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Yahoo chiude la sede italiana e affida l’offerta advertising a Mediaset

Autore: A Rocca


Il nostro Paese colpito in pieno dall’onda dei 1.600 licenziamenti voluti dal ceo Marissa Mayer. Le attività editoriali trasferite a Londra, mentre l’accordo triennale con il Gruppo di cui è a.d. Piersilvio Berlusconi genera un network in grado di raggiungere il 72% della popolazione italiana su base mensile

Nick Hugh Nick Hugh

In attesa della pubblicazione dei dati di bilancio relativi al 2015, Yahoo scuote il mercato Italiano con la chiusura della sede italiana e l’annuncio della scelta di Mediaset come partner italiano per la pubblicità e del trasferimento di tutte le attività editoriali alla sua sede di Londra. Una mossa che si allinea perfettamente con quanto dichiarato dalla stampa internazionale nei giorni scorsi a proposito dei tagli di personale e della chiusura di business unit e sedi estere. In dettaglio, il Wall Street Journal ha anticipato che il ceo Marissa Mayer avrebbe annunciato nel corso della call-conference con gli analisti (di cui vi daremo conto nel giornale di domani) 1.600 licenziamenti pari al 15% dell’intera forza lavoro di Yahoo. La scorsa settimana, invece, è stato TechCrunch a riportare della chiusura delle sedi di Yahoo in Messico e Argentina, dopo le altre chiusure volute dalla Mayer in India, Cina, altre parti dell’Asia e dell’Europa e nel Middle East. Nel frattempo, sempre nel suo articolo il Wsj ha aggiunto l’ipotesi di una prossima chiusura di una serie di business unit dopo che il ceo era stato messo sotto pressione dal suo investitore Starboard Value per vendere il core business internet, con un significativo cambio di rotta nelle attività di Yahoo. Nel frattempo, però, sembrerebbero state interrotte le trattative con i potenziali acquirenti. E da gennaio a oggi, Yahoo avrebbe aperto sul suo sito 190 nuove posizioni di lavoro.

 

La chiusura degli uffici italiani e l’accordo con Mediaset

“Abbiamo siglato un accordo con Mediaset che agirà come rivenditore di tutta l’offerta advertising - display, native, video e content marketing - di Yahoo in Italia. A partire dalla fine del secondo trimestre 2016, Mediaset si occuperà della vendita della pubblicità per conto di Yahoo. Le attività editoriali verranno curate dalla sede di Yahoo a Londra e gli uffici di Yahoo Italia saranno chiusi al fine di riorganizzare il nostro business e assestare l’azienda per una crescita a lungo termine”. è quanto ha risposto l’ufficio comunicazione Emea di Yahoo, interpellato ieri da DailyNet, dopo la diffusione, in tarda mattinata, di un comunicato  che annunciava la partnership esclusiva di tre anni con Mediaset. Grazie a questa partnership, Mediamond (concessionaria pubblicitaria online del GruppoMediaset) si posiziona nel ranking di Audiweb subito a ridosso di Google e Facebook, raggiungendo 21,2 milioni di persone su base mensile e oltre 5,3 milioni su base giornaliera. Gemini, la piattaforma di native proprietaria di Yahoo, sarà a disposizione dei partner di Mediamond, mentre Tumblr, social network e publishing platform, rappresenterà un nuovo asset per i progetti crossmediali di Mediamond e Publitalia. “Grazie a questa partnership, Yahoo e Mediaset stanno creando il primo digital media network in Italia, offrendo agli investitori la possibilità di raggiungere oltre il 72% della popolazione italiana su base mensile (dati Audiweb)”, si legge nella nota diffusa ieri da Yahoo. “Siamo entusiasti di questa partnership, Mediaset ha una profonda conoscenza del mercato dei media digitali in Italia e una grande esperienza nell’offrire agli investitori gli strumenti necessari per coinvolgere la propria audience con annunci rilevanti”, ha affermato Nick Hugh, vice president Emea di Yahoo. “Yahoo ha una storia di quasi 20 anni in Italia e non vediamo l’ora di rafforzare la nostra presenza sul mercato con modalità nuove e innovative”. Grazie alla presenza estesa e consolidata di Mediaset sul mercato locale, Yahoo amplierà il proprio raggio d’azione entrando in contatto con gli investitori di tutte le regioni italiane. Allo stesso tempo, Mediaset potrà beneficiare della tecnologia di Yahoo, in particolare della Brightroll Demand Side Platform. Secondo Stefano Sala, ceo di Publitalia, “Yahoo è rinomata per la forza del suo brand e l’efficacia della sua offerta di advertising desktop e mobile, insieme alla capacità di creare partnership di successo con i rivenditori europei. La partnership con Yahoo rappresenta una tappa importante nell’evoluzione strategica della nostra offerta di gruppo. In un mercato profondamente cambiato negli ultimi anni è necessario costruire un portafoglio crossmediale rilevante su ogni mezzo”. Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato Mediaset ha aggiunto: “Yahoo è un brand con straordinaria notorietà e autorevolezza nel mondo digitale. E nell’evoluzione delle nostre strategie, il digitale ricopre un ruolo di crescente rilevanza. Il web si nutre sempre più di contenuti televisivi e la televisione è sempre più connessa al web. Fermo restando che al centro del nostro sistema ci saranno sempre i grandi numeri delle platee televisive, i contenuti originali tv troveranno distribuzione su un numero sempre maggiore di touch point digitali”. Infine, Davide Mondo, amministratore delegato di Mediamond ha concluso: “Questa collaborazione si inserisce in modo naturale nel percorso già iniziato da Mediamond che vede nel programmatic la strada per valorizzare gli asset editoriali del nostro portfolio. Yahoo e Mediamond sono infatti partner totalmente complementari: Yahoo porta in dote la sua connotazione tecnologica insieme a una grande audience digitale, Mediamond la riconoscibilità editoriale dei suoi brand”. Secondo gli ultimi dati Audiweb relativi a novembre, Yahoo in Italia è il terzo brand per unique audience giornaliera con una tda di 2,65 milioni e primo su mobile con oltre 1,6 milioni.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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