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Zenith, il mobile advertising supererà quello su desktop già nel 2017

Autore: A Rocca


Il nuovo report Advertising Expenditure Forecasts vede l’anticipo di un anno rispetto alla precedente previsione

Il mobile supererà il desktop e diventerà il principale mezzo pubblicitario basato su internet nel 2017, un anno prima di quanto stimato in precedenza. A rivelarlo è Zenith con il nuovo report Advertising Expenditure Forecasts, pubblicato oggi, nel quale si prevede che gli inserzionisti in tutto il mondo spenderanno 99,3 miliardi di dollari su mobile internet advertising nel 2017, rispetto ai 97,4 sul desktop internet advertising. In dicembre Zenith aveva previsto che, in quanto a investimenti, il mobile internet advertising avrebbe superato il desktop internet nel 2018 ma, da allora, il rapido sviluppo del mercato del mobile advertising ha spinto l’agenzia ad anticipare di un anno la previsione del sorpasso. Il mobile advertising sta crescendo con un passo rapidissimo: +95% nel 2015 e Zenith prevede il +46% nel 2016, seguita dal +29% sia nel 2017 sia nel 2018. Il mobile è già il modo principale in cui gli utenti accedono a internet, come Zenith ha dichiarato settimana scorsa nel report Media Consumption Forecasts 2016, e il mercato pubblicitario sta accorciando le distanze col consumatore via via che gli inserzionisti individuano le modalità migliori per comunicare proprio utilizzando il mobile internet.Schermata 2016-06-20 alle 13.08.03

