una lunga carriera in Microsoft alle spalle. Penso che Milano sia pronta e la città potrebbe beneficiare di una iniziativa allargata in cui potrebbero esserci eventi al di fuori degli spazi fieristici.

Ha accennato alle altre associazioni, continuate a dialogarci?

Certamente. Ne è testimonianza la presenza dei vertici delle stesse qui allo IAB forum così come la nostra volontà di sviluppare insieme a loro la settimana del digitale. E poi abbiamo diversi tavoli di lavoro condivisi sulle tematiche principali che il mercato si trova ad affrontare, dalla viewability all’ad blocking. Penso che quando si uniscono le forze, in generale, i risultati poi arrivano e sono positivi.

Ci traccia un bilancio del triennio del consiglio direttivo da lei presieduto?

Quando il consiglio si è insediato avevamo degli obiettivi ben precisi, tra cui lasciare uno IAB in grado di camminare con le proprie gambe, dotando l’associazione di una piena consapevolezza e di una propria autonomia anche rispetto al direttivo stesso. Oggi IAB è formata da otto persone e il suo impegno sul fronte degli eventi si è intensificato, passando dai tre/quattro di qualche anno fa ai sette del 2016. Oggi abbiamo una nostra divisione eventi, che per la prima volta ha organizzato il Forum senza rivolgersi a fornitori esterni. Un altro campo operativo è legato alla formazione, in questo senso abbiamo avviato la IAB Academy grazie anche a delle collaborazioni con Cariplo Factory e Fastweb per promuovere l’educazione e la formazione in ambito digital. Un altro segmento di grande interesse è quello delle ricerche: oltre a quella di EY, infatti, abbiamo ormai consolidato la partnership con il Politecnico per fornire i numeri del settore pubblicitario. Infine, mi preme sottolineare anche l’apertura della base associativa a più comparti, con una nutrita presenza delle aziende investitrici, come si nota immediatamente guardando gli sponsor di questo Forum.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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