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«Oggi la sfida è la riconversione del capitale umano in senso digitale»

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Lo ha affermato ieri il managing director di Google Italia, Fabio Vaccarono, durante la presentazione di una ricerca, commissionata a Ipsos, per valutare l’impatto delle competenze digitali per i 50-60enni italiani

«Every business is an internet business». Non si tratta della solita frase fatta o di uno slogan che ciclicamente ricorre nel mercato italiano per affermare l’importanza del digitale, ma la frase pronunciata ieri dal managing director di Google Italia, Fabio Vaccarono, trova fondamento nei numeri. In particolare quelli resi noti da una ricerca Ipsos, commissionata dalla stessa Big G per valutare l’effettiva influenza del digitale nel mondo del lavoro italiano, con un focus specifico sulla categoria dei 50-60enni. «Oggi siamo nel pieno della cosiddetta quarta rivoluzione industriale e la velocità di cambiamento che sta attraversando ogni settore è tale che in molti fanno ancora fatica a stargli al passo. Ci troviamo di fronte a un fenomeno, internet per l’appunto, che è trasversale a tutti i settori, anche quelli più tradizionalmente industriali, e che sta realmente sovvertendo ogni paradigma. Per la prima volta in molti casi i consumatori sono tecnologicamente più avanti, nel pensiero e nella pratica, rispetto ai venditori, costretti perciò a rincorrere per non lasciarsi scappare importanti occasioni di business», ha spiegato Vaccarono.

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Le aziende che usano il web attivamente crescono fino a 4 volte più velocemente

 

«Oggi più che mai, dunque, bisogna sviluppare importanti competenze digitali e la sfida che abbiamo di fronte è la riconversione del capitale umano in senso digitale. Anche perché nel 2020 la commissione Ue stima che ci saranno circa 900mila posizioni vacanti a causa di una carenza di professionalità nel campo digitale», hanno affermato il managing director di Google e Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, anch’esso presente all’incontro nella sede del colosso tech. «Si tratta di un’opportunità che rischia di non essere colta da chi è in cerca di occupazione e dalle imprese che vogliono puntare ad ampliare la propria presenza online», hanno poi commentato. E’ stato inoltre sottolineato da un lato come circa il 40% della forza lavoro europea non abbia adeguate competenze digitali, dall’altro lato l’impatto positivo del web in termini di crescita e di fatturato delle aziende italiane: «Le aziende che usano attivamente il web crescono fino a 4 volte più velocemente di quelle che non hanno un sito internet o non fanno attività di marketing digitale per promuoversi; creano nuovi posti di lavoro due volte più velocemente; e infine sono il 50% più inclini a vendere prodotti e servizi anche all’estero», ha spiegato Pagnoncelli. Inoltre, secondo le stime in Europa nel 2020 l’85% dei mestieri dovrà necessariamente avere a che fare con internet per poter essere svolto correttamente.

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I principali risultati della ricerca

 

Secondo quanto emerso dai dati Ipsos, nonostante il 94% degli intervistati tra i 50 e i 60 anni consideri importanti le competenze digitali per ricollocarsi professionalmente, questa fascia di popolazione ha un rapporto ambivalente con internet e con gli strumenti digitali. «Il campione dichiara di accedere al web quotidianamente nella maggior parte dei casi (78%), per lo più da smartphone (77%) e di essere in grado di svolgere con dimestichezza attività elementari come spedire mail o utilizzare un motore di ricerca. Nonostante la dichiarata consapevolezza dell’importanza delle competenze digitali, emerge tuttavia una profonda lacuna dal punto di vista formativo: solo il 14% degli intervistati ha infatti svolto negli ultimi 2 o 3 anni corsi o approfondimenti per ampliare e migliorare le proprie competenze digitali. Diverse le ragioni fornite dal campione per giustificare questo gap: «Il 48% dichiara di aver dato priorità ad altro; il 45% di non aver avuto ancora l’occasione di approfondire attraverso un momento dedicato alla formazione, mentre il 22% cita la mancanza di tempo come un limite. Tutte motivazioni che sembrano comunque escludere un disinteresse», ha affermato il presidente di Ipsos. D’altra parte, gli ostacoli a una piena fruizione del digitale riscontrati tra i 50-60enni italiani non rappresentano barriere insormontabili: una completa padronanza della lingua inglese (22%), la mancanza di una figura che sia una guida a cui fare riferimento (20%), la difficoltà di dare concretezza a quanto si apprende (13%) sono i timori manifestati più frequentemente da chi si approccia al web.

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Eccellenze in digitale: questa la risposta di Google

 

Google è impegnata da diversi anni in progetti gratuiti volti a favorire la diffusione della cultura digitale tra le imprese, i giovani e i meno giovani in cerca di occupazione. A tal proposito la piattaforma Eccellenze in digitale offre a tutti gli utenti un percorso per accrescere o ampliare le competenze digitali di base, gratuitamente, attraverso semplici moduli arricchiti da testimonianze e storie di successo. Un corso di formazione online di 10 ore, strutturato in 23 argomenti e oltre 80 lezioni, permette di ampliare e approfondire le competenze digitali, al servizio del mondo del lavoro: da come costruire la propria presenza online, all’utilizzo di mappe e social media per promuoversi al meglio fino all’attivazione di canali di vendita sul web. Gli intervistati hanno valutato positivamente la piattaforma “Eccellenze in digitale”, considerata molto utile dal 72% del campione.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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