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WPP Italia: vede un mercato a +3,4% nel 2016 e a +1,4% nel 2017

Autore: V Parazzoli


Nel 2018 il Campus della comunicazione a Milano nell'area ex Richard-Ginori

La comunicazione è un asset strategico per le imprese e l’intero Sistema-Paese. Il mondo della comunicazione, dei media e della pubblicità deve guardare al futuro rispondendo ai cambiamenti del business, dei consumatori, dell’organizzazione e, soprattutto, dei bisogni di chi investe in comunicazione, pubblicità ed editoria, per stimolare a sua volta investimenti e nuova occupazione. è sulla base di questa consapevolezza che nasce la quinta edizione del Forum WPP e The European House - Ambrosetti che, quest’anno - come anticipato da DailyMedia di venerdì scorso - si terrà al Magna Pars di via Tortona, a Milano. Intitolato “Il ruolo della comunicazione per la società di domani - Generare valore e cambiamento culturale”, l’evento sarà la tappa finale del percorso annuale dell’Advisory Board costituito dai Gruppi guidati rispettivamente da Massimo Costa e Valerio De Molli. Dal terzo e ultimo incontro 2016 dell’Advisory Board, che si è tenuto il 4 ottobre, è emerso in particolare, che la missione cui sono chiamate le imprese del settore attraverso l’attivazione di questo progetto è quello di passare dalla tradizionale logica di agenzie a una nuova visione di aziende di comunicazione, accelerando la loro emancipazione da una logica di competizione al ribasso e da un contesto di sempre minor professionalizzazione, proponendo nuovi standard a tutti gli attori e fruitori della comunicazione. Attraverso la creazione e il trasferimento di un nuovo approccio al mondo della comunicazione, il progetto intende quindi riaffermare l’importanza del contributo della comunicazione come asset fondamentale per il Sistema-Paese, ancor più in un momento in cui è necessario accelerare verso la crescita; riavvicinarsi al mercato e ai clienti, anche e soprattutto alle piccole e medie imprese, che costituiscono la maggior parte del tessuto produttivo italiano, valorizzando e facendo leva sulla competenza consulenziale, la capacità di profilare mercati e consumi, segmentare e selezionare i media e costruire  soluzioni; collaborare con istituzioni e organizzazioni per rinnovare i percorsi di studio e contrastare il fenomeno di obsolescenza delle competenze; costruire percorsi di professionalizzazione e carriera per formare una nuova generazione di “professionisti del marketing” capaci di pensare e agire in modo strategico; sviluppare soluzioni per attrarre le migliori competenze internazionali e favorire il rientro dei talenti; e, ancora, promuovere maggiore trasparenza, apertura e liberalizzazione.

