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MailUp: dati, multicanalità e forte personalizzazione

Autore: Redazione


Sono questi i driver di crescita che la società ha messo in campo per implementare il proprio core business. Focus anche sul lancio di una nuova solution e sulla formazione

«Il dato è il petrolio del futuro». Si è aperta con questo insight così l’undicesima edizione del Netcomm Ecommerce Forum ed è proprio da questo spunto lanciato dal palco della plenaria dal presidente Roberto Liscia che è partita un’nteressante riflessione tra DailyNet e Stefano Branduardi, marketing operations manager di MailUp, la soluzione per l’nvio di email e sms più scelta in Italia con una media di 25 miliardi di messaggi inviati all’anno. «Si basa proprio su un sistema data-centric la nuova suite di marketing automation che stiamo lanciando in questo periodo - in versione beta già da giugno e pronta per la commercializzazione dopo il periodo estivo - e che permetterà alle aziende di creare flussi di comunicazione personalizzati e automatici, in grado di semplificare la gestione delle mail in un’ottica sempre più omnichannel. In questo modo MailUp consente ai propri clienti un’ottimizzazione del messaggio che vogliono veicolare che, di conseguenza, sgnifica anche un miglioramento del livello di engagement e un miglioramento nelle vendite». «Ciò che è emerso durante lo sviluppo del tool - continua Branduardi - è che nel campo della marketing automation teoria e pratica non vanno necessariamente di pari passo, anzi spesso parlano due lingue diverse: ed è per questo motivo che la nostra mission è innanzitutto fornire consigli pratici alle aziende. Le piattaforme targate MailUp vogliono dare risposte e soluzioni concrete alle criticità aziendali, in un contesto con sempre meno teoria e molta più pratica», specifica il marketing operations manager della company. Per fare questo, però, è necessaria una fase preliminare di formazione che in MailUp viene affrontata in tre diversi modi: «MailUp Academy, sia per clienti sia per prospect , webinar e in arrivo tra qualche mese c’è il restyling del blog, che gestiamo internamente grazie al nostro team dedicato. Nonostante le strade formative da percorrere possano essere molteplici, l’obiettivo è comune: fornire spunti a tutti i partecipanti per fornirgli strumenti concreti per realizzare soluzioni efficaci. Serve una maggiore educazione all’email marketing, un settore ancora di nicchia e del quale si sa ancora troppo poco, perciò serve colmare questo vuoto», spiega ancora Branduardi. Ma in casa MailUp non si parla solo della potenza dei dati, perché «esistono altri due driver importanti di crescita: la personalizzazione e la multicanalità, elementi fondamentali per tutto il nostro business, dall’email marketing agli sms, e spendibili nei diversi mercati e i settori in cui operiamo». MailUp, infatti, è presente non solo in Italia, con uffici a Milano e Cremona, ma in altri 50 Paesi del mondo. L’espansione sui mercati esteri è testimoniata dai numeri: «il 40% dei nostri introiti totali deriva da operazioni fuori confine, tanto che a livello globale il gruppo MailUp Inc. è passato da un fatturato di 7 milioni ai 18 del 2015, con previsioni di ulteriore crescita per quest’anno. Vogliamo superare la soglia dei 10mila clienti, puntando sulla qualità dei clienti, e crescere ancora di più nelle aree di lingua non-anglofona nelle quali si sviluppa il nostro core business fuori dall’talia». E per quanto riguarda il mercato ecommerce italiano? «Penso che da questo evento siano emersi due elementi fondamentali: da un lato i numeri in leggera crescita, dall’altro un gap ancora importante con i mercati stranieri. Quest’ultimo aspetto, però, non è da considerare solo negativamente perché il fatto di essere ancora indietro permette di avere davanti maggiori opportunità di crescita, sia per il settore stesso sia per il mondo email marketing», ha concluso Stefano Branduardi.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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