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Yahoo, in arrivo le offerte di Verizon e di Alphabet

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Secondo un rapporto pubblicato da Re/Code la scadenza potrebbe slittare al 18 aprile. Mentre Time è ancora in forse

yahooCon 2,5 milioni di utenti unici nel giorno medio, di cui ben 1,6 da mobile, Yahoo è stata a gennaio una delle prime property in Italia. Eppure, come parte di un piano di ristrutturazione globale, gli uffici sono stati chiusi ed è stato siglato un accordo commerciale con Mediamond, che sarà attivo da maggio e farà della concessionaria legata a Mediaset e Mondadori la prima nel nostro Paese (con risultati costanti al perimetro di gennaio, fonte Audiweb). Numeri importanti che sembrano lontanissimi da quella che è la realtà dell’azienda di Sunnyvale a livello finanziario. Secondo Bloomberg, infatti, questa settimana dovrebbe arrivare la tanto attesa offerta da parte di Verizon, che integrerebbe gli asset della company attualmente guidata da Marissa Mayer con quelli di AOL, per far diventare la controllata un gigante da 20 miliardi di fatturato.

Verizon vuole rilevare anche  Yahoo Japan, ma spunta Alphabet

Le novità non si esauriscono qui: sempre secondo quanto indicato da Bloomberg, Verizon vorrebbe rilevare anche la quota di Yahoo Japan per facilitare il processo di vendita. Vendita che potrebbe però registrare l’ingresso di un’altra società mai nominata prima: Alphabet, capogruppo di Google. Comcast e AT&T non sembrano invece interessate a rilevare il core business di Yahoo, che è valutato attorno agli 8 miliardi di dollari da Verizon. Microsoft non farà offerte mentre Time deve ancora decidersi, insomma la lista si sta scremando e la posizione più forte appare essere quella di Verizon. Anche se Alphabet potrebbe giocare uno scherzetto al rivale. Presentazione offerte: la data slitta al 18 aprile Se Bloomberg fissa l’11 aprile come termine massimo per presentare un’offerta, Kara Swisher di Re/Code scrive che la data slitterà di una settimana, quindi al 18 aprile, citando fonti vicine alle società coinvolte.

Previsioni al ribasso per il 2016 ma le proprietà intellettuali valgono tra i 3 e i 4 miliardi di dollari

Yahoo si aspetta di vedere un altro calo del 15% dei ricavi nel corso del 2016, con i suoi guadagni in caduta di oltre il 20%, secondo un rapporto pubblicato da Re/Code. Il report, citando un “documento” che è stato distribuito ai potenziali acquirenti, prevede che le entrate della società - escludendo i costi di acquisizione traffico - siano pari a 3,5 miliardi di dollari nel 2016, in calo del 15% rispetto ai 4,1 miliardi di dollari del 2015 e quasi 1 miliardo in meno rispetto ai 4,4 miliardi registrati nel 2014. Si stima che nel 2015 Yahoo abbia fatturato in Italia circa 15 milioni di euro. Ma il New York Post ha posto l’attenzione su quello che potrebbe essere un punto di forza di Yahoo, la proprietà intellettuale: secondo la testata, infatti, le patenti in mano a Yahoo valgono circa 4 miliardi di dollari. E, infatti, a seguire con interesse la vendita del core business di Yahoo ci sarebbero anche società come Amazon e LinkedIn, attratte dalle circa 6.000 patenti di Yahoo nei segmenti del mobile, dei dati e dell’advertising in generale. E, sempre secondo il New York Post, non è ancora chiaro quali di queste patenti Yahoo venderebbe e quali no. Lo scopriremo nelle prossime settimane.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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