Desktop internet in contrazione

Gli investimenti pubblicitari su internet tramite accesso desktop hanno raggiunto il picco nel 2014 con 98,9 miliardi di dollari e sono iniziati a contrarsi dello 0,2% nel 2015, a quota 98,7 miliardi di dollari – fatto dovuto alla conversione dei budget pubblicitari al mobile. Zenith ora si attende che il desktop advertising declinerà per il resto del periodo coperto dalla previsione: una contrazione che sarà dello 0,9% nel 2016, dello 0,4% nel 2017 e del 6,0% nel 2018. L’agenzia prevede che gli investimenti in desktop advertising totalizzeranno 91,5 miliardi di dollari nel 2018, quando il desktop advertising varrà il 42% dell’internet advertising nel suo complesso, mentre il mobile advertising peserà per il 58%. La Cina è pioniere del mercato mobile, seguita dal Regno Unito La Cina sta guidando il mercato del mobile advertising, facendo da pioniere negli sviluppi che successivamente si diffonderanno in tutto il mondo. Il mobile advertising è già la forma dominante di internet advertising in questo paese, pesando per il 56% della spesa pubblicitaria internet in Cina quest’anno e per il 78% entro il 2018, con il livello più alto al mondo. Guardando all’intero mercato pubblicitario cinese, invece, il mobile advertising varrà il 29% del totale quest’anno – momento in cui supererà la televisione per diventare il primo più grande mezzo pubblicitario in Cina – e varrà il 47% nel 2018. L’anno prossimo, inoltre, la Cina supererà gli Stati Uniti e diventerà il più grande mercato del mobile advertising: gli inserzionisti cinesi investiranno 32,7 miliardi di dollari, mentre quelli statunitensi ne spenderanno 30,5. Il Regno Unito è il secondo mercato più progredito nel mobile advertising. Quest’anno il paese sarà l’unico mercato oltre la Cina dove gli investimenti mobile peseranno più della metà sugli investimenti internet (51%) e dove la spesa pubblicitaria si muoverà verso il mobile più che verso ogni altro mezzo. In prospettiva, il mobile advertising peserà per il 28% della spesa pubblicitaria UK quest’anno e per il 39% nel 2018. A livello globale, il mobile advertising è di qualche misura alle spalle della tv e vi rimarrà almeno per i prossimi anni: Zenith, infatti si aspetta che entro il 2018 la spesa pubblicitaria su dispositivi mobili varrà 127,8 miliardi di dollari, in confronto ai 192,2 miliardi di dollari riferibili alla televisione.Schermata 2016-06-20 alle 13.08.56 Si ferma la crescita del display advertising tradizionale Il digital display advertising tradizionale (banner e formati analoghi) si contrarrà del 3,1% quest’anno, dopo essere cresciuto dell’8,6% nel 2015. Stando alle previsioni di Zenith, la crescita di questo canale per i prossimi due anni sarà appena sufficiente a recuperare il terreno perduto quest’anno – la crescita del digital display registrerà una media solo dello 0,3% annuo fra il 2015 e il 2018, mostrando, di fatto, una tendenza piatta. Ciò significa che l’online video e i social media saranno le uniche fonti di crescita per il display advertising nei prossimi tre anni. Fortunatamente, questi stanno crescendo in modo decisamente rapido: l’agenzia media prevede che l’online video advertising crescerà del 20,1% medio annuo fra il 2015 e il 2018, mentre i social media cresceranno del 23,6%. L’improvviso declino del display advertising tradizionale è il risultato della rapida transizione al mobile advertising. Gli annunci tramite banner sono molto meno efficaci sui dispositivi in mobilità che non su quelli fissi – i consumatori li trovano più intrusivi ed è probabile che vi facciano clic più per sbaglio che non per scelta. L’online video, al contrario, sta traendo beneficio dalla crescente disponibilità di contenuti in alta qualità e dai miglioramenti dell’esperienza visiva su dispositivi mobili, dovuti a schermi migliori e connessioni più veloci. Oltre a questo, controllare i propri profili social media su cellulare sta diventando abitudine consueta e radicata per molti consumatori e, contemporaneamente, le pubblicità su social media si inseriscono senza soluzione di continuità nei flusso informativo degli utenti sulle mobile app.Schermata 2016-06-20 alle 13.09.18 In America Latina una contrazione del 2,4% Zenith prevede che la spesa pubblicitaria globale crescerà del 4,1% quest’anno, raggiungendo i 537 miliardi di dollari, in discesa rispetto al 4,6% di crescita prevista dall’agenzia a marzo. La ragione principale per questa revisione al ribasso è la recessione e la svalutazione monetaria che affliggono i mercati chiave dell’America Latina. Argentina, Brasile, Ecuador e Venezuela (che pesano per il 56% della spesa pubblicitaria in America Latina) al momento sono in recessione; a questo si unisce la rapida svalutazione monetaria in Argentina e la crisi economica in Venezuela. Nel dicembre dello scorso anno il governo argentino ha alzato i propri tassi di cambio, portando a una svalutazione immediata del 30% della moneta locale, seguita da un’ulteriore diminuzione quest’anno. Nel frattempo, il Venezuela sta esaurendo le proprie risorse prime e si avvia all’iperinflazione. Zenith prevede che la spesa pubblicitaria in America Latina si contrarrà del 2,4% nel 2016, in discesa rispetto alla crescita del 6,3% nel 2015. La sola svalutazione in Argentina è responsabile per la maggior parte del declino registrato nelle previsioni globali di Zenith per quest’anno. Anche il Fondo Monetario Internazionale si aspetta che il peso argentino verrà scambiato mediamente quest’anno a un livello di 15,8 peso per un dollaro americano, in peggioramento rispetto previsione precedente del Fondo che ipotizzava 11,2 peso per un dollaro. Questo riduce di 2,1 miliardi di dollari il valore in dollari del mercato pubblicitario argentino per quest’anno e frena la crescita globale di 0,4 punti percentuali. Stando alle precedenti previsioni di cambio per l’Argentina, infatti, la crescita globale dell’advertising sarebbe stata del 4,5%, solo di 0,1 punti percentuali al di sotto della precedente stima di Zenith.

Il Brexit potenziale minaccia alla crescita europea

Questa settimana il Regno Unito voterà sulla permanenza o meno all’interno dell’Unione Europea. Dal commento sul tema pubblicato da Zenith qualche settimana fa emerge un’analisi del danno che il voto per l’uscita dall’Europa infliggerebbe al mercato pubblicitario del Regno Unito: secondo l’agenzia, il Brexit costerebbe al Regno Unito 70 milioni di sterline in crescita di investimenti pubblicitari ogni anno – per un totale di un miliardo di sterline entro il 2030. Il Brexit apporterebbe, inoltre, incertezza agli scenari per le imprese e il consumatore in tutta Europa, provocando un rischio decrescita per l’intera regione. Alcuni dei paesi che crescono più rapidamente in Europa sono quelli alla periferia della zona euro, che ha sofferto di più dopo la crisi finanziaria. L'Irlanda ha goduto di un 8% di crescita annuale dal 2014, e dovrebbe continuare a farlo per il resto del periodo di previsione. La Spagna crescerà del 7% quest'anno e il prossimo anno, dopo il +7% messo a segno nel 2015, mentre il Portogallo è in crescita del 4% -5% all’anno. Anche la Grecia dovrebbe godere di un 3%-4% di crescita annua fino al 2018. L'unico mercato periferico ancora debole è l'Italia, che sta crescendo a un ritmo dell’1%-2% all'anno.Schermata 2016-06-20 alle 13.08.41

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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