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Il nuovo paradigma della comunicazione video al workshop di Mediamond

Autore: A Rocca


L’a.d. Davide Mondo nel suo speech all’incontro “Design through video” parla della digital screen era e di nuove abitudini di consumo e contenuti per un mezzo in evoluzione

“Design through video” è il titolo dell’incontro organizzato da Mediamond nell’ambito del Milano Design Film Festival per raccontare come il video sia diventato oggi un linguaggio fondamentale anche per la comunicazione d’impresa. Venerdì scorso al Cinema Anteo di Milano aziende ed esperti hanno partecipato al workshop con undici relatori, coordinati dalla giornalista Barbara Sgarzi, per aggiornarsi sulle ultime tendenze di questa ormai consolidata forma d’espressione e cogliere idee per sfruttare il video nel modo migliore per parlare a platee che si stanno abituando a nuovi linguaggi. una-delle-slide-presentate-da-mondo-a-design-through-video

Comunicazione uguale relazione

  Ha aperto i lavori il sociologo Francesco Morace con una riflessione dedicata al “consum-autore”, ovvero il moderno protagonista di una comunicazione che diventa relazione. La piramide della credibilità per creare solide potenti relazioni basate sullo scambio comprende: reputazione, riconoscimento, rilevanza, risonanza, reciprocità, riconoscenza e rispetto. Le persone non sono più quindi semplici consumatori passivi diventano consum-autori e si appropriano di forme di comunicazione come il video, utilizzandolo come espressione della propria identità, pretendendo dai brand la stessa autenticità e riconoscendone immediatamente la finzione.  

I numeri dei video

  «Siamo entrati nella digital screen era che ha prodotto uno scenario in tre dimensioni: quella del consumo frammentato; dell’offerta multipiattaforma e multi-publisher e di un’adv caratterizzata da spot e storytelling». Ha esordito così Davide Mondo, amministratore delegato di Mediamond, nella sua presentazione sullo scenario e i numeri dei video in Italia. “Le occasioni di fruizione di contenuti video oltre a quelli televisivi si sono moltiplicate. Da una a quattro ore al giorno vengono ormai consumate su schermi digitali. (Fonte: Osservatorio Social TV, ndr.). Oggi gli italiani che vedono video online (su smartphone, tablet, laptop, pc) sono 23,5 milioni al mese, cioè l’83% dei navigatori e il 43% della popolazione italiana, con un tempo medio per persona pari a 2 ore 15 minuti al mese (Fonte: Audiweb). Il traffico video passerà dal 40% del totale traffico digitale del quinquennio 2010-2015 a oltre il 60% dal 2016 al 2021(Fonte: IT MediaConsulting). Davide Mondo Davide Mondo

Circolo virtuoso

  Il digitale ha moltiplicato i produttori di video, che oggi sono non solo le media company ma anche i marchi e le singole persone. Due sono i format oggi disponibili: i video banner o adv contestuale e i video content o adv di flusso. Questa seconda forma di video advertising è, secondo il parere di più di un relatore, il futuro. Consente di spostare l’attenzione dal semplice commercial costruendo una storia che diventi realmente contenuto. è un modo per costruire quella relazione stabile con il consumatore fondata su una promessa di verità che attiverà una serie di risposte positive dall’acquisto al passaparola.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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