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Zenith utilizza il machine learning per il digital planning

Autore: Redazione


La centrale di Publicis illustra un nuovo approccio per ottimizzare in modo significativo. Il caso di successo di Aviva

Zenith, centro media parte di Publicis Groupe, ha sviluppato un approccio totalmente innovativo al digital planning, destinato ad offrire agli inserzionisti miglioramenti significativi nell’efficacia e a cambiare sostanzialmente il modo in cui agenzie e clienti ottimizzeranno la comunicazione sui mezzi digitali.

Machine learning a servizio del digitale

   

Nel corso degli ultimi sei mesi, una task force di data scientist e specialisti strategici di Zenith ha sviluppato un sofisticato sistema di automazione del digital planning, sfruttando la tecnologia machine learning dell’agenzia e algoritmi ad hoc. Al giorno d’oggi, le aziende inserzioniste si trovano faccia a faccia con una gamma di customer journey diversi, ognuno articolato su una molteplicità di touchpoint. Per superare la complessità che ne deriva, Zenith ha indagato come il machine learning possa essere utilizzato per elaborare in modo efficiente grandi quantità di dati e automatizzare gli aspetti del digital planning più complessi e più onerosi per i planner in termini di tempo speso.

ZenithLogo

Il caso Aviva

   

Utilizzando campagne attive del cliente Aviva, la task force ha raccolto cookie data dall’infrastruttura tecnologica di una demand-side platform leader sul mercato. Gli specialisti, quindi, hanno fatto corrispondere alle informazioni dei cookie i rispettivi dati di vendita di prima parte: applicando l’algoritmo di machine learning di Zenith, il gruppo di lavoro è riuscito ad attribuire con precisione le conversioni in vendita a partire da specifiche interazioni digitali. Oltre a questo, per la prima volta nella storia del settore, Zenith è stata in grado di ottimizzare automaticamente la pianificazione digitale del cliente Aviva alimentando nuovamente la demand-side platform con l’output del proprio algoritmo. Questa scelta decisiva ha portato a una chiusura del cerchio dal punto di vista dell’automazione: raccolta dei dati, attribuzione delle azioni del consumatore a elementi di comunicazione, una modifica capillare nella pianificazione su una molteplicità di touchpoint digitali - il tutto realizzato automaticamente. Grazie a questa applicazione del machine learning, Aviva ha goduto di un miglioramento del 6% nel costo per preventivo sulle assicurazioni auto tramite motori di ricerca, mentre sul canale display Aviva ha beneficiato di un miglioramento del 10% sempre in termini di costo per preventivo.

Zenith sposa first party data e cloud

     

Ma Zenith ha scelto di non fermarsi qui: il network di agenzie alimenta l’algoritmo con dati di prima parte riguardanti le leve che determinano la domanda, così che l’efficacia dei cambiamenti automatici nella pianificazione sia ulteriormente migliorata. In questo modo, fattori come l’influenza del prezzo sulle vendite o la bontà dei messaggi a livello creativo saranno inseriti nel flusso dell’ottimizzazione automatizzata. L’automazione radicale del digital planning proposta da Zenith, inoltre, è basata sulle tecnologie cloud: in questo modo, il cliente può mantenere la totale proprietà dei dati di prima parte, dall’inizio alla fine del processo.

I commenti dei protagonisti

   

“Zenith sta tracciando la rotta nella media industry, rinnovando i modelli di business della comunicazione digitale - commenta Vittorio Bonori, global brand president di Zenith -. Questo programma di automazione riveste per noi grande importanza ed è parte della nostra strategia per far leva sul potere di dati e tecnologia, realizzando crescita profittevole per i nostri clienti”. “Essere all’avanguardia con questo progetto pilota nell’automazione sui canali search e display è per noi un vero piacere ed esemplifica l’impegno di Aviva nella trasformazione digital e sui mezzi - ha aggiunto James Turner, head of marketing (Trading) di Aviva -. I benefici della modellistica d’attribuzione si concretizzeranno da un lato come miglioramento nel ROI e, dall’altro, come maggiore efficienza a livello operativo”. 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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