I trend dello spending in adv

In particolare, l’Advisory Board - attraverso il pamphlet “Why Italy is definitely alive & kicking” e il Forum - continua a dar voce ad alcuni dei più interessanti case study di imprenditorialità, eccellenza e successo italiani con l’obiettivo di mostrare ai mercati internazionali come il tessuto economico del nostro Paese sia in grado di generare progetti imprenditoriali, industriali e di marca capaci di produrre valore, reinventare mercati, costruire nuovi modelli di business e proporre prodotti e servizi di successo. Il Forum si tiene in un contesto che, nel biennio 2015-2016, vede, a livello interno, una leggera ripresa dell’economia e una più marcata degli investimenti in comunicazione (+2,4% l’anno scorso mentre, per questi 12 mesi, la stima è di un +3,4%, a quota 7,65 miliardi di euro, con un forecast di ulteriore incremento dell’1,4% nel 2017, a 7,76 miliardi di euro). Gli investimenti in comunicazione globali per fine 2016 sono previsti invece a quota 475 miliardi di euro, con una variazione del +4,0% rispetto al 2015 (fonte: GroupM, luglio 2016). Si tratta di un segnale molto positivo, in un contesto in cui le previsioni di crescita del PIL mondiale si attestano al 2,9% sempre quest’anno. Focalizzando l’attenzione sul mercato europeo, la stima di chiusura del 2016 è di oltre 100 miliardi di euro di spesa in comunicazione, con una variazione positiva del 3,9%. I segnali incoraggianti scontano un’elevata concentrazione della quota di spesa tra i primi tre Paesi (Regno Unito, Germania e Francia) che, da soli, contano per più del 50% del volume complessivo. La restante parte è polverizzata tra gli altri Paesi europei di cui l’Italia è la capofila, con una spesa in comunicazione pari al 7,6% del volume totale europeo. Nello scacchiere europeo, l’Italia occupa dunque la quarta posizione ma, a un’analisi più approfondita, tale evidenza non può essere letta come un successo del nostro Sistema. Lo scarto in valore assoluto dai primi tre Paesi, infatti, denota la necessità di compiere un vero e proprio cambio di marcia per ridurre la distanza. Il quadro della situazione diventa ancora più chiaro se si va a confrontare la spesa in comunicazione pro capite dei diversi Paesi. L’Italia, pur registrando un trend di crescita negli ultimi due anni (+2,4% 2015 vs. 2014 e +2,8% 2016 vs. 2015), si posiziona tredicesima in Europa, con una spesa in comunicazione pro capite di 125 euro. è evidente dunque che un’accelerazione della ripresa stimolerebbe ancora di più l’aumento degli investimenti in comunicazione, generando un circolo positivo di crescita economica e maggiore occupazione. Tuttavia, in un quadro in cui persistono ampi divari territoriali, e considerando che consumi e investimenti sono ancora stagnanti, la ripresa non risulta ancora abbastanza solida, rapida e pervasiva.

Agire sui gap strutturali

Per far ripartire il Paese e stimolarne una crescita stabile e di lungo periodo, secondo l‘Advisory Board, è necessario agire sui gap strutturali di lungo periodo, studiando i nuovi trend dei comportamenti di consumo e d’acquisto; investendo in educazione e formazione per aumentare il livello di competenza e qualità complessiva dei giovani che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro; promuovendo maggiori investimenti in tecnologia da parte delle imprese; stimolando la crescita dimensionale delle imprese; ricostruendo l’immagine-Paese anche e soprattutto attraverso una gestione coordinata e integrata della strategia di comunicazione, per attrarre maggiori investimenti diretti esteri. Sul fronte del settore della comunicazione, invece, l’esigenza che ne deriva è di un progressivo “svecchiamento” di tutti gli operatori, che faccia spazio a una comunicazione one-to-one, personalizzata e sempre più in grado di “connettersi”, in modo veritiero e non banale, con il sistema di valori, abitudini e esigenze manifestate dai clienti.

WPP Italia: agenzie, media e ricerche nell’area ex-Richard Ginori

Intanto, per WPP Italia, si annuncia un’altra, importante, novità organizzativa, che non riguarda né questo né il prossimo anno, ma il 2018, quando dovrebbe essere pronta la sistemazione (curata anche architettonicamente dagli head quarter londinesi del Gruppo guidato da sir Martin Sorrell) della nuova sede del Gruppo a Milano, per l’esattezza nell’area ex-Richard Ginori sui Navigli. Inizialmente, l’insediamento riguarderà i servizi creativi, riunendo in un Campus (secondo un format in via di implementazione a livello internazionale) le “famiglie” create dalle sigle pubblicitarie, le altre società che fanno loro capo e le società di RP collegate, come già avviene adesso, per esempio, per Young&Rubicam con le varie Landor e Wunderman da una parte e Burson-Marsteller dall’altra, e JWT con Hill+Knowlton. A seguire, confluiranno da Assago nella “cittadella” della comunicazione anche le sigle di GroupM e gli istituti di ricerca ora concentrati nel Kantar Building. 


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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